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Alter Ego pdf - LietoColle

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dall'"allergia". Ma poi lasciavo perdere, ingoiavo quell'idea sempre più a stento e<br />

cambiavo canale con un gesto automatico, anche se ero interessato al programma.<br />

Sentivo il bisogno di un cambiamento radicale come premere un pulsante definitivo<br />

e senza rimpianti.<br />

La sera in cui esplosi.... lei mi aveva condotto al limite: non riuscì più a mandare<br />

giù, ad ingoiare, né avevo il telecomando a portata. Aveva riaperto la finestra per la<br />

terza volta quel giorno, ed ero solo andato in cucina. Appena il tempo di un<br />

bicchiere d'acqua per il Dilaudid e lei aveva già preparato tutto: aveva sicuramente<br />

allentato le viti alla maniglia, perché mi rimase in mano appena chiusi. Aveva<br />

lanciato la sua gatta fra le mie gambe a strusciarsi e posizionato lo spigolo del<br />

tavolo del salotto proprio dove sarei andato a sbattere con la tempia. Svenni. Mi<br />

risvegliai: ancora intontito vidi il suo viso, che fingeva preoccupazione, TROPPO<br />

vicino al mio. Mi ritornò agli occhi la precisione con la quale aveva fatto del mio<br />

tentato omicidio un banale incidente e con movimenti peristaltici, naturali, vomitai il<br />

mio sogno di soffocarla col SUO cotone... ma i miei movimenti erano troppo<br />

scoordinati, mentre provavo a rimettermi in piedi. Urlai, e lei prese la borsa ed uscì<br />

di casa, fingendo di dimenticare le chiavi dell'auto al loro posto. Il suo gesto era<br />

chiaro: capii che non potendomi uccidere mi chiedeva di essere uccisa lei, da me.<br />

Chiusi gli occhi e respirai a fondo, poi mi ritrovai nell'auto, di fronte a Lucie<br />

addossata al muro di cinta del condominio. La perdonai, mentre sussurravo: - Se lo<br />

vuoi, lo farò - innestando la marcia accelerai.<br />

Questa è tutta la mia memoria. Le lenzuola non profumano, anzi, e le bende mi<br />

impediscono una visuale completa e di ascoltare quello che Lucie, accanto a me, sta<br />

raccontando al tazio col taccuino. Mi tiene la mano. Sono seduti da una parte e<br />

dall'altra del letto. Mi è sembrato che i suoi di ricordi non fossero esattamente<br />

coincidenti ai miei... Lucie che cerca di far sembrare tenero il suo sorriso, e si preme<br />

le palpebre con le dita per far lacrimare gli occhi. Brutta commedia,non può fregare<br />

nessuno. Mentre ripete al tizio che non sa perchè, nel cuore della notte, mi sono<br />

schiantato contro il muro del garage condominiale, sento che cerca esplicitamente<br />

collaborazione all'uomo per farmi fuori, promettendo con le labbra il suo corpo...<br />

Promessepromessepromesse.<br />

Non avrò che occhi sbarrati per voi due assurdi nemici, d'ora in poi. Almeno finché<br />

rimarrò su questo letto. Ci sarà il tempo per riposarsi,una volta che quel batuffolo<br />

sarà sceso ben in fondo nella sua gola. Sarà lei allora, a chiudere gli occhi.<br />

Le stringo anch'io la mano, appena un po' più forte della sua: s'interrompe, zitta, a<br />

guardarmi con le labbra ad O come quella sera. Nessun tizio con nessun assurdo<br />

taccuini potrà mai esserci fra di noi, mia cara.<br />

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