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La nuda architettura civile e militare, tomo I - Le Mura di Lucca

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DELLE MACHINE. su<br />

contrapefi abbiano un calcagnino, come fi vede nel preferite<br />

<strong>di</strong>flegno, che fia<strong>di</strong>fno dato.<br />

E mentre, che li contrapefi B. fono lontani dal centro C<br />

della Ruota, pelano più, che non fanno \i contrapefi I. perche<br />

fono baffi, e fono più appreifo al centro C della Ruota, <strong>di</strong> modo<br />

che li contrapefi B. calano, e cederà il pefo <strong>Le</strong> <strong>di</strong> mano in<br />

^ mano va calando il pefo B. e calcando il pelo I. la Ruota va girando<br />

continuamente; ma fi hi da fàpere, ch'egli e <strong>di</strong> bifogno<br />

una grande aggiuftatezza, e grande <strong>di</strong>ligenza a fare quefta Ruo-<br />

ta, che non pefì più da una parte, che dall'altra per via delli fu-<br />

dettì contrapefi: Ma non dubito, che la fpecolativa non arrivi<br />

a capire quefta moto violento <strong>di</strong> quefta Ruota perpetua<br />

fucila FigUYanjìgefimAnondfimoftra, il Camino y<br />

per rinfrefeare le Stanne<br />

Cap. XXIX.<br />

AFinche i Camini, in particolare <strong>di</strong> Sale, non reftino mai<br />

cziofi,mà fèrvinoanzifèmpreà benefìcio de* Padroni,<br />

così , non folamenre d Inverno per rifcaldare , ma ancora per<br />

rinfrekare ne' giorni eitivi; ho rilfoluto, in grazia <strong>di</strong> quelli , che<br />

ibno amici delle commo<strong>di</strong>tà, e delicie, come pur vaghi <strong>di</strong> cu-<br />

riofè invenzioni, moftrare uno, ò due arteficj per l'intento,<br />

tralafciati ccrt' altri d'altre Nazioni , che non fanno per la noitra<br />

Cremonefe; Imperoche non abbiamo noi i Monti d'Àlemagna,oveper<br />

la caduta dell acque, ciYefcono dalle caverne loro,<br />

fi genera un vento affai freddo, onde non potiamo ne anche,<br />

conforme Tufo <strong>di</strong> quel paefe, condurre il frefeo nelle Stanze,<br />

fabricando canali <strong>di</strong> pietra quadri, ò roton<strong>di</strong> con le varie loro<br />

aperture in faccia delle grotte, per ricevere il vento, e con le<br />

bocche ne' lati del Camino lunghe oncie una , e mezza <strong>di</strong> d iamé-<br />

tro in circa per mandarlo nella Stanza, come moftra ìWiffegno<br />

A. che cosi l'Eitate, tenendo aperte le bocche, il Camino fi<br />

linfrefearebbe.<br />

Ne manco abbiamo le montuofè cave del Vicentino, chiama-<br />

V 4<br />

te<br />

.<br />

.<br />

e

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