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I risultati, necessariamente relativi agli scenari considerati nel Capitolo 2 e alle<br />
assunzioni adottate per tradurli in stime monetarie, suggeriscono che la creazione<br />
di 10.00 ha di sistemi verdi può avere significativi benefici economico-ambientali<br />
monetizzabili, che sono di tipo prevalentemente ‘pubblico’ ma anche privati, in<br />
particolare se monetizzabili dagli agricoltori.<br />
Le funzioni/benefici di assorbimento di CO2 sono quantificabili in un range tra<br />
circa 16 milioni di € (valore inferiore dello scenario peggiore) e 30.9 milioni di €<br />
(valore massimo dello scenario migliore) nel totale dei 30 anni considerati (circa<br />
0,5 –1 milione di €/anno). Naturalmente tale stima dipende molto dal prezzo di<br />
mercato della CO2 adottato nella stima.<br />
I benefici turistico-ricreativi rappresenterebbero valori elevati, compresi tra<br />
quasi 68 milioni di € (valore inferiore dello scenario peggiore) a circa 453 milioni<br />
di € (valore più alto dello scenario migliore) nel trentennio. Ciò corrisponde a<br />
circa 2,3 – 15 milioni di €/anno in media. La grande variabilità dipende<br />
naturalmente dalla scarsa prevedibilità di tale beneficio.<br />
Il potenziale valore economico di estrazione di biomassa energetica e<br />
industriale è qui stimato in modo estremamente prudenziale come valore del tutto<br />
collaterale, date le finalità dei sistemi verdi, e in considerazione di un suo<br />
potenziale conflitto con le finalità principali. I dati indicano quindi valori tra<br />
soltanto 1,8 e 2 milioni di € nel trentennio. Appropriate modalità gestionali<br />
possono probabilmente rendere tali valori maggiori senza riduzione degli altri<br />
valori ambientali.<br />
I prodotti non legnosi possono generare un valore compreso tra 2,7 e 4,2.<br />
milioni di € a seconda degli scenari nel corso del trentennio.<br />
Alcuni di questi valori monetari non presentano a priori incompatibilità<br />
funzionali tra di loro per ragioni ecologiche o di utilizzazione/gestione (vedi<br />
analisi precedenti), e possono quindi essere sommabili. La combinazione tra:<br />
(a) benefici di assorbimento di CO2;<br />
(b) benefici ricreativi;<br />
(c) produzione di prodotti non legnosi;<br />
(d) valori di produzione di biomassa (date le modalità ‘compatibili’ con cui<br />
sono stimati), potrebbero comportare valori compresi tra un minimo di<br />
88.5 milioni di € e un massimo di 490,6 milioni di € in un trentennio, per<br />
un valore intermedio di 289,5 milioni di €.<br />
La grande ampiezza del range dipende dai valori ricreativi, che dominano i valori<br />
totali e che dipendono molto da fenomeni poco prevedibili. Si tratta di cifre che,<br />
anche scontate al presente con adeguati tassi di sconto, possono rappresentare un<br />
buon ritorno dell’investimento previsto per la realizzazione dei 10.000 ha.<br />
Sarebbero quindi in grado, se effettivamente ‘monetizzabili’, di determinare un<br />
bilancio economico, in senso sociale, complessivamente positivo.<br />
Va tenuto presente che, se si applicano i valori stimati in Italia per il ‘valore<br />
economico totale’, che stima assieme i diversi valori funzionali anziché<br />
separatamente, si ottengono valori di beneficio complessivo minori, compresi tra<br />
45 e 187 milioni di € nel trentennio. Ciò suggerisce anche la notevole sensibilità<br />
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