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A piccoli passi - percorso di riflessioni - Ofelon

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RICCARDO SABELLOTTI<br />

A PICCOLI PASSI<br />

PERCORSO DI RIFLESSIONI<br />

O<br />

www.ofelon.org<br />

GIACINTO SABELLOTTI<br />

come un valore poiché legato alla salute e quin<strong>di</strong> alla vita; il fatto che la pratica<br />

sportiva sia piuttosto <strong>di</strong>ffusa nella popolazione, soprattutto fra i giovani,<br />

sembra <strong>di</strong>mostrare che in tale ambito si sia sviluppato un adattamento culturale<br />

adeguato ai problemi della vita moderna, ma forse l’apparenza ancora una volta<br />

ci inganna, in quanto anche in questo caso non mancano le contrad<strong>di</strong>zioni:<br />

come spiegare l’uso <strong>di</strong> sostanze dopanti, nocive per la salute, da parte degli<br />

atleti anche non professionisti come capita nel ciclismo? E come giustificare lo<br />

sport professionale?<br />

Se esaminiamo il calcio, cioè uno degli sport più <strong>di</strong>ffusi a livello<br />

professionale, risulta evidente che il suo fine non è tutelare la salute: a fine<br />

carriera un calciatore molto bravo sarà probabilmente ricco, ma avrà<br />

sicuramente notevoli problemi fisici a seguito <strong>di</strong> numerosi infortuni quali<br />

fratture, lacerazioni dei ten<strong>di</strong>ni e lussazioni ai quali potrebbero aggiungersene<br />

altri se avesse fatto uso <strong>di</strong> sostanze dopanti per aumentare le sue prestazioni.<br />

Fare il calciatore professionista pertanto è un buon lavoro, molto red<strong>di</strong>tizio, ma<br />

certo non fa bene alla salute; per il calciatore non professionista il rischio <strong>di</strong><br />

infortuni si riduce, ma rimane comunque alto, inoltre l’attività non rende un<br />

centesimo.<br />

Cerchiamo <strong>di</strong> esaminare con calma la situazione: lo sport fa bene alla<br />

salute quando viene usato per questo scopo, ma può essere usato anche per altri<br />

fini e in questo caso la salute passa in secondo piano. Vi sono numerosi altri<br />

fini per lo sport, molti dei quali comunque positivi come lo svago, il<br />

<strong>di</strong>vertimento, l’aggregazione sociale, l’educazione, la bellezza fisica e nel caso<br />

del calcio e <strong>di</strong> altri sport seguiti da un folto pubblico anche il notevole<br />

guadagno; non c’è nulla <strong>di</strong> cui vergognarsi a praticare lo sport per questi motivi,<br />

inoltre perseguire tali scopi non è in contrasto con la salute in generale, ma in<br />

certi casi può <strong>di</strong>ventarlo: praticare l’agonismo è in genere un’esperienza<br />

educativa che forma i giovani, consentendogli <strong>di</strong> mettersi alla prova, <strong>di</strong><br />

misurarsi con gli altri e allo stesso tempo li aiuta a mantenersi in forma, ma se<br />

praticato oltre un certo grado può <strong>di</strong>ventare pericoloso, specialmente a livello<br />

professionale e la salute, essendo in tal caso un fine secondario, viene<br />

<strong>di</strong>menticata.<br />

Lo sport è <strong>di</strong>ffuso fra i giovani non perché fa bene alla salute, essi sono gli<br />

ultimi ad averne bisogno, ma per il gusto dell’agonismo, per fini estetici o <strong>di</strong><br />

aggregazione sociale e talvolta per far contenti i genitori che si preoccupano<br />

veramente della loro salute; spesso lo sport viene quin<strong>di</strong> esaltato nel nome della<br />

salute per nascondere a sé stessi altri fini ritenuti meno nobili. Lo sport nel<br />

nostro mondo non sempre fa parte della cultura della salute e a volte ad<strong>di</strong>rittura<br />

porta a comportamenti negativi e autolesionisti, ma a causa dell’ormai noto<br />

inquinamento psicologico spesso non ce ne ren<strong>di</strong>amo conto. Essere<br />

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