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12 AGENDA La statua di Sa stasera s’illumina di rosa Il monumento a Saffi e quello ai caduti di piazza della Vittoria stasera s’illuminano di rosa, colore simbolo della lotta contro il tumore al seno. Sarà Cristina Chiabotto, Miss Italia 2004 e oggi affermata conduttrice televisiva, la testimonial italiana dell’edizione 2012 della Campagna Nastro Rosa, dedicata alla prevenzione del tumore al seno e giunta alla diciannovesima edizione in Italia (ventesima edizione nel Mondo). Ad ottobre, infatti, la Lega Italiana per la Lotta contro i Tumori (Lilt) ed Estée Lauder Companies, torneranno in prima linea nella lotta a questa grave patologia neoplastica, che registra un’incidenza sempre maggiore. La Campagna Nastro Rosa, ideata negli Stati Uniti da Evelyn Lauder, ha come obiettivo quello di sensibilizzare un numero sempre più ampio di donne sull’importanza vitale della prevenzione e della diagnosi precoce dei tumori della mammella, informando il pubblico femminile anche sugli LILT La campagna contro i tumori al seno Chiabotto testimonial nazionale stili di vita correttamente sani da adottare e sui controlli diagnostici da effettuare. Nella nostra città, grazie alla sensibilità dell’Amministrazione comunale e di Romagna Acque anche quest’anno verranno illuminati (stasera alle 20) il monumento di Piazzale della Vittoria e la statua di Aurelio Saffi. L’inaugurazione ufficiale della campagna invece avverrà nella sala della Taverna Verde a Forlì, con una serata musicale con intermezzi di letture delle opere delle partecipanti al II concorso letterario “Emozioni tra le righe” e con la partecipazione della Vociferando Band. I volontari della LILT Forlì Cesena allestiranno nella giornata di Sabato 6 ottobre (10-13 e 15.30-18.30) in Piazza Saffi a Forlì, uno stand dove verranno distribuite brochure informative sul tumore al seno e i tradizionali nastrini rosa. Il tumore al seno resta il big killer numero uno per il genere femminile. La sua incidenza è in costante crescita, in Italia ogni anno si ammalano più di 40 mila donne. Un incremento dovuto all’allungamento dell’età media e all’aumento dei fattori di rischio. Sta cambiando anche l’età in cui la malattia si manifesta: il 30% circa prima dei 50 anni, fuori quindi dall’età prevista dai programmi di screening mammografico. Un ulteriore motivo per sensibilizzare tutte le donne alla cultura della prevenzione.
Aumentano i tumori al seno sotto i 40 anni Tra il 20 e il 30 per cento: tale è l’incidenza dei tumori alla mammella che colpiscono le donne sotto i 40 anni. Comprese anche giovanissime di 25 - 28 anni. Vale a dire che sui circa 400 interventi chirurgici annuali in provincia, poco meno di un centinaio riguarda proprio questa fascia. A spiegarlo, nel mese che la Lega italiana per la lotto contro i tumori (Lilt) dedica proprio alla prevenzione di questa grave e diffusa patologia, è Fabio Falcini, vicepresidente Lilt e direttore della Prevenzione oncologica dell’Ospedale Pierantoni di Forlì. Un fatto praticamente inedito, che sta prendendo forma negli ultimi anni e dovuto all’aumento dei fattori di rischio, ma anche all’incremento dei controlli e dunque alla capacità di anticipare la diagnosi del problema. Fondamentale, in questi casi, è proprio la tempestività dell’intervento. E molto è quello che possono fare le donne. Sia affidandosi al proprio medico di base (in grado di capire i fattori di rischio, come quelli genetici, grazie a questionari appositamente preparati), sia osservandosi allo specchio. “E’ sufficiente guardarsi a seno scoperto mentre si alzano le braccia - consiglia Falcini - La contrazione del muscolo pettorale in molti casi riesce a rilevare la presenza di eventuali anomalie”. A fare la loro parte, secondo precisi studi, sono certamente anche una corretta alimentazione (ricca di frutta e verdura e povera di grassi e carne rossa), una equilibrata attività fisica e la lontananza dal fumo, che è uno dei pochi fattori sui quali il rischio è certo. MARTEDÌ 2. OTTOBRE 2012 IL MESE DELLA PREVENZIONE “NASTRO ROSA” Screening gratis 45-74 anni e per le donne giovani mai sottoposte a visita Cristina Chiabotto Testimonial della campagna di prevenzione “Nastro rosa” della Lilt 2012, giunta alla 19° edizione Ogni sera illuminati di rosa la statua di Papa Pio VI e la fontana di Torre del Moro Screening gratuiti e banchetti in formativi Rimane tuttavia la fascia over 40 quella più colpita, dove il tumore alla mammella è la principale causa di morte, con 41 mila nuove diagnosi l’anno. Secondo i dati nazionali, nel corso della vita (0-84 anni) si ammalerà di tumore alla mammella 1 donna su 8, ed una su 33 morirà proprio di questo. Di qui lo sforzo di associazioni ed istituzioni per diffondere la cultura della prevenzione, e riuscire ad essere più efficaci nella cura. In Regione vengono effettuati screening gratuiti per la fascia 45 - 74 anni (dal 2010 la 45 - 49, unica in Italia), con una buona risposta dell’utenza, che per le over 50 è del 70,8%, e del 63,1 per le 45-49. “Risultati buoni - afferma Nadia Masini, presidente Lilt Forlì - Cesena - ma che vanno incrementati, perché un mondo dove non si muoia più di tumore alla mammella è possibile”. Invitati al controllo sono pure gli uomini, nei quali l’incidenza di tumore alla mammella è intorno al 5%. Nel corso del mese, per sensibilizzare la popolazione, sarà allestito sabato 20 ottobre in Galleria Urtoller a Cesena un punto informativo coi volontari. Le donne under 44, che mai hanno effettuato una visita alla mammella, potranno inoltre fissare una visita gratuita telefonando allo 0543 731410. (mc) CESENA 19 L’INCIDENZA NELLE UNDER 40 25% Importantissima è la diagnosi precoce del problema, tramite esami o auto-osservazione. Complessivamente in provincia c’è una tendenza alla diminuzione di tumori alla mammella invasivi, mentre è in crescita l’incidenza di quelli circoscritti. Circa 400 le donne operate annualmente per questo problema
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