Esercizi - Dipartimento di Fisica
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Capitolo 4<br />
Sistemi non inerziali<br />
<strong>Esercizi</strong>o 25: Sistema uniformemente accelerato<br />
Urto in caduta libera. Anche palloncino e filo a piombo in treno accelerato.<br />
bSoluzione: Se invece <strong>di</strong> usare un sistema inerziale xA uso un sistema accelerato xR, legati da xA = xR + 1<br />
2 At2<br />
(cioè l’origine <strong>di</strong> xR accelera ‘in avanti’), l’equazione del moto nel sistema inerziale m¨xA = F <strong>di</strong>venta, nel sistema<br />
non inerziale, m(¨xR + A) = F . Cioè devo aggiungere una forza apparente −mA. Esattamente come la gravità<br />
essa è proporzionale alla massa, per una accelerazione universale. Quin<strong>di</strong> è equivalente ad avere una ‘gravità<br />
storta’. L’uso <strong>di</strong> sistemi non inerziali è estremamente utile per risolvere alcuni problemi (esempio: trovare la<br />
forza tale che un sistema accelerato non subisca moti relativi).<br />
Secondo esempio: mentre un treno accelera un filo a piombo ed un palloncino <strong>di</strong> elio, si inclinano nello stesso<br />
modo. Usando un sistema accelerato, nel quale la gravità è storta, questo risultato è ovvio: è esattamente come<br />
avere un treno fermo su una pendenza tan θ = a/g. Lavorando in un sistema inerziale è un pasticcio tremendo:<br />
occorre calcolare la forza <strong>di</strong> archimede per una <strong>di</strong>stribuzione <strong>di</strong> densità dell’aria mo<strong>di</strong>ficata dall’accelerazione.<br />
<strong>Esercizi</strong>o 26: Massima velocità in curva<br />
Trovare la massima velocità prima del ribaltamento <strong>di</strong> un auto larga 2a e con il baricentro alto h<br />
bSoluzione: Le forze apparenti possono essere <strong>di</strong>mostrate in modo imme<strong>di</strong>ato: in coor<strong>di</strong>nate polari, in un<br />
sistema Assoluto<br />
aAρ = ¨ρ − ρ ˙ θ 2 A , aRθ = ρ ¨ θA + 2 ˙ρ ˙ θA<br />
Le coor<strong>di</strong>nate Assolute (ρ, θA) sono legate a quelle in un sistema Ruotante (ρ, θR) da<br />
ρA = ρR = ρ, θA = θR + ωt<br />
(ω > 0 significa ruotare in senso antiorario). Quin<strong>di</strong>, sostituendo si ha vAρ = vRρ, vAθ = vRθ + ρω e<br />
Fρ/m = aAρ =<br />
aRρ<br />
<br />
(¨ρ − ρ ˙ θ 2 R ) −ρω2 − 2ρ ˙ aRθ<br />
<br />
θRω, Fθ/m = aAθ = (ρ¨ θA + 2 ˙ρ ˙ θA) +2 ˙ρω<br />
Quin<strong>di</strong> esiste una forza centrifuga +mρω 2 eρ ed una forza <strong>di</strong> Coriolis 2mω(vRθeρ − vRρeθ) = 2mvR × ω (in<br />
quanto eρ × ez = −eθ).<br />
Nel sistema <strong>di</strong> riferimento ruotante è esattamente come stare su <strong>di</strong> un piano inclinato: (mv 2 /r)/(mg) < a/h<br />
cioè v 2 < gra/h. Prima <strong>di</strong> ribaltarsi la macchina potrebbe slittare mv 2 /r < µmg cioè v 2 < µgr. L’attrito<br />
dell’aria ∼ Sρariav 2 migliora la stabilità [assurda: v si cancella]<br />
• • • • • • • • • • • • • • • • • •<br />
Siccome un generico spostamento rigido (riparametrizzazione che conserva le <strong>di</strong>stanze) è combinazione <strong>di</strong><br />
una traslazione ed una rotazione, gli ultimi due esercizi dovrebbero essere sufficienti per derivare la formula<br />
generale<br />
aR = aA + atr + aCo, aCo = −2vR × ω<br />
mentre atr è l’accelerazione assoluta del punto del sistema relativo.<br />
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