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dCm<br />

dγ<br />

<br />

<br />

αst<br />

Cilindro rigido investito da una corrente 2-D 89<br />

9 . Nelle relazioni (3.47-3.48) le quantità FM e GM rappresentano funzioni<br />

del tipo quelle di Theodorsen, modificate rispetto a queste ultime al fine di portare<br />

in conto le condizioni di distacco del flusso in corrispondenza della parte posteriore<br />

del profilo. Esse si approssimano come:<br />

π + 2SM<br />

FM(K) = 1 − <br />

2SM 1 + π<br />

+ <br />

0.6 2<br />

K 2SM 1 + (3.49)<br />

6 2<br />

K<br />

0.3(π + 2SM)<br />

GM(K) = − <br />

KSM 1 + 3π<br />

+ <br />

0.6 2<br />

K KSM 1 + (3.50)<br />

6 2<br />

K<br />

È il caso di osservare che l’approccio di Ragget, pur basandosi sulla considera-<br />

zione di sezioni profilate di tipo aeronautico, può fornire utili indicazioni di massima<br />

anche nel caso di sezioni con un limitato carattere geometrico di tipo bluff-body,<br />

usuali nei moderni ponti di grande luce per i quali l’aspetto aerodinamico è divenuto<br />

peculiare di una corretta progettazione [3.17].<br />

3.2.2 Flutter accoppiato<br />

Alla luce delle considerazioni sin qui svolte è possibile osservare che nel caso di<br />

sezioni profilate, quali quelle adottate in ambito aeronautico, il fenomeno del flutter<br />

presenta peculiarità differenti da quelle relative a sezioni di tipo bluff-body.<br />

Per un profilo alare, assumendo che il suo centro di massa non sia eccessivamente<br />

discosto dal centro elastico (a ∼ = 0, cf. figura 2.15) e che α ∼ = 0, si ha che l’insorgere<br />

di una condizione di flutter ad un solo grado di libertà è praticamente impossibile.<br />

Infatti, in questo caso i coefficienti di Scanlan H ∗ 1 e A∗2 risultano sempre negativi<br />

qualunque sia il valore di K (cf. figure 2.19, 2.20). Conseguentemente oscillazioni<br />

disaccoppiate nei gradi di libertà v e θ sono sempre smorzate positivamente (cf.<br />

equazioni (3.23), (3.37)). Pertanto, l’unica tipologia di flutter che può occorrere<br />

nel caso di profili alari è quello di tipo accoppiato, i.e. connesso all’oscillazione<br />

combinata relativa a più gradi di libertà.<br />

Di contro, le strutture con sezioni di tipo non profilato, vista la possibilità concre-<br />

ta che H∗ 1 e A∗2 assumano valori positivi, possono essere caratterizzate da condizioni<br />

di flutter ad un grado di libertà. È questo il caso dei ponti di grande luce con par-<br />

ticolari sezioni trasversali (cf. figure 2.19, 2.20), quale quella del primo ponte di<br />

Tacoma.<br />

Va detto comunque che, anche nel caso di sezioni non profilate, qualora risulti<br />

significativa nella risposta della struttura l’influenza dei termini di accoppiamento,<br />

9 Si noti che SM tende a −π/2 quando αst tende a zero, in accordo con la teoria classica dei<br />

profili alari.

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