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1. LA STORIA<br />

1.1. LE ORIGINI<br />

Fondata nel 1657 dal Principe Leopoldo e dal Granduca di Toscana Ferdinando II de' Medici,<br />

l'Accademia del Cimento fu la prima società a carattere scientifico in Europa, precedendo di alcuni anni<br />

la fondazione della Royal Society di Londra e dell'Académie des Sciences di Parigi. La fondazione<br />

dell'Accademia del Cimento istituzionalizzava una tradizione di sperimentazione informale avviata a<br />

Corte da Ferdinando II a partire dalla metà degli anni quaranta del Seicento. Fine dichiarato<br />

dell'Accademia furono lo sv<strong>il</strong>uppo e la diffusione della metodologia sperimentale gal<strong>il</strong>eiana. Gli<br />

accademici si dedicarono alla sistematica verifica sperimentale di interpretazioni dei fenomeni naturali<br />

sostenuti fino ad allora sulla base della sola autorità di Aristotele. Parteciparono con continuità ai lavori<br />

Lorenzo Magalotti, Vincenzo Viviani, Giovanni Alfonso Borelli, Carlo Renaldini e Francesco Redi,<br />

mentre fra i più <strong>il</strong>lustri corrispondenti vanno segnalati Christiaan Huygens, Robert Hooke, Gian<br />

Domenico Cassini, Athanasius Kircher e Henry Oldenburg. L'Accademia non ebbe regole, né mai ne<br />

avvertì <strong>il</strong> bisogno, essendo ogni questione sottoposta all'autorità suprema del Principe e mancando ogni<br />

forma di autonomia. La sperimentazione si concentrò sulla barometria e sulla termometria, nuovi<br />

settori di ricerca stimolati dall'esperimento col quale Evangelista Torricelli aveva dimostrato, nella<br />

primavera del 1644, l'esistenza della pressione atmosferica e la possib<strong>il</strong>ità del vuoto. L'attività<br />

dell'Accademia si concluse nel 1667 con la pubblicazione dei Saggi di naturali esperienze, curati dal<br />

Segretario Lorenzo Magalotti.<br />

1.2. L'ACCADEMIA E IL MECENATISMO MEDICEO<br />

Fin dal tempo di Cosimo I (1519-1574), i Medici avevano praticato un raffinato mecenatismo<br />

scientifico, che aveva conseguito successo internazionale con la protezione conferita a Gal<strong>il</strong>eo (1564-<br />

1642) e con la dedica alla dinastia da parte dello scienziato pisano dei satelliti di Giove. L’Accademia del<br />

Cimento, che rappresenta l'esito più avanzato di un lungo processo di definizione delle strategie<br />

medicee di promozione delle scienze, fu un’iniziativa direttamente promossa e personalmente<br />

controllata dal Granduca Ferdinando II e dal Principe Leopoldo de’ Medici. Quest’ultimo ne fu <strong>il</strong><br />

protettore e ne seguì con assiduità i lavori, assumendosi anche <strong>il</strong> compito di dirimere le non rare<br />

"controversie f<strong>il</strong>osofiche". Inoltre Leopoldo provvedeva di volta in volta alle assai ingenti spese per<br />

allestire gli apparati sperimentali, non avendo l'Accademia né un b<strong>il</strong>ancio, né una cassa propri. I Principi<br />

conferirono al Cimento <strong>il</strong> compito di r<strong>il</strong>anciare l’immagine del Gal<strong>il</strong>eo eroe mediceo offuscata dalla<br />

condanna del Pisano per copernicanesimo da parte della Chiesa nel 1633. La loro costante presenza<br />

impose all’Accademia regole ferree di cautela, una rigida etichetta e l’adozione dello st<strong>il</strong>e di<br />

comportamento e di comunicazione tipici della corte nell’età barocca.<br />

1.3. I LUOGHI DEL CIMENTO<br />

Firenze, Palazzo Pitti<br />

A Palazzo Pitti, reggia medicea dal 1553, si riuniva l'Accademia del Cimento. Le sessioni si tenevano<br />

abitualmente in alcune sale attigue all'appartamento del Principe Leopoldo (1617-1675). Alcune<br />

esperienze furono effettuate anche nell'adiacente Giardino di Boboli.<br />

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