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La nuda architettura civile e militare, tomo I - Le Mura di Lucca

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LE<br />

BELLE VITI. 49<br />

Del pappare le njiti delgo^vernarle , e dello/calcarle ,<br />

cosi le njeccbie , come le barbute •<br />

viti vecchie fi devono zappare tre volte Tanno, cominciando<br />

<strong>di</strong> Marzo fin per tutto Settembre, avertendoli,<br />

che non fi deve zappare la vite quando fiorifce, fi deve zappar<br />

una volta <strong>di</strong> Marzo, una avati che fiori/ca, ò dopo ch'ha fiorito<br />

,<br />

e l'ultima d'Agofto, perche fi fuol <strong>di</strong>re , chi zappa le viti d'Agofto<br />

raccoglie aliai mofto . <strong>Le</strong> viti nuove, cioè barbute,!! devono<br />

zappare ogni 30. giorni, cominciando il Marzo pet tutto Settembre.<br />

<strong>La</strong> vite giovine, che vien piantata, fé non fi zappa<br />

fpeflb muore; quelte fi devono zappare nello fcemar della Luna,<br />

percioche fi fèccano più facilmente l'erbe, & è molto meglio<br />

zapparle , che letamarle. Si governanopoi a quello modo, cioè<br />

le vecchie , quando fi zappano , fi tagliano lor via tutte le ra<strong>di</strong>ci<br />

chefifcoprononel zapparle, che fono in cima della terra , e fi<br />

nettano dalle gramigne , & alrre erbe , che lor follerò appretto le<br />

gambe : fi deve anco avertirc <strong>di</strong> tenerle ben nette le gambe da<br />

ogni tralcio , che fia <strong>di</strong> Cotto dalle braccia , ò legame , Se anche da<br />

ogni verme, ò tarlo, ò altre cofe, che le danneggiaflero perche<br />

,<br />

fono alle volte ridotte in niente datai animali, enei mele <strong>di</strong><br />

Maggio bifogna levar tutti i tralci fuperflui, che fi trovano tra le<br />

braccia delle viti, e lafciarvi quei foli, che fono più belli, e ne-<br />

celTarj per tirarli Tanno feguente , e per far degli fproni per tener<br />

baitele viti, levando via tutti quei tralci, e pampini, che non<br />

hanno prodotto uva ; perche efTendo Iterili non iftà bene, che<br />

tirino quell'umore, che deve andar ne gl'altri , che fruttano , &:<br />

alla fine del detto mele <strong>di</strong> Maggio, fi devono cimar tutti quei<br />

tralci, che non hanno uva, accioche quell'umore, che attende<br />

tuttavia ad allungarti, fi volga ad ingroiTare maggiormente<br />

Tuva, oltre che la nebbia non la potrà offendere ; a mezo il mele<br />

d'Ottobre fi devono fcalzar le viti, e tagliar loro via tutte le ra-<br />

<strong>di</strong>ci, tanto quanto s'hàlcalzato lontano dalla madre per un <strong>di</strong>to,<br />

e lafciarle così infino à mezo Decernbre , e nettarle per mezo<br />

D piede<br />

,

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