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Elementi dell’esperimento<br />

- Igrometro a condensazione costituito da un vaso di vetro a forma di cono rovesciato, montato su<br />

un sostegno in legno.<br />

- Ghiaccio finemente tritato che, versato all’interno dello strumento, ne manteneva le pareti a bassa<br />

temperatura.<br />

- Bicchierino graduato in vetro ut<strong>il</strong>izzato per raccogliere le gocce della condensa.<br />

- Pendolo bif<strong>il</strong>are per determinare la durata delle osservazioni, in modo da renderle comparab<strong>il</strong>i.<br />

- Residenza medicea di Artimino, vicino a Carmignano, presso la quale gli accademici effettuarono<br />

varie esperienze igrometriche.<br />

Esperimento<br />

- Il vaso veniva riempito con ghiaccio tritato. Per effetto dell’abbassamento della temperatura, sul<br />

vetro esterno del vaso si condensava l'umidità atmosferica, formando così gocce d'acqua. Queste<br />

scivolavano lungo le pareti esterne del vetro e cadevano dalla sua punta nel sottostante bicchierino<br />

graduato. Quanto maggiore era l'umidità atmosferica, tanto più intenso risultava <strong>il</strong> fenomeno della<br />

condensazione e del gocciolamento. I risultati delle misurazione igrometriche erano determinati<br />

dalla quantità d'acqua raccolta nel bicchierino in un determinato intervallo di tempo, misurato<br />

computando le osc<strong>il</strong>lazioni di un pendolo.<br />

- Il Granduca insieme agli accademici condusse varie osservazioni igrometriche presso la reale v<strong>il</strong>la di<br />

Artimino. Per determinare <strong>il</strong> grado di umidità dei vari ambienti, l’igrometro veniva collocato in<br />

alcune stanze all’interno della v<strong>il</strong>la e all’esterno, in presenza di venti diversi.<br />

R<strong>il</strong>evamenti igrometrici<br />

- Cucina: “Si trovò che in minuto d’ora l’igrometro faceva in Cucina gocciole n. 3”.<br />

- Camera: “Si trovò che in minuto d’ora l’igrometro faceva nelle Camere dove non son molti<br />

riscontri gocciole n. 4”.<br />

- Cantina: “Si trovò che in minuto d’ora l’igrometro faceva in Cantina ove è una fonte gocciole<br />

n. 15”.<br />

- Vento di tramontana: “Restando superiori que’ venti che soffiano da tramontana, a poco a<br />

poco restò di sudare e in poco più di mezz’ora <strong>il</strong> cristallo era asciutto”.<br />

- Vento di libeccio: “Quando regnano venti meridionali, allora <strong>il</strong> cristallo suda<br />

dirottissimamente e ad una gran libecciata è arrivato a fare sino in 35 e 50 gocciole al minuto<br />

d’ora”.<br />

9.3. I LIQUIDI<br />

9.3.1. L'areometro<br />

Moltissime furono le esperienze realizzate dagli accademici del Cimento per determinare <strong>il</strong> peso<br />

specifico dei liquidi. A tale scopo costruirono areometri in vetro di varie dimensioni e fogge,<br />

denominati anche idrostammi, pesaliquori, gravimetri o densimetri.<br />

Elementi dell’esperimento<br />

- Areometro con cannello graduato e bulbo contenente granelli di piombo, che fungeva da<br />

contrappeso. Le graduazioni sul cannello venivano indicate da vari bottoncini di smalto. Gli<br />

accademici ut<strong>il</strong>izzarono anche altri tipi di areometri che venivano tarati in funzione del liquido da<br />

pesare.<br />

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