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La nuda architettura civile e militare, tomo I - Le Mura di Lucca

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132 Parte Ter£4<br />

Velia ftguente Figura fi mofra il Molino , che fi*fatto nel tempo<br />

detta Guerra fotto Cremona l' anno 1648. Cap. XIV*<br />

; X TEL tempo dell'attacco fotto Cremona, fatto dal Sìg. Duca<br />

J.N <strong>di</strong> Modena, e dall' Efèrcito Francete, ritrovandoli al<br />

governo <strong>di</strong> efla gl'I Uuftri (Timi Signori Don Vincenzo Monfu-<br />

ri, e Don Alvaro de Quinones, Governatore del Cartello , era<br />

affatto fprovifta la Citta <strong>di</strong> Molini; e perciò quetti due gran Soldati<br />

<strong>di</strong>edero or<strong>di</strong>ne <strong>di</strong> fare varj Molini da macinare il grano ,&<br />

io feci fare quello Molino <strong>di</strong> mia invenzione, il quale riufei tan-<br />

to comodo, e facile da operare , che piacque a tutti quelli , che lo<br />

viddero , e macinava con un Cavallo una Soma <strong>di</strong> grano in due<br />

ore j ed ancora fènza Cavallo con due uomini alle Stanghe E.<br />

& anche con un folo macinavano quattro pefi <strong>di</strong> Grano Y ora<br />

Dunque, per far quefto Molino , che fi ponerà in una Stanzi*<br />

che fia capace <strong>di</strong> braccia 12. lineali <strong>di</strong> Cremona, fi devono prima<br />

mettere due travi A. che traverfino tutta la Stanza da un<br />

muro all'altro, e fare (òpra <strong>di</strong> quelli il letto per le Mole B. e poi<br />

Spianterà la Ruota C. con l'Arbore D. il quale avrà la Stanga<br />

E. alla quale fi attaccare il Cavallo, overo gl'uomini. Detta<br />

Ruota C. ha d'avere 90 denti, ed il carrello F. ha d'avere full 3.<br />

conforme l'arte <strong>di</strong> fabricare Molini<br />

Hàveduto ancora molti Molini da Cavalla, e da mano, come<br />

deferivono molti, e <strong>di</strong>verfi Autori, & ho veduto in praticai<br />

Milano molte belliUìme invenzioni, manon ho trovato la più<br />

fàcile, e la migliore <strong>di</strong> quefta, come pure per tale fu accettata da<br />

quei Signori Milanefi, in fègno <strong>di</strong> che me ne fecero l'atteltatio-<br />

iiefèguente.<br />

ESfendofi impiegato in ferivi^io <strong>di</strong> (juefla Città /' Architetto<br />

Alejfandro Capra <strong>di</strong> Cremona per rior<strong>di</strong>nare , e ridurre ad<br />

ufo più facile, e più profittevole quantità <strong>di</strong> Molini da Camallo<br />

i da mano , che reftaruano dtfpofli già per il bijogno <strong>di</strong> (jueflo<br />

Publico 3 nell'occ afone della pacata Invafone de' Tremici, e *vu<br />

.<br />

cinan^a<br />

.

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