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A piccoli passi - percorso di riflessioni - Ofelon

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RICCARDO SABELLOTTI<br />

A PICCOLI PASSI<br />

PERCORSO DI RIFLESSIONI<br />

O<br />

www.ofelon.org<br />

GIACINTO SABELLOTTI<br />

intento, ma in contrasto con il riconoscimento della loro capacità <strong>di</strong> intendere e<br />

<strong>di</strong> volere; è come <strong>di</strong>re: “ siccome non sai votare, ti aiuto e ti <strong>di</strong>co io per chi<br />

farlo”; paradossalmente tale misura sembrerebbe un limite alla loro libertà <strong>di</strong><br />

voto. In realtà è vero che le donne non hanno piena libertà <strong>di</strong> voto, ma per un<br />

altro motivo: nessuno, né uomo, né donna, è in grado <strong>di</strong> scegliere i can<strong>di</strong>dati da<br />

presentare alle elezioni, questi sono scelti dalle segreterie dei partiti i quali,<br />

essendo da sempre in mano a degli uomini, manifestano chiare tendenze<br />

maschiliste.<br />

La mancanza <strong>di</strong> can<strong>di</strong>dati femmine rischia <strong>di</strong> porre in evidenza l’esistenza<br />

delle can<strong>di</strong>dature non democratiche e quin<strong>di</strong> la mancanza della libertà <strong>di</strong> voto<br />

sia per gli uomini che per le donne; ecco dunque il vero scopo delle quote rosa:<br />

proteggere l’illusione <strong>di</strong> un voto democratico pagando con una piccola<br />

percentuale <strong>di</strong> seggi da cedere a delle donne, le quali in questo modo ritengono<br />

<strong>di</strong> avere ottenuto paradossalmente una maggiore rappresentatività. Una<br />

maggiore partecipazione <strong>di</strong> alcune donne al mondo politico, in un mondo non<br />

democratico, sarà <strong>di</strong> qualche vantaggio per tutte le donne? Un falso<br />

rappresentante donna sarà migliore <strong>di</strong> un falso rappresentante uomo? Certo,<br />

per le donne potrà apparire più cre<strong>di</strong>bile, ovvero sarà più <strong>di</strong>fficile accorgersi<br />

dell’inganno; il vero problema dunque non è la presenza delle donne in<br />

parlamento, ma la mancanza <strong>di</strong> libertà <strong>di</strong> voto.<br />

Bisogna ridurre il numero dei parlamentari?<br />

Il Parlamento è un organo istituzionale i cui<br />

membri devono rappresentare la popolazione. E’<br />

l’istituzione che, composta da membri liberamente<br />

eletti dal popolo, contrad<strong>di</strong>stingue gli Stati<br />

democratici; nonostante ciò, i membri del<br />

Parlamento vengono spesso visti dal popolo come<br />

<strong>di</strong>gnitari nobiliari, anche perché insigniti con titoli<br />

come Senatore, Onorevole, Eccellenza, ecc., gratificati da ogni sorta <strong>di</strong><br />

privilegio (palazzi sfarzosi, servitori in livrea, milizie personali, immunità legale,<br />

ecc.), nonché inarrivabili da parte dei citta<strong>di</strong>ni che dovrebbero rappresentare, se<br />

non dopo una serie <strong>di</strong> me<strong>di</strong>azioni <strong>di</strong> vassalli <strong>di</strong> vario livello e comunque per<br />

estrema concessione.<br />

Quando la popolazione non si sente ben rappresentata dal proprio<br />

Parlamento, quando ad<strong>di</strong>rittura se ne sente oppressa, si tende a limitare i danni<br />

richiedendo una <strong>di</strong>minuzione del numero dei Parlamentari, una riduzione delle<br />

loro retribuzioni, una limitazione dei loro costosissimi appannaggi. Tale<br />

aspirazione della popolazione viene normalmente placata dalle affermazioni <strong>di</strong><br />

sdegno da parte degli stessi parlamentari sui loro privilegi da loro stessi stabiliti,<br />

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