04.06.2013 Views

[PDF] Atti del convegno - Regione Emilia-Romagna

[PDF] Atti del convegno - Regione Emilia-Romagna

[PDF] Atti del convegno - Regione Emilia-Romagna

SHOW MORE
SHOW LESS

Create successful ePaper yourself

Turn your PDF publications into a flip-book with our unique Google optimized e-Paper software.

che decidono di chiudere un occhio, di non procedere contro <strong>del</strong>le prostitute,<br />

perché queste gli offrono i loro servizi sessuali e questa cosa dice lei è molto<br />

nota, è nota anche ad altri poliziotti, che però per una sorta di omertà professionale<br />

non dicono nulla. Allora voleva sapere se esistono casi <strong>del</strong> genere qui<br />

in Italia. Internamente si sa, ma non si dice. Qualcuno può dire qualcosa in<br />

merito?[Interprete]<br />

Operatore <strong>del</strong>la sicurezza<br />

La risposta è che posso confermare che durante il corso ne abbiamo<br />

parlato più di una volta, il cliente è di tutte le razze, naturalmente, noi<br />

abbiamo avuto come clienti, durante i nostri controlli a Rimini, tutte le<br />

categorie possibili,tutte le età possibili,quindi senza escludere colleghi nostri,<br />

senza escludere persone assolutamente insospettabili come persone<br />

religiose, di ogni razza, di ogni colore, di ogni età. Quindi, sicuramente, come<br />

ha detto l’amico, lì non dipende dal lavoro che uno fa, dipende dalla persona.<br />

Io ero intervenuto invece per dire che è evidente, che come ha detto M., tutti<br />

gli uomini sono dei potenziali clienti, si fa fatica a dire di no, come si potrebbe<br />

dire che tutti sono dei potenziali omicidi, come si potrebbe dire che tutti sono<br />

incapaci di circolare con l’auto. Allora che cosa fa, come è stato detto prima,<br />

la differenza tra una persona e un’altra, cioè due uomini, uno va con la prostituta,<br />

l’altro non ci va, cos’è che li differenzia? È proprio, probabilmente, il<br />

tipo di educazione che queste persone hanno avuto. Noi andando a fare educazione<br />

stradale nelle scuole abbiamo visto che si parla ogni giorno di<br />

incidenti stradali e si dice che l’utente italiano è uno dei peggiori utenti<br />

stradali <strong>del</strong> mondo,almeno diciamo d’Europa,non buttiamo giù <strong>del</strong> tutto.Che<br />

cosa lo differenzia dal cittadino inglese che quando vede il pedone mettere<br />

giù il piede dal marciapiede sulle strisce pedonali si ferma immediatamente,<br />

mentre il cittadino italiano lo travolge? La differenza è l’educazione che<br />

queste persone hanno avuto, la cultura in quel campo specifico, quindi<br />

torniamo nuovamente a dire quello che è stato detto prima, che se noi intervenissimo,<br />

sempre per quanto riguarda il cliente, intervenissimo prima, preventivamente<br />

nelle scuole, fin da ragazzi, probabilmente l’utente sarebbe<br />

migliore e sarebbe inferiore di numero rispetto a quello che abbiamo oggi.<br />

Un’ ultima cosa <strong>del</strong> mio intervento, volevo mettere il punto su un aspetto che<br />

ho potuto apprezzare durante e dopo il corso che abbiamo fatto a Padova, ha<br />

detto già il collega di Padova, prima, che ha avuto occasione di mettere in<br />

pratica cose imparate durante il corso, sia dai docenti, sia dai colleghi di altre<br />

città, e grazie a questo di mettere insieme operazioni che sono state buone. In<br />

effetti, uno degli aspetti importanti che oggi bisogna sviluppare, secondo me<br />

nella seconda fase, è proprio quello <strong>del</strong>la creazione di una rete operativa, e si<br />

è detto durante il corso, già tra organi di polizia questo è nato, grazie a questo<br />

33

Hooray! Your file is uploaded and ready to be published.

Saved successfully!

Ooh no, something went wrong!