05.06.2013 Views

parte 1 - Comunità Montana dei Monti Dauni meridionali

parte 1 - Comunità Montana dei Monti Dauni meridionali

parte 1 - Comunità Montana dei Monti Dauni meridionali

SHOW MORE
SHOW LESS

Create successful ePaper yourself

Turn your PDF publications into a flip-book with our unique Google optimized e-Paper software.

2.1 Inquadramento degli interventi nell’area di studio<br />

PIT 10 SUB APPENNINO DAUNO Pagina 8 di 179<br />

Gli interventi previsti dal PIT 10 Subappennino Dauno ricadono in territorio soggetto da anni ad<br />

una profonda aggressione da <strong>parte</strong> dell’uomo, aggressione che ha modificato in modo sensibile<br />

gli equilibri ecologici preesistenti semplificando in maniera consistente l’ambiente e<br />

diminuendo il suo livello di biodiversità.<br />

Ciononostante ci si trova comunque di fronte ad un comprensorio ancora ad altissima valenza<br />

ecologica, con ambienti diversificati e ricchi di elementi di assoluto pregio.<br />

L’area interessata ricade nell’ambito delle due <strong>Comunità</strong> Montane: Subappennino settentrionale<br />

e Subappennino meridionale ed occupa una superficie che orientativamente si aggira intorno ai<br />

200.000 ettari.<br />

Il territorio si presenta come collinare e alto-collinare, con la quota massima sul livello del mare<br />

raggiunta da M. Cornacchia, nel Comune di Biccari, e pari a 1152 metri.<br />

Altri rilievi raggiungono e superano, sia pur di poco, i 1000 metri: M. Sambuco, M.<br />

Crispignano, M. Tre Titoli, ecc.<br />

Gli interventi previsti dal PIT sono inquadrabili in una serie di azioni in cui si nota un<br />

denominatore comune che è quello dello Sviluppo Compatibile.<br />

In effetti, il Subappennino è una delle poche aree della Puglia, insieme al Gargano ed alla<br />

Murgia, in cui è possibile trovare ancora una consistente diffusione di ambienti naturali di<br />

pregio, ma, al contrario delle due zone precedenti, non è inquadrata ancora in alcun<br />

provvedimento di tutela, se si toglie la proposta di SIC inoltrata all’Unione Europea nel 1995.<br />

Nella scelta delle misure che costituiscono il PIT, si può quindi notare una filosofia particolare,<br />

se vogliamo innovativa, rispetto ad tante iniziative passate: sviluppo economico, ma inserito in<br />

un più ampio panorama di tutela dell’ambiente che qui è considerabile come l’unica vera risorsa<br />

territoriale.<br />

Sulla scorta di altre esperienze maturate in altre zone d’Italia, si è cercato di articolare una serie<br />

di proposte che vedessero come protagonista l’ambiente e le sue peculiarità, che basassero lo<br />

sviluppo territoriale sull’utilizzazione corretta del territorio e delle sue risorse.<br />

Non è stata trascurata la possibilità di impianti produttivi di tipo industriale, ma questi sono stati<br />

pensati come sviluppo di piccole e medie industrie, preferibilmente legate alla trasformazione e<br />

commercializzazione <strong>dei</strong> prodotti locali e comunque con l’impegno a non stravolgere il<br />

territorio.<br />

VALUTAZIONE DI COMPATIBILITA’ AMBIENTALE

Hooray! Your file is uploaded and ready to be published.

Saved successfully!

Ooh no, something went wrong!