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109 - Moto.it

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terra. L’abbiamo filmato proprio<br />

bene, e c’è stata un’esplosione<br />

di adrenalina ma<br />

ovviamente non perché eravamo<br />

contenti che fosse caduto,<br />

bensì perché siamo riusc<strong>it</strong>i a<br />

far vedere benissimo le immagini.<br />

In quel momento io senza<br />

perdere tempo parto a dare comandi<br />

e a dire: voglio il rallenty,<br />

ce l’avete da un’altra parte? E<br />

si comincia sub<strong>it</strong>o a mettersi<br />

in moto per trovare la camera<br />

che aveva le riprese, praticamente<br />

mentre stiamo filmando<br />

la caduta prima che sia fin<strong>it</strong>a<br />

ci stiamo già preparando per<br />

proporre le fasi al rallentatore.<br />

E così io non guardo mai quello<br />

che va in onda, sono già a<br />

quello che viene dopo, anche<br />

quando mando la sigla, sto già<br />

lavorando a quello che viene<br />

successivamente».<br />

Il momento più brutto, invece?<br />

«Quando ci sono degli elementi<br />

esterni che ti disturbano e ti<br />

fanno perdere la concentrazione.<br />

A volte passo qualche<br />

giro senza sapere che cosa sto<br />

riprendendo, le possibil<strong>it</strong>à di errore<br />

sono tante e quello che è<br />

andato è andato, la diretta non<br />

perdona».<br />

Qual è stato il più grosso errore<br />

che hai fatto?<br />

«La cosa frustrante è quando<br />

non prendi l’arrivo, purtroppo<br />

mi è cap<strong>it</strong>ato nel 2006 in Irlanda<br />

quando per una serie di<br />

cose stavo seguendo un’altra<br />

s<strong>it</strong>uazione e ho perso il finale.<br />

Adesso con l’esperienza che ho<br />

mi permetto di fare delle cose<br />

un po’ più rischiose. Ad esempio<br />

seguo il primo ma all’ultimo<br />

giro mi posso permettere se<br />

c’è una battaglia importante<br />

più dietro di andare a tenerla<br />

d’occhio senza perdere di vista<br />

il vinc<strong>it</strong>ore, non è facile e nessuno<br />

lo fa per me perché ci vuole<br />

esperienza. In quel momento<br />

cerco di prepararmi in anticipo,<br />

magari dico a un cameraman<br />

che è nel rettilineo a tre o quattro<br />

camere prima della fine che<br />

quando arriva chi vince la gara<br />

di prendermelo così posso<br />

stare sicuro che lo mando in<br />

onda».<br />

Per quale motivo non dovresti<br />

seguire il vinc<strong>it</strong>ore all’ultimo<br />

giro?<br />

«Perché cerchi di dare più<br />

spettacolo con qualcosa di più<br />

interessante, magari Cairoli da<br />

qualche giro è davanti con trenta<br />

secondi di vantaggio mentre<br />

dietro si stanno scannando per<br />

superarsi. Nella <strong>Moto</strong>GP è più<br />

semplice perché ogni curva ha<br />

la sua telecamera per cui sai<br />

esattamente in ogni istante<br />

dove sono i piloti, mentre io se<br />

vado a cercare una battaglia<br />

non ho la visione di dov’è il primo<br />

in quel momento in quanto<br />

le camere non sono tutte libere<br />

perché magari quella che mi<br />

filmerebbe il primo in realtà è<br />

girata dietro che riprende la<br />

battaglia e quindi il r<strong>it</strong>ornare sul<br />

primo comporta una ricerca.<br />

Per questo il rischio c’è sempre,<br />

perdendo un po’ di tempo<br />

devo essere sicuro di quello<br />

che faccio, non posso permettermi<br />

di filmare una battaglia<br />

e poi non tornare in tempo sul<br />

primo».<br />

Il momento che ti ha dato più<br />

soddisfazione in questi anni?<br />

«Al Nazioni l’anno scorso abbiamo<br />

utilizzato la Cable Camera,<br />

una telecamera che<br />

scorre su cavo che ha forn<strong>it</strong>o<br />

delle sequenze nuove e spettacolari<br />

offrendo una visione<br />

d’alto come dall’elicottero ma a<br />

soli 15 metri di altezza. E’ stato<br />

fantastico averla sul traguardo,<br />

alla partenza, sul podio dove<br />

avevi la visione di tutta la gente<br />

davanti: davvero magnifica.<br />

Altri momenti indimenticabili<br />

se riesci a coprirli bene sono<br />

quando c’è la festa per il vinc<strong>it</strong>ore<br />

del Mondiale, c’è una forte<br />

adrenalina che spero di trasmettere<br />

anche ai cameraman,<br />

di inc<strong>it</strong>arli, di istruirli bene per la<br />

gioia degli spettatori che sono a<br />

casa».<br />

Certo che dopo ogni gara<br />

perderai un paio di chili….<br />

«Magari, andrebbe bene per la<br />

mia dieta! In realtà a volte fatico<br />

un po’ con la voce, bisogna<br />

cercare di risparmiarsi, ci sono<br />

gare dove sei un po’ più tranquillo,<br />

altre dove sei un po’ più<br />

stressato, però l’importante<br />

è conservarsi perché queste<br />

giornate sono lunghissime».<br />

Ultimamente sono arrivate<br />

alcune importanti nov<strong>it</strong>à.<br />

«Sì, la più significativa è la diffusione<br />

in alta definizione che<br />

ha portato immagini più belle<br />

e dettagliate, lo percepisco<br />

immediatamente perché vedo<br />

meglio i numeri e quando usiamo<br />

le immagini in post produzione<br />

per fare altri video la<br />

qual<strong>it</strong>à è veramente molto più<br />

elevata. Inoltre usiamo spesso<br />

il drone, un piccolo elicottero<br />

che ti offre la possibil<strong>it</strong>à di avere<br />

in diretta le riprese dall’alto».<br />

In Qatar si è corso per la<br />

prima volta in notturna,<br />

come hai vissuto il GP?<br />

«E’ stata un’esperienza<br />

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