[PDF] Atti del convegno - Regione Emilia-Romagna
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a volte siamo molto più provocanti noi.Sono con i jeans,in abito normale,anzi<br />
addirittura con capi di abbigliamento di donne perfettamente castigate,<br />
donne di casa, casalinghe, normali. Hai difficoltà a riconoscerle. A volte mi<br />
sono chiesta come mai, perché quella macchina si è fermata proprio in corrispondenza<br />
di quella donna che a me non pare una prostituta. Nella mia<br />
relazione di stage,ho detto,“strano,sulla strada non c’è più niente”.Però se io<br />
guardo i dati di Oltre la Strada, 3 non solo anche i dati raccolti attraverso una<br />
verifica con Don Benzi, con la Comunità Papa Giovanni, con la Montetauro,<br />
con quelli di San Clemente, vedo che le ragazze ci sono... Allora devo dire che<br />
noi stiamo peggio. È vero che sulla strada alla gente non piaceva, oggi la<br />
gente non si lamenta.Sui giornali esce l’articolo “ritornano le lucciole”quando<br />
ne vedono due in strada, però alla gente se sono negli appartamenti non<br />
importa,perché non creano allarme sociale,perché l’immagine <strong>del</strong>la città non<br />
viene rovinata, secondo loro, da queste donne. Questo è scandaloso. Io<br />
parlavo prima con il collega di Milano, dicevo che io, facendo parte di un’associazione<br />
nazionale, ho inserito in un progetto di formazione un pacchetto<br />
relativo alla tratta. La mia ambizione, come dicevo, è quella di sensibilizzare<br />
la categoria, perché se noi riusciamo a vedere questo fenomeno con degli<br />
occhi diversi, potremo anche esser di stimolo per le nostre amministrazioni.<br />
Noi abbiamo una buona autonomia nel nostro mestiere, cioè, se io decido di<br />
aiutare una persona lo posso fare in piena autonomia. Nessun nostro vertice<br />
ci dice “no, lì no, no assolutamente”. Siamo noi per primi a potere agire, però<br />
bisognerebbe, a livello nazionale, sensibilizzare le Regioni. Qui abbiamo<br />
l’<strong>Emilia</strong>-<strong>Romagna</strong>,e noi fortunatamente siamo in <strong>Emilia</strong>-<strong>Romagna</strong>,abbiamo<br />
il Veneto, che hanno fatto questo progetto, ma le Pubbliche Amministrazioni<br />
non lo propongono, perché non sono state sensibilizzate al problema. Noi<br />
abbiamo iniziative dei singoli, che sono limitate a casi concreti, la nostra iniziativa<br />
deve essere invece appoggiata dall’Amministrazione e a sua volta stimolata<br />
dalla <strong>Regione</strong>, perché così quello che noi facciamo, che faccio perché<br />
sono venuta qui, un domani lo faranno tutti gli altri. Come dicevamo “sono<br />
finite le prostitute a Rimini?”, no sono solo sparite dalla strada. Si è fatto un<br />
bel lavoro all’epoca, ma adesso il problema è diventato il “dove le si va a<br />
prendere? Dove? Negli appartamenti? Come si fa?” È pericoloso adesso,<br />
adesso queste ragazze sono sole veramente, sono sole.<br />
Operatore <strong>del</strong>la sicurezza<br />
Io voglio riferirmi un attimo alle colleghe <strong>del</strong> sociale. Pietro Basso ha per<br />
3 Il progetto regionale Oltre la Strada è nato nel 1996 e mette in rete 12 soggetti pubblici (Comuni, Aziende Usl, Consorzi<br />
Sociali) che realizzano su tutto il territorio emiliano-romagnolo interventi di prevenzione sanitaria attraverso la riduzione <strong>del</strong><br />
danno e di lotta alla tratta. Per maggiori informazioni:<br />
http://www.emiliaromagnasociale.it/wcm/emiliaromagnasociale/home/prostituzione.htm<br />
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