Esercizi - Dipartimento di Fisica
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38 Capitolo 9. Conservazione energia ed impulso<br />
dove I è il momento <strong>di</strong> inerzia della carrucola rispetto al centro. Per una carrucola omogenea <strong>di</strong> massa mC<br />
e raggio rC I = 1<br />
2mCr 2 C . Un segno relativo è impotante. Assumiamo che la persona acceleri verso l’alto e<br />
scegliamo il segno <strong>di</strong> θ in modo che il legame gemetrico sia rC ¨ θ = +¨zP > 0. Il segno nell’equazione del moto<br />
angolare è giusto, in quanto conferma la cosa ovvia: serve τ2 > τ1 per dare una accelerazione angolare ¨ θ alla<br />
carrucola nel verso giusto. Risolvendo il sistema si ottiene τ1 = R−¨zP (I/r2 C ) (notare che il raggio della carrucola<br />
non conta niente) e quin<strong>di</strong> 2R = mP g + (mP + mC/2)¨z. La forza necessaria per stare fermo (¨zP = 0) è mP g/2;<br />
in tale caso la forza eserciata dal sostegno della carrucola vale τ1 + τ2 + mCg = (mP + mC)g.<br />
<strong>Esercizi</strong>o 69: Giro della morte<br />
Si calcoli la velocità minima per compiere un giro della morte lungo una guida <strong>di</strong> raggio r = 5 m.<br />
bSoluzione: A prima vista basta scendere da una quota 2r per arrivare in cima.<br />
Non è cosí. Le equazioni del moto ma = mg + R sono, in coor<strong>di</strong>nate polari<br />
(ricordando che eρ punta verso l’esterno)<br />
maρ = −mr ˙ θ 2 = mg cos θ + Rρ, maθ = r ¨ θ = −mg sin θ<br />
La prima equazione fornisce Rρ: siccome Rρ ≤ 0 la con<strong>di</strong>zione <strong>di</strong> non-<strong>di</strong>stacco è<br />
−Rρ = m(r ˙ θ 2 + g cos θ) ≥ 0<br />
La seconda equazione è l’equazione del moto. Non è risolvibile in termini <strong>di</strong> funzioni elementari. Tuttavia<br />
moltiplicandola per ˙ θ si ottiene la conservazione dell’energia E = T + V = 1<br />
2 mv2 + mgz dove v = r ˙ θ e<br />
z = r(1 − cos θ) (in modo che V = 0 nel punto più basso, dove θ = 0). Per arrivare in cima la velocità sul<br />
F ondo deve essere v2 F = 4rg. Per arrivare in cima senza ribaltarsi serve invece<br />
r ˙ θ 2 (θ) + g cos θ = v2 F<br />
r − 2g(1 − cos θ) + g cos θ ≥ 0 : v2 F ≥ rg(2 − 3 cos θ) ≥ 5rg<br />
cioè vF ≥ 15.8 m/ s = 57 km/ h. Se invece uno parte con velocità v2 2<br />
F = 4rg, allora si <strong>di</strong>stacca quando cos θ = − 3<br />
(cioè a θ = 132◦ ). Dopo il <strong>di</strong>stacco dal vincolo inizia a seguire una traiettoria parabolica con vertice sotto alla<br />
quota massima 2r perchè parte dell’energia cinetica sta nella velocità orizzontale.<br />
• • • • • • • • • • • • • • • • • •<br />
Il problema è identico a quello <strong>di</strong> un corpo appoggiato sulla cima <strong>di</strong> una sfera: inizia a scivolare a contatto con<br />
la sfera ma allo stesso θ si stacca.). Il problema è identico a quello <strong>di</strong> un pendolo sostenuto da un filo.<br />
Se invece <strong>di</strong> un corpo puntiforme uno usasse una pallina che rotola senza strisciare, <strong>di</strong>venterebbe più <strong>di</strong>fficile<br />
scrivere l’energia: ve<strong>di</strong> compito <strong>di</strong> Luglio 2000.<br />
<strong>Esercizi</strong>o 70: Rocciatore che cade<br />
[Compito <strong>di</strong> giugno 1987] Un rocciatore <strong>di</strong> massa m usa una corda con carico <strong>di</strong> rottura pari a R = 25mg tale<br />
che si allunga elasticamente del p = 25% e poi raggiunge il carico <strong>di</strong> rottura. Il rocciatore cade dopo essere salito<br />
ad un altezza L sopra al punto <strong>di</strong> fissaggio più vicino. (a) La corda si spezza? (b) Quale è la quota minima<br />
raggiunta nella caduta? (c) Quale è l’acceleazione massima che il rocciatore deve sopportare e come <strong>di</strong>pende sa<br />
L?<br />
bSoluzione: La costante elastica della corda è kL/4 = 25mg. Mettendo V = 0 nel punto <strong>di</strong> ancoraggio per la<br />
conservazione dell’energia si ha, nel punto <strong>di</strong> caduta massima (nel quale la velocità è zero)<br />
mgL = −mg(L + δ) + 1<br />
2 kδ2 , δ = mg<br />
k (1 ± 1 + 4kL/mg) = L 1 + √ 401<br />
≈ 0.21L<br />
100<br />
Quin<strong>di</strong> la corda non si rompe mai (se il carico <strong>di</strong> rottura è maggiore <strong>di</strong> 18mg; in generale occorre che<br />
R/mg ≥ 2(1 + 2/p)). La forza massima risentita è alla fine della caduta e vale kδ = 100mg(δ/L) ≈ 21mg<br />
in<strong>di</strong>pendentemente da L. Una corda infinitamente allungabile darebbe la più piccola forza possibile, 2mg.