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- I termometri “a chiocciola” o “a spirale” erano costituiti da un bulbo in vetro comunicante con un<br />
lunghissimo cannello graduato, piegato alla fiamma e avvolto a spirale.<br />
- L’alcol (denominato dagli accademici acquarzente) fu ut<strong>il</strong>izzato come liquido termometrico per la<br />
sua spiccata sensib<strong>il</strong>ità alle variazioni di temperatura.<br />
- I termometri “infingardi” erano costituiti da una o più provette colme di alcol in cui erano immerse<br />
piccole sfere di vetro di diversa densità e colore, che si muovevano al variare della temperatura.<br />
Funzionamento dei termometri<br />
TERMOMETRO DI 50 GRADI<br />
Nel termometro di 50 gradi, adottato dalla rete meteorologica medicea per la sua affidab<strong>il</strong>ità, le<br />
variazioni di temperatura venivano indicate dalla d<strong>il</strong>atazione o dalla contrazione dell’alcol contenuto al<br />
suo interno. Nelle più rigide giornate invernali <strong>il</strong> livello dell’alcol scendeva a 12-11 gradi, mentre nelle<br />
giornate estive più calde oltrepassava di poco i 40 gradi.<br />
TERMOMETRO DI 100 GRADI<br />
Nel termometro di 100 gradi le variazioni di temperatura venivano indicate dalla d<strong>il</strong>atazione o dalla<br />
contrazione dell’alcol contenuto al suo interno. Nelle rigide giornate invernali scendeva a 17-16 gradi,<br />
mentre nelle giornate estive più calde non oltrepassava gli 80 gradi. Questo strumento era più sensib<strong>il</strong>e<br />
e veloce del termometro di 50 gradi, ma anche più impreciso.<br />
TERMOMETRO DI 300 GRADI<br />
Il termometro di 300 gradi, dotato di un cannello molto lungo e sott<strong>il</strong>e, era particolarmente sensib<strong>il</strong>e<br />
alle variazioni termiche. Risultava quattro volte più veloce del termometro di 100 gradi, anche se meno<br />
preciso.<br />
TERMOMETRO “A CHIOCCIOLA”<br />
Il termometro “a chiocciola” o “ a spirale” era sensib<strong>il</strong>e e veloce, ma anche molto impreciso. Il<br />
disomogeneo spessore del cannello, dovuto alla diffic<strong>il</strong>e procedura di costruzione, impediva infatti<br />
l’uniforme movimento dell’alcol. Lo strumento era costruito essenzialmente per fini ludici, per “la<br />
curiosità di veder correre all’acqua le decine di gradi, mossa dal semplice appressamento dell’alito”.<br />
TERMOMETRO “INFINGARDO”<br />
Il termometro “infingardo” era molto lento rispetto agli altri e registrava solo variazioni considerevoli di<br />
temperatura. All’aumentare della temperatura, diminuiva progressivamente la densità dell’alcol. Di<br />
conseguenza, le sfere, ricevendo una minore spinta verso l’alto, scendevano l’una dopo l’altra verso <strong>il</strong><br />
basso a cominciare dalle più pesanti.<br />
9.2.3. L'igrometro a condensazione<br />
L’invenzione dell’igrometro a condensazione è attribuita al Granduca Ferdinando II. L'ideazione dello<br />
strumento si fondò sulla semplice osservazione della formazione di condensa su superfici fredde e fu<br />
impiegato dagli accademici per “conoscere le differenze dell’umido dell’aria”.<br />
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