parte 1 - Comunità Montana dei Monti Dauni meridionali
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PIT 10 SUB APPENNINO DAUNO Pagina 74 di 179<br />
Abbondantemente presenti nell’area, questi ecosistemi permettono la sopravvivenza in zona di<br />
specie floristiche e faunistiche estremamente interessanti, soprattutto costituite da orchidee e da<br />
invertebrati e da rettili, predatori di questi ultimi oltre che costituire aree di pascolo per lepri e<br />
piccoli mammiferi. Sono altresì utilizzati dal cinghiale per le sue escursioni al di fuori delle aree<br />
forestali.<br />
Costituiscono inoltre ottimale terreno di caccia per numerosi predatori sia mammiferi che uccelli<br />
(lupo appennnico, volpe, poiana, nibbio bruno, nibbio reale, gheppio, smeriglio, rapaci notturni).<br />
Anche numerosissimi insettivori gravitano in questi ecosistemi che rivestono un’importanza<br />
ecologica primaria nel quadro dell’equilibrio ambientale del comprensorio.<br />
A livello di attività umane questi ecosistemi sono alla base della sopravvivenza dell’attività<br />
pastorale sia con allevamento di ovicaprini che, nel periodo estivo, di bovini di razza podolica<br />
pugliese.<br />
Ecosistemi umidi<br />
Nella zona “area vasta” sono costituiti prevalentemente dai corsi d’acqua presenti nel territorio,<br />
corsi perenni, come nel caso del fiume Fortore e corsi stagionali, con periodicità diversa in<br />
relazione alla natura del corso ed al bacino imbrifero.<br />
Appare scontata l’importanza di questi ecosistemi, soprattutto in un ambito in cui gli eventi siccitosi<br />
non sono sicuramente straordinari.<br />
Una ricca vegetazione idrofila ed igrofila si concentra sulle sponde delle zone ricche di acqua<br />
offrendo rifugio e possibilità riproduttive alla maggior <strong>parte</strong> della fauna del comprensorio e<br />
permettendo l’esistenza di tutte quelle importanti componenti legate all’acqua soprattutto per la fase<br />
riproduttiva.<br />
In particolare, le aree umide ospitano una serie di insetti fondamentali per le catene alimentari<br />
(plecotteri, tricotteri, efemerotteri, odonati) che hanno la fase larvale in acqua e la fase adulta sotto<br />
forma di individui volatori, preda di altri insetti e di numerosi uccelli.<br />
Questi ecosistemi, in più, oltre a costituire fondamentali punti di abbeverata per tutte le specie<br />
animali presenti, permettono l’esistenza di specie botaniche importanti e divenute in alcuni casi<br />
molto rare (orchidee palustri).<br />
Di particolare importanza sono quei ristagni d’acqua spesso inseriti in ambiti di bosco e definiti<br />
come marcite. Frequenti nella vasta area considerata, devono essere considerati come santuari<br />
VALUTAZIONE DI COMPATIBILITA’ AMBIENTALE