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MARTEDÌ 2 OTTOBRE 2012 VALLE DEL RUBICONE GAMBETTOLA LETTERA AL VETRIOLO DI LUCCHI A GARAVINA Scontro tra sindaci a causa di un ispettore ‘negato’ Cesena ha respinto la richiesta per carenza d’organico DISACCORDO I sindaci di Gambettola Iader Garavina e di Cesena Paolo Lucchi, entrambi del Pd SCONTRO istituzionale tra i sindaci di Cesena e Gambettola a causa della richiesta (non accolta) di ‘prestito’ (in termini burocratici viene definita ‘assegnazione in comando’) di un ispettore della polizia municipale dal Comune di Cesena a quello di Gambettola. ALCUNE settimane fa il Comune di Gambettola ha chiesto a quello di Cesena di avere a disposizione, per alcune ore ogni settimana, l’ispettore della polizia municipale Marco Serra. Il 14 settembre Stefania Tagliabue, dirigente del Settore Personale del Comune di Cesena ha inviato al sindaco di Gambettola Iader Garavina una nota con la quale comunicava di non poter accogliere la richiesta e spiegava le motivazioni relative alla carenza d’organico della Pm di Cesena che già ha ‘prestato’ di ERMANNO PASOLINI INIZIATI il 19 marzo scorso, sono terminati nei giorni scorsi i lavori di ristrutturazione interna della Pieve di Montegelli (foto), sita sul colle più alto della frazione e risalente al XII secolo. L’intervento, su progetto dell’architetto soglianese Giulia Rossi, ha riguardato il ripristino degli intonaci con tinteggiatura, il restauro della pala, dell’ancona e degli affreschi della volta sopra l’altare. Poi la ripulitura dei due altari VOCI INFONDATE Lucchi ha chiesto a Garavina un intervento per informare correttamente i cittadini a Gambettola, fino alla fine del 2012, l’ispettore Paolo Zamagni per sostituire il comandante Murizio Marchi, in aspettativa sindacale. NEI GIORNI successivi, però, qualcuno metteva in giro la voce secondo cui il ‘prestito’ del vigile era stato concordato tra i due sindaci e a impedirlo era stato il parere negativo di Ernesto Grippo, comandante della Polizia municipale di Cesena. Questo ha irritato il sindaco di Cesena Paolo Lucchi che ieri s’è messo al computer e ha scritto laterali vicini a quello maggiore e della grotta della Madonna di Lourdes, che si trova a destra dell’altare maggiore. Terminato anche il restauro dell’organo Orsi del 1853, posto sopra la porta di ingresso, e dell’armonium che si trova nell’altare destro dedicato alla Madonna. Il costo dell’intervento sui muri interni è stato di 35mila euro ai quali vanno aggiunti altri 50mila euro per l’organo e l’armonium. La spesa è coperta dalla parrocchia di San Lorenzo di Sogliano e dal contributo di bene- una mail a Iader Garavina, suo omologo di Gambettola. Lucchi ha manifestato sorpresa che a Gambettola ci sia qualcuno che sostiene che il Comune di Cesena sull’argomento abbia dato due risposte divergenti, la prima (positiva) a voce e la seconda (negativa) per iscritto. «NON È COSÌ, come tu ben sai, perché tale argomento non è mai stato oggetto di colloquio tra noi due sindaci» ha scritto Lucchi a Garavina, spiegandogli che la risposta inviatagli il 14 settembre rifletteva il parere unanime suo, dell’assessore alla Polizia municipale Ivan Piraccini e del comandante Ernesto Grippo. Per questo Lucchi ha chiesto a Garavina di «intervenire per informare tutti dell’effettivo svolgersi delle cose». pa.mo. MONTEGELLI GIOVEDÌ SCORSO L’INAGURAZIONE CON MONSIGNOR GIOVANNI TANI La pieve è tornata all’antico splendore 13 SAVIGNANO UNIDICI GIORNATE PER DONARE IL SANGUE SONO 11 le giornate di donazione di sangue programmate a Savignano nel mese di ottobre: mercoledì 3, sabato 6, lunedì 8, mercoledì 10, domenica 14, mercoledì 17, sabato 20, lunedì 22, mercoledì 24, domenica 28 e mercoledì 31. Info: Giovanni Cellið0541.945499, 339.3356971. Cristina Minotti e Alessandro Galbucci LONGIANO Camminate per la pace e per la salute sotto le stelle SABATO scorso 101 persone, con a capo ilsindaco Ermes Battistini, hanno partecipato alla camminata fino alla chiesetta di Santa Marina di Massa, restaurata dal compianto scultore Ilario Fioravanti, per assistere al concerto del coro multietnico ‘Un corso dal mondo’ diretto da Stefano Fariselli e Paola Sabbatani. Dalle ore 20 poi la Piazza San Girolamo è stata protagonista della cena multietica solidale, alla presenza del vicesindaco di San Felice su Panaro Giovanni Giovanelli in quanto l’intero incasso di 2.666,61 euro è stato devoluto al comune terremotato. E DA OGGI tutti i martedì alle 20.30 i longianesi che hanno voglia di camminare si potranno trovare in piazza Tre Martiri di Longiano, adederendo all’iniziativa del Comune e di un gruppo di longianesi denominata ‘Longiano cammina sotto le stelle’. L’iniziativa è stata presentata da Cristina Minotti assessore alla cultura e al turismo di Longiano e da Alessandro Galbucci coordinatore. Infoð 348.7444474 entro le 20. fattori. L’inaugurazione della ristrutturata pieve è avvenuta giovedì scorso, in occasione della Sagra de Savor che da 24 anni si tiene nel paese collinare. La messa è stata celebrata da monsignor Giovanni Tani, soglianese, arcivescovo di Urbino, Urbania e Sant’Angelo in Vado. Poi c’è stata la processione con la statua della Madonna del Rosario per le vie del paese con la presenza di tutti i montegellesi e tanta gente dalle località vicine. •• SAVIGNANO Dopo la rapina al supermercato riminese in carcere a Pesaro E’ STATA notificata in carcere a Pesaro un’ordinanza di custodia cautelare a Donatella Minguzzi, 47 anni, residente a Rimini, responsabile di tentata rapina impropria. I fatti per cui la magistratuta ha ordinato la custodia cautelare in carcere della donna risalgono al 7 giugno scorso. Verso le 13 al supermercato Sole a Savignano, sito vicino al cimitero, la donna ordinava della carne. Il macellaio gliel’ha consegnata e la donna l’ha infilata nella borsa, uscendo senza pagare. Una dipendente del supermercato, che era accanto all’uscita, si è accorta del fatto e l’ha seguita. L’ha fermata e le ha chiesto di pagare il conto della carne acquistata. La Minguzzi ha messo una mano nella borsa, ma invece di tirare fuori i soldi, ha estratto un coltello di tipo svizzero, multiuso e ha intimato alla commessa di lasciarla in pace e di allontanarsi. La dipendente del Sole si è allontanata, ma ha chiamato i carabinieri di Savignano che, dopo accurate indagini, sono risaliti a Donatella Minguzzi che nel frattempo però era già stata arrestata per altri reati nel Pesarese. Le indagini sono state coordinate dal pubblico ministero Michela Guidi e il giudice per le indagini preliminari Giovanni Trerè ha disposto l’arresto e la custodia cautelare in carcere a causa dei numerosi precedenti per reati contro il patrimonio che rendevano probabile la reiterazione del reato. L’ordinanza è stata quindi notificata a Donatella Minguzzi nella casa circondariale di Pesaro. e.p.
• 4 PRIMOPIANO IL GIORNO - il Resto del Carlino - LA NAZIONE MARTEDÌ 2 OTTOBRE 2012 Costidellapolitica Da 12 a 8 La proposta arriverà oggi. L’ipotesi è la fusione Cremona-Lodi e Como-Varese- Lecco-Monza Brianza. Restano Pavia, Brescia, Bergamo, Milano, Sondrio e Mantova Da 9 a 4 Rimini, Forlì-Cesena e Ravenna formano la Provincia di Romagna, si fondono Parma con Piacenza e Modena con Reggio Emilia. Restano Ferrara e Bologna (che è Città metropolitana) Scade oggi il termine per la presentazione alle Regioni delle proposte di riordino. Nonostante le richieste in arrivo dai territori, il Governo non dovrebbe concedere eccezioni. Al momento l’Emilia Romagna è l’unica ad aver rispettato i criteri Matteo Palo · ROMA ALMENO 34 tagli nelle Regioni a statuto ordinario. Più altri dieci in quelle a statuto speciale. Senza contare le dieci Città metropolitane che assorbiranno altrettanti enti. Sono i numeri della potatura delle Province italiane che sta per partire in queste ore. Domani i vari Cal (Consigli delle autonomie locali) presenti in ogni singola Regione dovranno licenziare le loro proposte alle Regioni stesse, che entro il 25 ottobre dovranno presentare la loro proposta definitiva al governo. Insomma, manca ancora qualche giorno ma la macchina è partita. E, stando alle dichiarazioni del ministro della Pubblica amministrazione Filippo Patroni Griffi non si fermerà davanti a nulla. A SOPRAVVIVERE saranno gli enti con un territorio superiore ai 2.500 chilometri quadrati e una popolazione non inferiore ai [SEGUE DALLA PRIMA] ACCANTO alle doverose (ma lente) azioni sia penali, sia risarcitorie, sia di responsabilità contabile, dovrebbe assurgere a sistema l’immediato ricorso a meccanismi quali il sequestro preventivo dei beni, affinché, in presenza di un ’fumus‘ di responsabilità, da subito si mettano le ganasce al patrimonio del presunto responsabile, impedendogli di volatilizzarlo o infrattarlo, così vanificando le prevedibili future condanne Restano 6 Vorrebbe mantenere tutte le attuali 6 Province alle quali si aggiunge la Città metropolitana di Venezia Restano 4 Si punta a lasciare le 4 attuali Province ma solo con funzioni onorifiche e consultive Da 8 a 4-5 Due le ipotesi: 4 province (Novara, Alessandria, Torino e Cuneo) o 5 (con Biella-Vercelli) risarcitorie e restitutorie. Ricordiamolo: persino la mafia teme queste misure più del carcere duro. Quanto alle attese norme nuove, l’inasprimento delle pene, la carcerazione effettiva, i nuovi ruoli della Corte dei conti e i tagli di fondi agli enti spreconi dovrebbero accompagnarsi a severe forme di Da 4 a 3 Da 5 a 4 GIUSEPPE CASTIGLIONE, presidente dell’Upi: «I consiglieri provinciali sono passati da circa 4.000 nel 2010 a 2.700, gli assessori da 1.700 a 773» L’ipotesi è accorpare Imperia e Savona. Si salvano Genova (Città metropolitana) e La Spezia Le nuove Province sarebbero Ancona, Pesaro-Urbino, Macerata e Ascoli Piceno-Fermo Da 10 a 3-6 L’ipotesi base prevede tre aggregazioni più Firenze Città metropolitana. Oppure sei Province totali controllo centralizzato, ormai auspicato anche da governatori regionali consapevoli, come Errani; e servirebbe poi anche il commissariamento delle Regioni di piccola virtù, suggerito da Passera. Si tratta di misure che non vulnerano autonomia alcuna e assicurerebbero legalità uniforme. Alla Guardia di Da 5 a 3 Sarebbero da accorpare Latina, Rieti e Viterbo (salve Roma e Frosinone) ma il Cal vuole mantenerle Restano 2 Il Cal proprorrà il salvataggio di Terni con l’acquisizione di 22 Comuni da Perugia Da 4 a 2 L’ipotesi di accorpamento prevede la nascita delle Province di Pescara-Chieti e di L’Aquila-Teramo finanza potrebbero competere specifici e calibrati ruoli, anche per assicurare trasparenza, liceità e coerenza circa prebende, rimborsi ed emolumenti. Nell’attesa, è essenziale utilizzare le norme esistenti, non più tollerando le illegalità diffuse «perché così fan tutti». Le forze di polizia, fra le quali ancora una Da 5 a 3 Possibile fusione tra Avellino e Benevento. Ipotesi di migrazione dei Comuni per salvarle Da 2 a 1 L’ipotesi prevede l’aggregazione di Potenza e Matera. Resterebbe un’unica Provincia Parte la potatura delle Province Ma fioccano le richieste di deroga Almeno 44 i tagli previsti, domani Patroni Griffi fa il punto alla Camera 350mila abitanti; chi non rispetta questi requisiti dovrà accorparsi in una provincia esistente o in un nuovo ente. Questi due paletti hanno fatto cadere molte amministrazioni sotto la scure dei tagli. E nonostante le richieste in arrivo dai territori, non dovrebbero esserci deroghe. Patroni Griffi ha intenzione di ENTI LOCALI Già pronte le proposte di Marche, Liguria, Veneto, Emilia Romagna e Abruzzo procedere senza indugi: «Occorre guardare avanti e ripensare all’amministrazione periferica dello Stato, anche oltre la legislatura. Si tratta di un disegno importante che potrà essere completato dal nuovo Parlamento. Ma non avviarlo in questa legislatura significherebbe non avere il coraggio del cambiamento e cedere alle resistenze». Insomma, si va avanti. Unica novità: «I nomi delle Province possono cambiare. Si può attribuire una denominazione non corrispondente a quella del capoluogo di provincia». Per fare il punto della situazione domani il ministro tornerà a riferire alla Camera. La vera sfida, però, in questa fase si concentra presso i Cal. Dove non sempre si stanno definendo soluzioni condivise. In Toscana, ad esempio, lo scenario è quasi in stallo. Delle dieci Province, solo Firenze è in «regola» e sul piatto ci sono diverse ipotesi: la costituzione di tre aree vaste, la riduzione a sei Province totali, una serie di accorpamenti che portino a quattro Province. Ma se la Toscana è terra dalle forti tradizioni locali, altre zone non sono messe meglio. In Umbria il Cal pare orientato a proporre il trasferimento di 22 Comuni da Perugia a Terni, per consentire la sopravvivenza di quest’ultima. Anche se i trasferimenti di municipi, in questa fase, sono esplicitamente vietati. Nelle Marche si è IL COMMENTO di UGO RUFFOLO arrivati a una proposta a quattro Province, nella quale si chiede una deroga per Macerata, che non raggiunge i criteri di popolazione. QUELLO delle eccezioni pare un tratto comune a diverse amministrazioni. In Veneto, ad esempio, è arrivata la proposta di mantenere sei Province con la Città metropolitana di Venezia: praticamente, lo stesso assetto di oggi. Per Rovigo, Belluno, Padova, Treviso si chiedono deroghe in ragione della loro peculiarità territoriale. Lo stesso dovrebbe fare la Lombardia, chiedendo sconti per Sondrio e Mantova. Finisce per apparire un caso eccezionale quello dell’Emilia Romagna, dove la proposta del Cal è conforme alle richieste della legge. Nasceranno quattro Province più la città metropolitana di Bologna: Piacenza e Parma saranno accorpate, come Reggio Emilia e Modena, Ferrara resterà autonoma, mentre Rimini, Forlì, Cesena e Ravenna formeranno la Provincia di Romagna. CARI MAGISTRATI, SEQUESTRATE IL BOTTINO LE TAPPE Dicembre 2011 Nel decreto salva Italia era prevista l’abolizione delle Province. Norma che però era in contrasto con la Costituzione 20 luglio 2012 Il governo stabilisce il taglio delle Province con meno di 350mila abitanti o con una superficie inferiore a 2.500 chilometri quadrati 15 ottobre 2012 E’ il termine entro il quale il governo concluderà l’iter disegnando la nuovamappa (può slittare al 24 in assenza di proposte dalle Regioni) volta la Guardia di finanza, hanno vasto potere di indagine. E le Procure dedicano finalmente meritoria attenzione sistematica ad ogni ’notizia criminis’ in proposito. Anche se potrebbero non avere, in mancanza di essa, il potere di autonome ’indagini conoscitive‘, come quelle affidate, a Bologna, a due valenti donne magistrato. Ma quel termine è forse mera sintesi giornalistica per designare iniziative originate da pertinenti, ancorché episodiche, ’notizie di reato‘.
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