Esercizi - Dipartimento di Fisica
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10 Capitolo 2. Vettori<br />
dove occorre saper convertire da gra<strong>di</strong>-primi a ra<strong>di</strong>anti e passare dalla latitu<strong>di</strong>ne (zero all’equatore) al θ delle<br />
coor<strong>di</strong>nate polari (zero al polo nord).<br />
Usando le coor<strong>di</strong>nate polari<br />
e = (sin θ sin ϕ, sin θ cos ϕ, cos θ) T · (ex, ey, ez)<br />
una prima approssimazione potrebbe essere d = R|e1 − e2|. Dà dRM = 0.2139 R e dMY = 0.87 R.<br />
Siccome la terra è sferica la <strong>di</strong>stanza è Rθ12. L’angolo relativo θ12 si può facilmente calcolare usando i vettori:<br />
cos θ12 = e1 · e2 = cos θ1 cos θ2 + sin θ1 sin θ2 cos(ϕ1 − ϕ2) (avendo semplificato cos(ϕ1 − ϕ2) = c1c2 + s1s2).<br />
Quin<strong>di</strong> dRM = 0.2143 R (cioè la <strong>di</strong>stanza sulla sfera è 3 km maggiore che in 3d) e dMY = 0.905 R (200 km più<br />
che in 3d).<br />
La traiettoria <strong>di</strong> minima <strong>di</strong>stanza lungo la sfera è<br />
e(λ) =<br />
λeM + (1 − λ)eY<br />
,<br />
λ2 + (1 − λ) 2 + 2λ(1 − λ)eM · eY<br />
Prendendo la componente z si trova la latiu<strong>di</strong>ne durante il viaggio cos θ(λ). Derivando si può trovare la latitu<strong>di</strong>ne<br />
estrema, ma è noioso. Siccome Madrid e New York hanno circa la stessa latitu<strong>di</strong>ne, la latitu<strong>di</strong>ne estrema sarà<br />
a λ = 1/2: vale<br />
<br />
2<br />
cos θmax = cos θM≈Y<br />
= 0.72<br />
1 + cos θMY<br />
(verifica: sul cerchio funziona: θMR = 2θM≈R e quin<strong>di</strong> viene cos θmax = 1) che è 600 km più a nord <strong>di</strong> M e Y.<br />
Conviene correre per non bagnarsi?<br />
<strong>Esercizi</strong>o 16: Moto sotto la pioggia<br />
bSoluzione: Il ‘flusso’ <strong>di</strong> vp attraverso una superfice piatta è Sn·v = nS ·v, dove nS è un vettore <strong>di</strong> lunghezza<br />
S ortogonale a S. Approssimando il corpo umano come una superfice orizzontale SO ed una superficie verticale<br />
SV , la ‘somma’ delle due superfici è rappresentata dal vettore somma n = nS + nV = SV ex + SOey. a velocità<br />
della pioggia rispetto ad una persona che cammina orizzontalmente velocità v è v ′ P = −vex − vP ey. Quin<strong>di</strong> la<br />
pioggia presa in un tempo t = L/v è t(n · v ′ P ) ∝ SV + SOvP /v.<br />
Questo significa che correre fino a v ∼ vP è utile. Siccome SV ≫ SO non è un gran guadagno. Un cane, che<br />
ha SO ≫ SV , si bagna <strong>di</strong> più se va piano, v ≪ vP , ma si bagna <strong>di</strong> meno se corre v ≫ vP .<br />
<strong>Esercizi</strong>o 17: Componente <strong>di</strong> a ortogonale a v<br />
Si calcoli la componente dell’accelerazione a ortogonale alla velocitá v<br />
bSoluzione: Servirà nel futuro. Naturalmente potrebbero essere due vettori qualsiasi.<br />
1. Un primo modo è usare la trigonometria: a⊥ = a sin θ, dove cos θ = a·v/av. Quin<strong>di</strong> a 2 ⊥ = a2 (1−cos 2 θ) =<br />
a 2 − (a · v) 2 /v 2 .<br />
2. Usando i vettori a⊥ = a − a= = a − v(a · v)/v 2 . Prendendo il modulo a 2 ⊥ = a2 + (1 − 2)(a · v) 2 /v 2 si<br />
ritrova la formula precedente.<br />
3. Se v e a giacciono entrambi nel piano (x, y), espandendo la formula ricavata ai punti 1. e 2. in componenti<br />
e ragruppando si ottiene:<br />
a 2 ⊥ = a2 x + a2 y − vxax + vyay<br />
v 2 x + v2 y<br />
= a2 xv 2 y + a 2 yv 2 x − 2axayvxvy<br />
v 2 x + v2 y<br />
= (axvy − vxay) 2<br />
v 2 x + v2 y<br />
Abbiamo scoperto il prodotto vettore: | sin θ| = |a×v|/av. In generale conviene usarlo in questo problema<br />
solo se a e v giacciono in un piano come (x, y): in questo caso il prodotto vettore ha solo una componente.