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parte 1 - Comunità Montana dei Monti Dauni meridionali

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del territorio<br />

PIT 10 SUB APPENNINO DAUNO Pagina 10 di 179<br />

2.2 Rapporto del progetto con gli obiettivi perseguiti dagli strumenti di pianificazione<br />

2.2.1 La pianificazione a scala comunale e regionale<br />

La Regione Puglia ha individuato nel Subappennino un’area naturale da proteggere e da valorizzare<br />

da un punto di vista turistico.<br />

La proposta di numerosi Siti di Interesse Comunitario che vedono interessata una buona <strong>parte</strong> del<br />

territorio è l’espressione pratica di questo intendimento.<br />

La lettura della situazione urbanistica, riferita ad un ambito territoriale, a scala comunale<br />

nello specifico, contribuisce all’obiettivo finale di tale ricerca ed acquisizione di dati: il momento<br />

della pianificazione esistente, magari anche parzialmente già attuata ed il confronto con l’ipotesi di<br />

processo di sviluppo.<br />

Esiste pertanto una interrelazione stretta tra lo studio urbanistico pianificato in periodi più o<br />

meno distanti da oggi, fattore che sostanzialmente non varia nelle diverse realtà comunali<br />

interessate, e le conseguenti ipotesi di perseguire una strategia di sviluppo locale che va al di là<br />

dell’attività urbanistica come pura applicazione di un progetto del territorio.<br />

Dall’esame <strong>dei</strong> differenti strumenti urbanistici si riesce ad evidenziare che soltanto in tempi<br />

più recenti, la lettura del territorio è diventata più rigorosa, ma anche più dettagliata, in quanto<br />

l’interesse urbanistico non può essere cosa slegata dall’interesse verso un modello di sviluppo<br />

attuabile nel concreto.<br />

Si intuisce come detto modello si possa allargare non mantenendosi solo a scala territoriale,<br />

ovvero con il solo scopo di costituire un interesse esclusivamente di tipo comunale, ma anche di<br />

sollecitare alcuni studi verso la fattibilità di uno sviluppo anche economico direttamente collegato<br />

ad un sistema di comuni.<br />

Non sempre infatti il concetto di sviluppo economico trova spazio nel disegno urbanistico<br />

non solo degli strumenti innanzi descritti, ma in quasi tutta la prassi urbanistica <strong>dei</strong> primi anni<br />

ottanta.<br />

Detta “consuetudine urbanistica” ha generato piani in cui gli obiettivi fondamentali erano la<br />

scelta delle aree e delle quantità edilizie, la scelta del tipo di fabbricazione, la scelta del rapporto fra<br />

aree residenziali ed aree per i servizi, la scelta delle aree a densità produttiva, la scelta delle grandi<br />

infrastrutture del territorio sia a scala comunale, sia a scala territoriale o sovracomunale con grande<br />

impegno di parti del territorio stesso per strade di comunicazione.<br />

VALUTAZIONE DI COMPATIBILITA’ AMBIENTALE

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