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La nuda architettura civile e militare, tomo I - Le Mura di Lucca

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al Cielo , ben moftro > dove nafcevano tanti pori <strong>di</strong> carità verfo il<br />

prò(fimo , che avevano la fua ra<strong>di</strong>ce nella R egina delle virtù ; e<br />

chela carità verfo ilfommo bene , chefempre pareva rallegrar/i m<br />

Dio , amandoloper quel che é , e fé. ed ilprojfimofecoper Dio ,' ad on-<br />

ta dellafua umiltà non poteva nascondere [otto ilfuo modefttjjlm*<br />

portamento quelfembtante , e fifonomia propria degran<strong>di</strong> ingegni %<br />

e da me con y articolar attenzione efaminato in profilo , trovo %<br />

che non foto fi raffomiglia al Grande ALESSANDRO il Mace-<br />

done, ma alla Fenice degl ingegni , Pico della Mirandola , front<br />

fpaciofa, bocca picciola, vicina al nafo, e quefìo lungo , occhi<br />

vivi , umidetti, risplendenti , e alquanto gran<strong>di</strong> , capelli quafi<br />

<strong>di</strong>fi e fi, e le due linee mercuriali tra le ciglia , V.S.llluftr. non fi<br />

fiupifeafe vengo a quefie minute^e , perche anch'io ne feci il fu*<br />

ritrattocelo intagliai dbollinoper tributo > à degno, ed Eccellente<br />

fi<br />

Maeftro . Ma confeffo , che non mifaria dato l'animo ài rturarlo %<br />

ne eredo,<br />

féfifoffe trovato al Mondo ilmedefimo R afaele d'Urbino,<br />

avrebbe potuto con ilfuo foprafino ingegno efprimere i due effetti ,<br />

che fi leggevano nel volto delnofìro amabtlijjimo ALESSAN-<br />

DRO CAPRA , all'ora quandofui mandato dal fuo caro Figlio %<br />

per chiedere a lui licenza, che<br />

fi facejfc della SantiJJìma , e Dottif-<br />

ftma Religione de R:R. Pw Scalai <strong>di</strong> S. Terefa; qualef offe la-*<br />

dolce indole del Figlio, obe<strong>di</strong>en^a perfetta verfo i maggiori, ed<br />

ingegno acuti[(fimo, bafta ti <strong>di</strong>re, che era germoglio dell' Jlluflr^<br />

Famiglia CAPR A y della quale ancorale antiche <strong>La</strong>pi<strong>di</strong> parUno<br />

in cotefia lnfigne Cattedrale, come U.S. Illuflr. avrà benijjlmo<br />

offervato, quefìo era dunque dal noflro ALESSANDRO tene-<br />

rtjfimamente caro , ed in lui fondate lefperan^e <strong>di</strong> appoggio nell'età,<br />

cadente ; ma alla voce dtfentir , che il R è delfUniver/o lo chiamava<br />

con gli occhi roffeggianti fi ver il <strong>di</strong>fiacco <strong>di</strong>fi caro pegno, efvu<br />

feeratamente amatole con ragione ) mirò al Cielo confguar<strong>di</strong> ferent 9<br />

egli <strong>di</strong>e la bene<strong>di</strong>zione , volentieri , famicandolo al Sacro Monte<br />

Carmelo, conformando/ij ed obedendo alila chiamata del Re della<br />

gloria -,<br />

portai la nuova della fofpiratagratta al Figlio , che notL-><br />

toccava co pie la terra per tallegrerà ^prontamente<br />

fé<br />

ne voli*<br />

Milano y dove da quei Veneran<strong>di</strong> PP% vtfio e brevemente ) efa-<br />

* a minato %<br />

e

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