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SEMPLICEMENTE ANDREA… - Comune di Parma

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sullo sdraio in spiaggia, cercando una stella cadente, sapevo<br />

benissimo che una non sarebbe bastata, avevo troppi desideri nel<br />

baule dei ricor<strong>di</strong>. La musica si spense, era giunta l’ora<br />

dell’appuntamento al bancone del bar, il baffetto mi attendeva. Vi<strong>di</strong><br />

Luca che abbracciato a Serena si stava <strong>di</strong>rigendo verso il bungalow,<br />

mi fece l’occhiolino ed affrettò il passo. Or<strong>di</strong>nai un cocoloco e cercai<br />

con lo sguardo un probabile fumatore. Dopo circa <strong>di</strong>eci minuti,<br />

eccolo uscire dalle tenebre con l’occhio vispo e il sorriso lucente:<br />

- L’ho messa a letto, è crollata come una bambina, e adesso si<br />

tromba!<br />

- Si tromba, qui in mezzo all’oceano in<strong>di</strong>ano e con chi?<br />

- Seguimi e vedrai, bastano 50 dollari e il gioco è fatto, tanto<br />

Serena fino a domani mattina non si sveglia <strong>di</strong> sicuro. Le ho detto<br />

che uscivo a telefonare a casa, sicuramente tra 5 minuti è nel<br />

mondo dei sogni.<br />

Finimmo nel lato dell’isola riservato al personale, i camerieri stavano<br />

salendo sopra una barchetta in piena notte. Trovai alquanto<br />

singolare quella partenza, anche Colombo era partito <strong>di</strong> giorno, non<br />

riuscivo a capire tutto questo mistero.<br />

- Luca, dai è tar<strong>di</strong> sali, a Male non ci aspettano.<br />

Aveva già organizzato tutto, un passaggio per un postribolo a Male.<br />

No, non ci potevo credere era in viaggio <strong>di</strong> nozze! Stavo per<br />

vomitare, non avevo un’alta stima <strong>di</strong> me, ma quel Luca era seduto<br />

sull’ultimo gra<strong>di</strong>no della scala dei valori.<br />

- No, grazie, io non vengo. Non ho mai pagato una donna in vita<br />

mia, e non intendo pagarla alle Mal<strong>di</strong>ve. Piuttosto ci provo con la<br />

cattiva.<br />

- Dai non fare il guastafeste, sali, ci sono delle gnocche da paura,<br />

fidati.<br />

Schifato, stavo per ritornare con la coda fra le gambe al mio alloggio,<br />

quando vedo una fiammella che si accende e si spegne in spiaggia.<br />

Poteva esserci solo una ragione <strong>di</strong> quei segnali notturni, qualcuno si<br />

stava preparando una canna.<br />

Se non altro avrei fumato una sigaretta decente, anche se farcita.<br />

Non potevo credere ai miei occhi, il mondo non finiva mai <strong>di</strong> stupirmi:<br />

Monica si stava rollando una canna.<br />

- Posso favorire, dato che mi hai salvato la vita, devi pensare<br />

anche al mio sostentamento.<br />

- Certo, fumare da sola non mi <strong>di</strong>verte. Ti lascio l’onore del primo<br />

tiro.<br />

Rimase il mistero <strong>di</strong> dove avesse procurato quel fumo, d’altronde<br />

nulla mi poteva stupire, Luca era a puttane in viaggio <strong>di</strong> nozze.<br />

Complice il fumo, ci lasciammo andare e dopo aver parlato della<br />

fame nel mondo e del problema dell’acqua nel terzo millennio, le<br />

nostre labbra si avvicinarono e sentii il suo sapore. Un gusto sapido,<br />

ma delicato, dolce, mi piaceva sfiorare le sue labbra e far nascere un<br />

sorriso. Goccia dopo goccia i nostri baci formarono un lago, non<br />

volevo che quella notte finisse, era troppo perfetta. Non volevo<br />

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