109 - Moto.it
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Ricevi <strong>Moto</strong>.<strong>it</strong> Magazine » Spedizione su abbonamento gratu<strong>it</strong>o Periodico elettronico di informazione motociclistica Scarica l’APP del Magazine<br />
sportelli spalancati.<br />
- Senti qui, Ale: “Dolce amore, innanz<strong>it</strong>utto niente<br />
fiori. Detesto l’odore dei fiori marcidi ai funerali,<br />
soprattutto al mio; avrò il piacere di vedere<br />
la gente avvicinarsi alla mia bara vuota, sussurrare<br />
parole di circostanza e magari scoprirò chi<br />
mi era amico veramente e chi no. Se tutto va<br />
bene farò r<strong>it</strong>orno da te appena il clamore della<br />
mia scomparsa si sarà placato, credo un paio di<br />
mesi. Ho inscenato tutto; se stai leggendo questa<br />
lettera vuol dire che il mio propos<strong>it</strong>o di simulare<br />
un incidente in motocicletta dandole fuoco<br />
e facendo credere di essere stato sbalzato dalla<br />
sella e caduto nel fiume sottostante ha avuto<br />
successo: il mio corpo non verrà mai trovato e si<br />
penserà che sia stato trasportato nel mare poco<br />
distante e disperso nei flutti. Perdonami se non<br />
ti ho detto nulla dei miei propos<strong>it</strong>i, ma non avevo<br />
altre soluzioni.<br />
Non sai alcune cose: la prima è che la nostra relazione<br />
stava per essere scoperta e tu capisci<br />
benissimo che un prete innamorato di una giovane<br />
parrocchiana ha le ore contate; questi sono<br />
tempi difficili per la Chiesa e mi avrebbero immediatamente<br />
trasfer<strong>it</strong>o in una missione in Congo.<br />
I sussurri delle vecchiette nel confessionale mi<br />
hanno avvert<strong>it</strong>o dell’urgenza di fare perdere le<br />
mie tracce, anche per il bene della tua onorabil<strong>it</strong>à.<br />
La seconda è che con i soldi della questua ho<br />
comprato una motocicletta d’epoca, una Z 900<br />
degli anni settanta, che ho sempre tenuto ben<br />
nascosta a tutti. L’inseguivo da un paio d’anni<br />
come una chimera e non appena ne ho trovata<br />
una su internet non me la sono fatta sfuggire.<br />
Miserevolmente, non possedevo denaro a sufficienza<br />
per acquistarla (la sai anche tu quella<br />
vecchia storia della cast<strong>it</strong>à, povertà, obbedienza…<br />
vabbè, cose che si dicono) e ho dovuto ricorrere<br />
ai soldi che i fedeli mettevano nel cestino<br />
che passa durante la messa. La nostra parrocchia<br />
è in un quartiere ricco e sono bastati un paio<br />
di mesi per accumulare la somma necessaria a<br />
soddisfare la mia passione per le motociclette<br />
d’epoca. Alla faccia della crisi, aggiungo.<br />
Credo, però, che qualcuno si sia reso conto della<br />
cosa, perché la perpetua nelle ultime settimane<br />
ha preteso di tenere presso di sé la questua rifiutando<br />
di versarla nel conto corrente della parrocchia,<br />
tra l’altro guardandomi in tralice. Di quella<br />
vecchia c’è poco da fidarsi e temo che abbia scoperto<br />
qualcosa o di noi, o della motocicletta e ho<br />
pensato che non ci fosse altra soluzione che sparire,<br />
simulare la mia morte e ricominciare d’accapo.<br />
Io non sono come i pol<strong>it</strong>ici, cui tutto può essere<br />
perdonato col passare del tempo: il Vaticano<br />
ha dichiarato tolleranza zero verso quelle piccole<br />
debolezze un tempo tollerate (anche perché altrimenti<br />
sai che palle la v<strong>it</strong>a da prete!), specialmente<br />
a causa dei numerosi scandali oramai di<br />
dominio pubblico. Insomma, l’atmosfera intorno<br />
a me, e a noi, era diventata rovente.<br />
Amore mio, tornerò presto da te, insieme alla<br />
motocicletta. Distruggi questa lettera e non fidarti<br />
di nessuno, non rivelare niente nemmeno a<br />
tua mamma (poi ti racconto cosa ha confessato<br />
manco un mese fa a padre Ignazio!). Tuo, Pancrazio.”<br />
Fu come rivelare ad un bambino che Babbo Natale<br />
si era appena scopato la sorella nel giorno<br />
del suo matrimonio: l’iconoclastia più perversa e<br />
disarmante; non rimaneva che dirmi che Valentino<br />
Rossi se la intendeva con Biaggi a lume di<br />
candela con la benedizione di Burgess e poi avrei<br />
puntato la Beretta verso di me. Certe cose turbano.<br />
Mi scappò pure una flatulenza, ma almeno<br />
ebbe il mer<strong>it</strong>o di smuovere un po’ l’aria che era<br />
diventata di ghiaccio. Nel frattempo aveva ripreso<br />
a piovere.<br />
- Pancrazio… tu sei il padre Pancrazio della parrocchia<br />
di Santa Maria della Guardia, vero?<br />
Ovviamente il tizio tacque ma si vedeva chiaramente<br />
che era scioccato, e non dalla puzza. Controllammo<br />
il suo zaino, dentro c’era un casco jet,<br />
una tunica da prete, biancheria e venti biglietti da<br />
cinquecento euro. Sarebbe stato più logico e più<br />
professionale dare prima un’occhiata alla zaino,<br />
ma c’eravamo fatti affascinare dalla s<strong>it</strong>uazione e<br />
avevamo perso un po’ di vista la correttezza delle<br />
procedure.<br />
- Ale, non ci resta che chiamare la Centrale.<br />
- Giusto. Chiamo io.<br />
- No, ci penso io, Ale.<br />
- No, preferisco parlarci io, perché…<br />
Quest’indecisione fu il nostro ultimo errore: Pancrazio<br />
approf<strong>it</strong>tò del momento di es<strong>it</strong>azione ed<br />
ebbe un guizzo improvviso: uscì fuori dalla volante<br />
e corse in mezzo alla carreggiata, dove venne<br />
travolto da una macchina che giungeva a forte<br />
veloc<strong>it</strong>à. Sbalzato in aria, fece una capriola strana;<br />
forse le mani ammanettate dietro la schiena<br />
influirono sulla dinamica della caduta perché ricadde<br />
sull’asfalto praticamente seduto.<br />
Io e Giulio ci intendemmo all’istante e facemmo<br />
ricorso a tutto il sangue freddo e alla nostra<br />
esperienza di poliziotti navigati.<br />
Attesi che la macchina si fermasse un centinaio<br />
di metri dopo e ne scendesse un ragazzino bianco<br />
come un cadavere e tremante; gli andai incontro,<br />
mentre Pini si occupava del prete. Dissi al<br />
ragazzo che aveva combinato un bel guaio, che<br />
quello era morto ma che non doveva preoccuparsi,<br />
ci avremmo pensato noi. Lui doveva solo<br />
La lettura<br />
andarsene, lasciarmi i suoi documenti e non fare<br />
mai parola con nessuno di quello che aveva fatto<br />
altrimenti sarebbe andato in galera. Il ragazzino<br />
mi lasciò la patente, disse cento volte sì e mille<br />
grazie e scappò con la macchina ammaccata.<br />
Pini, invece, trascinò il cadavere del prete vicino<br />
alla motocicletta e gli tolse le manette, bruciò la<br />
lettera a Maria e depose il casco jet accanto al<br />
corpo. Tornammo entrambi in macchina, Pini si<br />
mise le mani sulla faccia e mormorò qualcosa,<br />
sconvolto.<br />
Poi fece per prendere la radio ma io gli chiesi di<br />
aspettare un paio di minuti, il tempo di nascondere<br />
la Z 900 per bene nella vegetazione: la sarei<br />
venuto a prendere di notte, al riparo da sguardi<br />
indiscreti. Tornai in auto, poi gli dissi:<br />
- Questi sono tuoi. – erano metà dei diecimila<br />
euro che il prete aveva nello zaino. Giulio si mise<br />
i soldi in tasca, quindi prese la radio:<br />
- Centrale, qui Savona/Como 12: incidente sulla<br />
A19, motociclista deceduto nell’impatto con<br />
il guardrail a segu<strong>it</strong>o di perd<strong>it</strong>a del controllo del<br />
mezzo per eccessiva veloc<strong>it</strong>à. Non ci sono altri<br />
mezzi coinvolti, rimaniamo sul posto in attesa di<br />
ambulanza e per i rilievi.<br />
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