parte 1 - Comunità Montana dei Monti Dauni meridionali
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PIT 10 SUB APPENNINO DAUNO Pagina 79 di 179<br />
consistenti in conglomerati poligenici) sovrastanti sabbie e successivamente argille e sovente<br />
poggiatisi direttamente sulle argille azzurre plio – pleistoceniche.<br />
Da un punto di vista pedologico si è di fronte a suoli derivanti dall’evoluzione <strong>dei</strong> depositi fluviali<br />
e/o deltizi, con buona matrice argillosa soprattutto in corrispondenza <strong>dei</strong> fondovalle, spesso<br />
ciottolosi e molto sciolti alle sommità <strong>dei</strong> rilievi.<br />
La copertura vegetale originaria, costituita da foreste con prevalenza di roverella, è spesso<br />
scomparsa lasciando posto al suolo nudo caratteristico delle coltivazioni intensive annuali, mentre<br />
in qualche caso la copertura forestale è stata ricostituita sostituendo, però, le latifoglie con le<br />
conifere.<br />
Anche dal punto di vista del fattore idrologico, i corsi d’acqua si presentano irreggimentati con<br />
gabbionate e spesso con cemento.<br />
Le colline, dominando il territorio piuttosto piatto, offrono punti di vista scenografici con visuali ad<br />
ampio raggio, per lo più chiusi verso Ovest dalla cortina rappresentata dalla catena del versante<br />
Beneventano del Subappennino.<br />
Da questi punti di vista sopraelevati si osserva, verso il Tavoliere, un paesaggio estremamente<br />
antropizzato, attraversato da un fitto reticolo di strade minori e da agglomerati urbani ed abitazioni<br />
isolate.<br />
Rari i filari di vegetazione arborea ed arbustiva fra le aree coltivate ormai eliminati dalla pratica<br />
secolare della combustione delle stoppie di grano.<br />
Questo paesaggio è sufficientemente dinamico presentando aspetti totalmente diversi a seconda<br />
delle stagioni e del momento del ciclo colturale: brullo, di colore marrone durante il periodo<br />
autunno – invernale, verde dal chiaro allo scuro durante le varie fasi della primavera, con la<br />
vegetazione che si muove con moto ondulatorio a causa del vento, al giallo del periodo tardo<br />
primaverile – inizio dell’estate ed infine al nero delle stoppie di grano dopo la combustione<br />
tradizionale.<br />
Coni visuali di un certo valore si aprono dal sito verso le altre alture del Subappennino Dauno con<br />
viste diverse che offrono scenari forestali (M. Sambuco, i boschi di Pietra e Celenza, i Boschi di<br />
Biccari e Roseto, i boschi di Accadia), o scenari in cui le formazioni boschive sono alternate ad<br />
ampie aree di pascolo situato soprattutto alla sommità <strong>dei</strong> rilevi più alti (M. Cornacchia, M.<br />
Crispignano, M. Tre Titoli, ecc.).<br />
VALUTAZIONE DI COMPATIBILITA’ AMBIENTALE