[PDF] Atti del convegno - Regione Emilia-Romagna
[PDF] Atti del convegno - Regione Emilia-Romagna
[PDF] Atti del convegno - Regione Emilia-Romagna
You also want an ePaper? Increase the reach of your titles
YUMPU automatically turns print PDFs into web optimized ePapers that Google loves.
42<br />
più informativa, all’interno di una relazione più individuale con le persone.<br />
A questo punto, visti i tempi serrati, comincerei con la presentazione <strong>del</strong>le<br />
relazioni. Attorno al tavolo avete già individuato i relatori di questa prima<br />
parte. Accanto a me c’è Claudio Renzetti, che è consulente <strong>del</strong> Comune di<br />
Perugia e che comincerà ad affrontare il tema <strong>del</strong>l’intervento di comunità e<br />
ipotesi di strategie comunicative.<br />
Claudio Renzetti<br />
Buongiorno a tutti.<br />
Pensavo di poter utilizzare un supporto video ma qualcosa non funziona. In<br />
compenso ho scoperto che sul banchetto d’entrata c’è il testo <strong>del</strong>la mia<br />
relazione e quindi se avete voglia di seguirla con gli occhi mentre la espongo,<br />
forse farete meno fatica.<br />
La mia tesi è abbastanza semplice da sintetizzare. Proverò a riassumerla in<br />
due punti.<br />
Io credo che la comunicazione sociale non sia un fenomeno vettoriale, da me<br />
a te, cioè un fenomeno teso a colmare un vuoto di informazione su un certo<br />
argomento. La comunicazione sociale non si limita, ad esempio, a spiegare<br />
che cos’è l’articolo 18 o in che cosa consistono le pratiche di riduzione <strong>del</strong><br />
danno rivolte alle persone tossicodipendenti, piuttosto che alle prostitute o ai<br />
senza fissa dimora. Forse c’è anche questo, ma non basta.<br />
Io credo che la comunicazione sociale,se funziona,se è efficace,si caratterizza<br />
come un processo circolare e ricorsivo.Un processo che io chiamo “dialogico”,<br />
cioè un processo che mira a esplorare un fenomeno, a capire come trattarlo, e<br />
soprattutto a individuare obiettivi possibili.<br />
Perché questo avvenga, perché questo possa essere realizzato, noi abbiamo<br />
bisogno di cornici comunicative e relazionali, abbiamo bisogno di tempi<br />
adeguati e soprattutto di linguaggi appropriati.<br />
Questo è il mio primo punto che proverò a sviluppare più avanti.<br />
Secondo punto. Io credo che per fare comunicazione sociale sul tema <strong>del</strong>la<br />
prostituzione dobbiamo essere in grado di far ascoltare le voci dei protagonisti,<br />
anche se questi protagonisti esprimono esperienze, vissuti e visioni<br />
<strong>del</strong> mondo diverse e contrastanti. Anzi mi viene da dire che proprio per questo<br />
è importante far ascoltare le loro voci.<br />
Noi ci occupiamo di un fenomeno sicuramente complesso. Un fenomeno culturale,<br />
economico, sociologico, giuridico. Un fenomeno che non può essere<br />
ridotto ad una semplice formula o ad una sola immagine.<br />
Non dobbiamo quindi dimenticare che siamo di fronte ad una realtà proteiforme,<br />
quindi ad una scena che si modifica progressivamente. Ma questa<br />
realtà ha al suo centro migliaia di storie di vita.<br />
Karen Blixen diceva: “Essere una persona significa avere una storia da rac-