parte 1 - Comunità Montana dei Monti Dauni meridionali
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PIT 10 SUB APPENNINO DAUNO Pagina 27 di 179<br />
(provincia di Avellino e di Benevento) ed infine, verso Sud, con la Basilicata (provincia di<br />
Potenza).<br />
4.1.4 Sistemi ambientali interessati<br />
Nel territorio del Subappennino possono essere individuati una serie di ambienti “fondamentali”<br />
estremamente importanti che costituiscono, con la loro alternanza, “l’ossatura naturale” del<br />
territorio.<br />
Si individuano preliminarmente:<br />
ambienti forestali<br />
ambienti di macchia<br />
ambienti di pascolo<br />
ambienti umidi.<br />
Queste categorie di validità generale vanno suddivise in sottocategorie più specifiche sulle quali<br />
effettuare in un momento successivo, una analisi più approfondita.<br />
Ambienti forestali<br />
Fermo restando il concetto che il termine foresta non può essere applicato agli ambienti boscati<br />
della nostra zona, ormai degradati e profondamente modificati dall’azione dell’uomo, con il termine<br />
“ambiente forestale intenderemo tutte quelle aree nelle quali insiste una copertura arborea.<br />
Si distinguono fondamentalmente boschi:<br />
di conifere<br />
misti di conifere e latifoglie<br />
di latifoglie.<br />
I primi due tipi sono da considerarsi di sicura origine artificiale in quanto risultato di<br />
rimboschimenti effettuati nel corso degli anni in zone soggette a precedenti incendi o soggette a<br />
dissesti.<br />
Molto più raramente i boschi misti possono essere considerati il risultato di una integrazione con<br />
conifere su una precedente base naturale di bosco di latifoglie.<br />
I boschi di latifoglie sono suddivisibili in boschi con predominanza di roverella (Quercus<br />
pubescens), posizionati in tutto l’arco collinare, e boschi igrofili con dominanza di pioppo (Populus<br />
sp.) e salice (Salix sp.) e posizionati nelle aree umide per lo più costituite da torrenti e rare marcite.<br />
VALUTAZIONE DI COMPATIBILITA’ AMBIENTALE