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sullo sdraio in spiaggia, cercando una stella cadente, sapevo<br />
benissimo che una non sarebbe bastata, avevo troppi desideri nel<br />
baule dei ricor<strong>di</strong>. La musica si spense, era giunta l’ora<br />
dell’appuntamento al bancone del bar, il baffetto mi attendeva. Vi<strong>di</strong><br />
Luca che abbracciato a Serena si stava <strong>di</strong>rigendo verso il bungalow,<br />
mi fece l’occhiolino ed affrettò il passo. Or<strong>di</strong>nai un cocoloco e cercai<br />
con lo sguardo un probabile fumatore. Dopo circa <strong>di</strong>eci minuti,<br />
eccolo uscire dalle tenebre con l’occhio vispo e il sorriso lucente:<br />
- L’ho messa a letto, è crollata come una bambina, e adesso si<br />
tromba!<br />
- Si tromba, qui in mezzo all’oceano in<strong>di</strong>ano e con chi?<br />
- Seguimi e vedrai, bastano 50 dollari e il gioco è fatto, tanto<br />
Serena fino a domani mattina non si sveglia <strong>di</strong> sicuro. Le ho detto<br />
che uscivo a telefonare a casa, sicuramente tra 5 minuti è nel<br />
mondo dei sogni.<br />
Finimmo nel lato dell’isola riservato al personale, i camerieri stavano<br />
salendo sopra una barchetta in piena notte. Trovai alquanto<br />
singolare quella partenza, anche Colombo era partito <strong>di</strong> giorno, non<br />
riuscivo a capire tutto questo mistero.<br />
- Luca, dai è tar<strong>di</strong> sali, a Male non ci aspettano.<br />
Aveva già organizzato tutto, un passaggio per un postribolo a Male.<br />
No, non ci potevo credere era in viaggio <strong>di</strong> nozze! Stavo per<br />
vomitare, non avevo un’alta stima <strong>di</strong> me, ma quel Luca era seduto<br />
sull’ultimo gra<strong>di</strong>no della scala dei valori.<br />
- No, grazie, io non vengo. Non ho mai pagato una donna in vita<br />
mia, e non intendo pagarla alle Mal<strong>di</strong>ve. Piuttosto ci provo con la<br />
cattiva.<br />
- Dai non fare il guastafeste, sali, ci sono delle gnocche da paura,<br />
fidati.<br />
Schifato, stavo per ritornare con la coda fra le gambe al mio alloggio,<br />
quando vedo una fiammella che si accende e si spegne in spiaggia.<br />
Poteva esserci solo una ragione <strong>di</strong> quei segnali notturni, qualcuno si<br />
stava preparando una canna.<br />
Se non altro avrei fumato una sigaretta decente, anche se farcita.<br />
Non potevo credere ai miei occhi, il mondo non finiva mai <strong>di</strong> stupirmi:<br />
Monica si stava rollando una canna.<br />
- Posso favorire, dato che mi hai salvato la vita, devi pensare<br />
anche al mio sostentamento.<br />
- Certo, fumare da sola non mi <strong>di</strong>verte. Ti lascio l’onore del primo<br />
tiro.<br />
Rimase il mistero <strong>di</strong> dove avesse procurato quel fumo, d’altronde<br />
nulla mi poteva stupire, Luca era a puttane in viaggio <strong>di</strong> nozze.<br />
Complice il fumo, ci lasciammo andare e dopo aver parlato della<br />
fame nel mondo e del problema dell’acqua nel terzo millennio, le<br />
nostre labbra si avvicinarono e sentii il suo sapore. Un gusto sapido,<br />
ma delicato, dolce, mi piaceva sfiorare le sue labbra e far nascere un<br />
sorriso. Goccia dopo goccia i nostri baci formarono un lago, non<br />
volevo che quella notte finisse, era troppo perfetta. Non volevo<br />
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