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parte 1 - Comunità Montana dei Monti Dauni meridionali

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PIT 10 SUB APPENNINO DAUNO Pagina 59 di 179<br />

Ancora minore è la presenza della tartaruga palustre europea (Emys orbicularis) nelle vicinanze<br />

delle zone umide, oltretutto insidiata dalla liberazione di esemplari di tartaruga dalle orecchie rosse<br />

(Trachemys scripta) spesso tenuta in acquario e rilasciata in natura al raggiungimento di dimensioni<br />

troppo grandi per essere contenuta negli acquari.<br />

uccelli:<br />

L'area subappenninica è colonizzata da una nutrita serie di specie di uccelli, alcune molto ben<br />

rappresentate numericamente, altre di notevole rarità.<br />

La molteplicità di ambienti presenti nella zona permette altrettanta varietà di forme, spesso tipiche.<br />

In questa sede si tralascerà di proposito quella componente cosiddetta "banale" costituita da specie<br />

ubiquitarie, presenti in tutte le situazioni ambientali e geografiche d'Italia.<br />

Si porrà invece l'accento sulle specie caratteristiche della zona o di ambienti particolari e,<br />

soprattutto su alcune specie ad elevato valore zoologico ed ambientale.<br />

Uno degli ambienti caratteristici del Subappennino è costituito dalla diga di Occhito.<br />

Con i suoi tredici chilometri di lunghezza e un chilometro di larghezza, l'invaso costituisce una<br />

enorme riserva d'acqua e permette l'esistenza, sulle sue rive, di preziosi ambienti umidi.<br />

In questi ambienti trovano rifugio numerosi uccelli acquatici i cui rappresentanti di maggior rilievo<br />

sono costituiti dallo svasso maggiore (Podiceps cristatus), dal tuffetto (Podiceps ruficollis),<br />

dall'airone cinerino (Ardea cinerea), dall'airone rosso (Pyrrherodia purpurea), dalla garzetta<br />

(Egretta garzetta), dalla sgarza ciuffetto (Ardeola ralloides).<br />

Accanto a queste specie di indubbio interesse, sono da citare le varie specie di anatidi che trovano<br />

rifugio in questo ambiente durante i periodi di passo: alzavole (Anas crecca), germani reali (Anas<br />

platyrhynchos), marzaiole (Anas querquedula), ecc.<br />

Anche il gruppo <strong>dei</strong> rapaci è decentemente rappresentato, fra l'altro da specie di notevolissima<br />

importanza:<br />

Rarissimo, ma presente sul Subappennino Dauno come nidificante è il falco lanario (Falco<br />

biarmicus feldeggii), comune e di passo il falco cuculo (Falco vespertinus), lo smeriglio (Falco<br />

columbarius aesalon) e il lodolaio (Falco subbuteo).Stazionario e molto diffuso il gheppio (Falco<br />

tinnunculus),<br />

Fra i grandi falchi sono da citare per la loro importanza il nibbio bruno (Milvus migrans) ed il<br />

nibbio reale (Milvus milvus), anche se questo, nell'ultimo decennio, ha fatto registrare un rilevante<br />

decremento.<br />

VALUTAZIONE DI COMPATIBILITA’ AMBIENTALE

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