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Per i benefici turistico ricreativi, si adotta il numero di viste/anno ipotizzato in<br />
precedenza, ad un valore unitario di 3-10 €/visita, e lo si considera raggiungibile<br />
nello scenario del Cap. 2 in cui si ottengono i massimi miglioramenti degli<br />
indicatori ecologici; il valore associato all’altro scenario è considerato<br />
proporzionale a tale benchmark in base alla sua variazione degli indicatori<br />
ecologici. Si considerano rilevanti solo gli interventi in aree fluviali in entrambi<br />
gli scenari.<br />
Per i benefici derivanti dall’estrazione di biomassa, data la sua parziale<br />
compatibilità con altre funzioni (vedi testo), si assume che il valore ottenibile per<br />
ettaro in 30 anni (2.700€), si applichi a solo il 10% della variazione in ettari della<br />
copertura arborea emergente dai due scenari del Cap. 2. L’effetto della variazione<br />
degli indicatori favorevoli al potenziale di estrazione (densità, continuità), viene<br />
considerato assumendo che il valore precedente sia quello massimo associato allo<br />
Scenario migliore dei due, proporzionando quindi il valore per l’altro scenario in<br />
relazione ai suoi indicatori. Si considerano rilevanti solo gli interventi in aree<br />
fluviali nello Scenario 1, tutte le aree nello Scenario 2.<br />
Per i prodotti non legnosi, si assume un valore di 15 €/ha/anno come massimo,<br />
associato allo scenario migliore di variazione degli indicatori ecologici,<br />
proporzionando il valore associato all’altro scenario in base ai suoi indicatori. Si<br />
considerano rilevanti solo gli interventi in aree fluviali nello Scenario 1, tutte le<br />
aree nello Scenario 2.<br />
Per la variazione del valore degli immobili, si assume il range percentuale tra<br />
+19% e +45%, come emergente dalle analisi, e lo si considera, anche in questo<br />
caso, come quello massimo associato allo scenario con indicatori ecologici<br />
migliori, proporzionando quindi i valori dell’altro scenario in base ai suoi<br />
indicatori ecologici. Si considerano rilevanti solo gli interventi in aree periurbane.<br />
Per il ‘valore economico totale’, che riassume da solo alcuni dei singoli valori<br />
di cui sopra, si assumono a riferimento due dei valori stimati per l’Italia (254 e<br />
667 €/ha/anno), li si considerano per tutti gli ettari di intervento nei due scenari<br />
(aree urbane, fluviali, agricole), e si assume che sia il massimo valore<br />
raggiungibile nello scenario con le migliori variazioni degli indici ecologici,<br />
proporzionando il valore dell’altro scenario di conseguenza.<br />
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