parte 1 - Comunità Montana dei Monti Dauni meridionali
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PIT 10 SUB APPENNINO DAUNO Pagina 56 di 179<br />
5.5 Fauna<br />
Da un punto di vista faunistico il Subappennino Dauno riveste un interesse elevatissimo sia per le<br />
presenze effettive, sia per la potenzialità che esso riveste.<br />
Come è stato accennato in precedenza, il comprensorio possiede alcune caratteristiche<br />
importantissime che contribuiscono a determinarne la qualità.<br />
E' qui opportuno, per maggiore leggibilità del contesto e per semplificare la vita al lettore di queste<br />
note, riportarne alcune di maggior peso.<br />
La vicinanza con aree ad elevata naturalità: come è stato già detto, la zona confina con una<br />
serie di regioni che conservano notevoli presenze faunistiche che consentono scambi con il nostro<br />
territorio. E' questa una garanzia di non isolamento delle popolazioni, quindi una carta in più per la<br />
loro sopravvivenza.<br />
l'elevata copertura forestale: anche se non ci troviamo a livelli ottimali, il comprensorio del<br />
Subappennino presenta una copertura boschiva di sicuro rilievo. Basti pensare all'estesa area che va<br />
dalla diga di Occhito sino al versante orientale, in vicinanza degli abitati di Pietra Montecorvino,<br />
Motta Montecorvino, Volturino, Volturara, Casalnuovo, Casalvecchio e Castelnuovo.<br />
Ancora va citata l'area, nel Subappennino Dauno Meridionale che, anche se con diverse<br />
discontinuità, copre il territorio di Orsara, Bovino, Panni, Deliceto, Accadia, ecc.<br />
la poca presenza umana nel territorio: è un altro <strong>dei</strong> fattori che contribuiscono a rendere<br />
possibile una presenza faunistica di elevato interesse nelle aree naturali.<br />
In effetti, la morfologia complessa del territorio non rende facile la presenza massiccia dell'uomo,<br />
limitando le sue azioni di maggiore impatto nella vicinanza degli abitati o, comunque, nelle aree più<br />
accessibili.<br />
Le altre zone vengono lasciate al bosco, alle praterie, ecc. con un utilizzo ciclico, ma diluito nel<br />
tempo (vedi la ceduazione, ad esempio).<br />
lo svolgimento di attività a basso impatto ambientale: Anche in questo caso ci troviamo di<br />
fronte a un elemento determinante. Agricoltura estensiva, pascolo, ceduazione, per quanto possano<br />
manomettere alcuni equilibri, in ogni caso hanno un impatto di bassa valenza sull’ambiente. Ciò,<br />
anche se non permette ancora di parlare a tutto titolo di sviluppo compatibile, consente comunque<br />
alle popolazioni animali di trovare ancora un loro spazio nel quale svilupparsi.<br />
Quanto qui sinteticamente ricordato pone le basi per una serie di potenzialità che in <strong>parte</strong> riescono a<br />
svilupparsi. Si dice in <strong>parte</strong> in quanto su un altro versante, esistono alcuni fenomeni negativi, di cui<br />
si parlerà oltre, che limitano fortemente questo sviluppo.<br />
VALUTAZIONE DI COMPATIBILITA’ AMBIENTALE