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sommario - Giustamm.it

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860 GIUSTIZIA AMMINISTRATIVA<br />

di “rigetto con accertamento di incost<strong>it</strong>uzional<strong>it</strong>à”<br />

o, altrimenti dette, di “incost<strong>it</strong>uzional<strong>it</strong>à<br />

accertata ma non dichiarata” (o anche, con<br />

sfumature diverse, di “cost<strong>it</strong>uzional<strong>it</strong>à provvisoria”,<br />

o “doppie pronunce”) (5); 3) le sentenze<br />

c.d. “add<strong>it</strong>ive di principio”, o dette anche a<br />

“dispos<strong>it</strong>ivo generico”, o “sentenze-delega” o<br />

“sentenze-meccanismo” (6).<br />

Non c’è bisogno di soffermarsi ulteriormente<br />

su questi aspetti già ampiamente conosciuti e<br />

indagati.<br />

(5) Si tratta di sentenze con le quali la Corte, pur riconoscendo<br />

la incost<strong>it</strong>uzional<strong>it</strong>à della legge impugnata, non<br />

r<strong>it</strong>iene di potersi sost<strong>it</strong>uire al legislatore e definisce il giudizio<br />

con una pronuncia di infondatezza, o meramente<br />

processuale di inammissibil<strong>it</strong>à, in attesa del successivo<br />

intervento del legislatore. In dottrina L. CARLASSARE, Un<br />

inquietante esempio di “inammissibil<strong>it</strong>à” a propos<strong>it</strong>o<br />

dell’imputato infermo di mente, in Giur. cost., 1981,<br />

1315; Id., Le decisioni di inammissibil<strong>it</strong>à e di manifesta<br />

infondatezza della Corte Cost<strong>it</strong>uzionale, in Foro <strong>it</strong>.,<br />

1986, V, 302-303; A. CERRI, Inammissibil<strong>it</strong>à “assoluta”<br />

ed infondatezza, in Giur. cost., 1983, I, 1222; A. PISANE-<br />

SCHI, Le sentenze di «cost<strong>it</strong>uzional<strong>it</strong>à provvisoria» e di<br />

«incost<strong>it</strong>uzional<strong>it</strong>à non dichiarata»: la trans<strong>it</strong>orietà nel<br />

giudizio cost<strong>it</strong>uzionale, in Giur. cost., 1989, 601 ss; F.<br />

POLITI, Principio di continu<strong>it</strong>à dell’ordinamento giuridico<br />

e dovere di eliminazione delle norme incost<strong>it</strong>uzionali:<br />

“giusta preoccupazione” o “eccessivo timore” della giurisprudenza<br />

cost<strong>it</strong>uzionale per gli effetti di una declaratoria<br />

di incost<strong>it</strong>uzional<strong>it</strong>à?, in Giur. cost., 1992, 3171 ss.;<br />

L. PESOLE, Sull’inammissibil<strong>it</strong>à delle questioni di leg<strong>it</strong>tim<strong>it</strong>à<br />

cost<strong>it</strong>uzionale sollevate in via incidentale: i più<br />

recenti indirizzi giurisprudenziali, in Giur. cost., 1992,<br />

1604; Id., L’inammissibil<strong>it</strong>à per discrezional<strong>it</strong>à legislativa<br />

di una questione fondata, in Giur. cost., 1994, 406; R.<br />

PINARDI, Discrezional<strong>it</strong>à legislativa ed efficacia temporale<br />

delle dichiarazioni di incost<strong>it</strong>uzional<strong>it</strong>à: la sentenza n.<br />

125 del 1992 come decisione di “incost<strong>it</strong>uzional<strong>it</strong>à<br />

accertata ma non dichiarata” e M. CARDUCCI, “Impostazione<br />

del pet<strong>it</strong>um” e inammissibil<strong>it</strong>à della questione,<br />

entrambi in Giur. cost., 1992, 1083 ss. e 1090 ss. Sempre<br />

di R. PINARDI, La sentenza n. 256 del 1992 e l’efficacia<br />

mon<strong>it</strong>oria delle decisioni di «rigetto con accertamento di<br />

incost<strong>it</strong>uzional<strong>it</strong>à», in Giur. cost., 1992, 1988 ss.; R.<br />

ROMBOLI, Il giudizio di cost<strong>it</strong>uzional<strong>it</strong>à delle leggi in via<br />

incidentale, c<strong>it</strong>., 111-115; Id., Il giudizio di cost<strong>it</strong>uzional<strong>it</strong>à<br />

delle leggi in via incidentale, in Id. (a cura di),<br />

Aggiornamenti in tema di processo cost<strong>it</strong>uzionale (1993-<br />

1995), Torino, 1996, 188-190; A. RUGGERI, A. SPADARO,<br />

Lineamenti di giustizia cost<strong>it</strong>uzionale, Torino, 1998, 218-<br />

222). La Corte si astiene dunque dall’assumersi un comp<strong>it</strong>o<br />

che non le spetta, rimettendo l’aspetto più “creativo”<br />

della questione sindacata ai competenti organi di produzione<br />

normativa, ma con ciò però si astiene anche - sia<br />

pur al fine di ev<strong>it</strong>are pericolosi vuoti normativi – a fare<br />

ciò che invece le compete, e cioè a pronunciarsi per l’in-<br />

Va invece rilevato come la funzione propos<strong>it</strong>iva-garantistica<br />

del c.d. “arsenale” delle sentenze<br />

della Corte cost<strong>it</strong>uzionale sia stata in<br />

questi ultimi anni fortemente riv<strong>it</strong>alizzata, e<br />

forse anche esaltata, dalla riforma del T<strong>it</strong>olo V<br />

della Cost<strong>it</strong>uzione e dal comp<strong>it</strong>o, assurgente a<br />

livello di “pol<strong>it</strong>ical question”, di delineazione<br />

delle sfere reciproche di competenza tra Stato e<br />

Regioni di cui la Corte si è dovuta caricare.<br />

L’eccezionale contenzioso cost<strong>it</strong>uzionale che<br />

all’indomani dell’entrata in vigore del nuovo<br />

cost<strong>it</strong>uzional<strong>it</strong>à, magari ampiamente argomentata nella<br />

parte motiva della decisione, di una determinata disciplina<br />

legislativa. Di «debolezza» della Corte sotto questo<br />

profilo, R. PINARDI, La Corte e il legislatore: spunti e<br />

riflessioni in tema di efficacia pro futuro delle sentenze di<br />

accoglimento, in Giur. cost., 1991, 788 ss. In ciò starebbe<br />

la contradd<strong>it</strong>torietà di questo tipo di pronuncia per il<br />

fatto la disciplina normativa viene riconosciuta come<br />

incost<strong>it</strong>uzionale nelle motivazioni, ma dichiarata (provvisoriamente)<br />

cost<strong>it</strong>uzionale nel dispos<strong>it</strong>ivo o in ragione<br />

della trans<strong>it</strong>orietà della normativa o perché adottata in<br />

condizioni eccezionali e di emergenza. In queste ipotesi,<br />

pertanto, l’eventuale mon<strong>it</strong>o o inv<strong>it</strong>o, più o meno pressante,<br />

al legislatore ad intervenire per riformare la disciplina<br />

incost<strong>it</strong>uzionale pone dei problemi laddove – come<br />

spesso accade – esso rimane completamente inascoltato.<br />

(6) Con le terze la Corte elimina dall’ordinamento,<br />

con effetto immediato, le norme incost<strong>it</strong>uzionali ed indica<br />

al futuro legislatore “cr<strong>it</strong>eri” e “princìpi” (non regole<br />

immediatamente applicabili) che devono guidarlo nel<br />

processo di riforma, senza così violare la sua discrezional<strong>it</strong>à.<br />

In dottrina, tra i molti, A. ANZON, Nuove tecniche<br />

decisorie della Corte Cost<strong>it</strong>uzionale, c<strong>it</strong>., 3199 ss.; Id.,<br />

Questioni sulla misura di trattamenti pensionistici e<br />

varietà di tecniche della decisione, in Giur. cost., 1993,<br />

321; Id., Un’add<strong>it</strong>iva di principio con termine per il legislatore,<br />

in Giur. cost., 1993, 1788; C. PINELLI, T<strong>it</strong>ano, l’eguaglianza<br />

e un nuovo tipo di “add<strong>it</strong>iva di principio”, in<br />

Giur. cost., 1993, 1798; M. D’AMICO, Un nuovo modello<br />

di sentenza cost<strong>it</strong>uzionale?, in Giur. cost., 1993, 1803; C.<br />

COLAPIETRO, La giurisprudenza cost<strong>it</strong>uzionale nella crisi<br />

dello stato sociale, Padova 1996, 42 ss.; F. POLITI, Gli<br />

effetti nel tempo delle sentenze di accoglimento della<br />

Corte cost<strong>it</strong>uzionale, c<strong>it</strong>., spec. 325 ss.; G. PARODI, Le<br />

sentenze add<strong>it</strong>ive di principio, in Foro <strong>it</strong>., 1998, V, 160<br />

ss.; C. SALAZAR, «Guerra e pace» nel rapporto Corte-<br />

Parlamento: riflessioni su pecche e virtù delle add<strong>it</strong>ive<br />

«di principio» quali decisioni atte a rimediare alle «omissioni<br />

incost<strong>it</strong>uzionali» del legislatore, in A. RUGGERI-G.<br />

SILVESTRI (a cura di), Corte Cost<strong>it</strong>uzionale e Parlamento<br />

– Profili problematici e ricostruttivi, Milano, 2000, 253<br />

ss.). In queste ipotesi il principio per così dire “aggiunto”<br />

è da considerarsi la sola indicazione cost<strong>it</strong>uzionalmente<br />

necess<strong>it</strong>ata sulla base della quale dovrà ovviarsi alla lacuna<br />

legislativa accertata e dichiarata; quanto poi alle soluzioni<br />

concrete attraverso cui porvi rimedio, non

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