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A piccoli passi - percorso di riflessioni - Ofelon

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RICCARDO SABELLOTTI<br />

A PICCOLI PASSI<br />

PERCORSO DI RIFLESSIONI<br />

O<br />

www.ofelon.org<br />

GIACINTO SABELLOTTI<br />

volanti e subacquee, possiamo comunicare in tempo reale con persone agli<br />

antipo<strong>di</strong>, <strong>di</strong>sponiamo <strong>di</strong> computer con capacità <strong>di</strong> calcolo per noi impossibili,<br />

usiamo robot che lavorano in con<strong>di</strong>zioni impraticabili per gli uomini, perché ci<br />

dovremmo scoraggiare <strong>di</strong> fronte alla necessità <strong>di</strong> concepire, sperimentare e<br />

realizzare un’efficiente strumento democratico?<br />

L’importante era focalizzare il vero problema, a questo punto possiamo<br />

essere ottimisti, una soluzione si troverà!<br />

La tripartizione dei poteri è veramente il fondamento della<br />

democrazia?<br />

Nel <strong>di</strong>ciottesimo secolo, con l’affermarsi<br />

delle apparenti democrazie moderne, si è<br />

concepito un sistema che prevede la tripartizione<br />

dei poteri fondamentali dello Stato in potere<br />

legislativo, amministrativo e giu<strong>di</strong>ziario, nonché<br />

l’affidamento <strong>di</strong> tali poteri ad organi istituzionali<br />

<strong>di</strong>stinti e in<strong>di</strong>pendenti. Tali poteri rappresentano<br />

in realtà i mo<strong>di</strong> in cui lo Stato può imporre la propria autorità al citta<strong>di</strong>no, per<br />

questo erano così temuti dai primi democratici del mondo occidentale. Se un<br />

unico uomo oppure un’unica istituzione avesse avuto il controllo <strong>di</strong> tali mezzi<br />

coercitivi, sebbene eletto democraticamente, avrebbe potuto trasformarsi<br />

facilmente in un <strong>di</strong>ttatore. Si è dunque pensato bene <strong>di</strong> ripartire e affidare simili<br />

autorità ad istituzioni <strong>di</strong>verse, tuttavia è ovvio che se tali istituzioni non sono<br />

controllate dai citta<strong>di</strong>ni lo saranno da altri e non sarà troppo <strong>di</strong>fficile per questi<br />

ultimi accordarsi tra loro a danno della democrazia e della popolazione. Più che<br />

il fondamento della democrazia dunque la tripartizione dei poteri ne è una<br />

fondamentale protezione.<br />

I cosiddetti poteri fondamentali, che riuniti rappresentano il potere <strong>di</strong> un<br />

sovrano assoluto, devono essere mantenuti sempre <strong>di</strong>stinti e in<strong>di</strong>pendenti nella<br />

società con una sola ovvia eccezione: il popolo stesso che, controllandoli tutte e<br />

tre, deve essere l’unico collegamento fra <strong>di</strong> essi, altrimenti qualche altra entità<br />

finirebbe per rivaleggiare con l’autorità della popolazione. Tutti possono<br />

verificare facilmente che oggi, con il sistema parlamentare, in genere i citta<strong>di</strong>ni<br />

non hanno un serio controllo su nessuno dei tre, infatti non sono in grado <strong>di</strong><br />

operare un reale ricambio politico né al parlamento, né al governo, né ai vertici<br />

della magistratura.<br />

È bene a questo punto fare qualche precisazione sui tre poteri poiché nel<br />

linguaggio comune è facile fare confusione: come possono essere in<strong>di</strong>pendenti<br />

se il primo fa le leggi, il secondo le applica ed il terzo giu<strong>di</strong>ca in base ad esse? Si<br />

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