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Q2+kU/Nr4l4+kJPC9Irx0CkGvrPb977A0K2+v+MSzOc=<br />

CESENA<br />

Ospizi, posti vuoti e rette non pagate<br />

ANZIANI Le case protette private fanno i conti con la crisi, mentre per i letti convenzionati c’è la lista d’attesa<br />

Non era mai accaduto prima:<br />

nelle case protette per anziani<br />

ci sono posti liberi. Si tratta<br />

di quelli al di fuori dalla<br />

convenzione con l’Ausl e dunque con<br />

l’intera retta a carico delle famiglie. Le<br />

liste d’attesa per entrare in struttura con<br />

rette calmierate non accennano a diminuire,<br />

e anzi tendono a ingrossarsi, ma<br />

quello che fino a pochi anni fa era considerata<br />

una scelta fattib<strong>il</strong>e - ovvero optare<br />

anche se solo temporaneamente<br />

per i posti privati - oggi sta diventando<br />

un tabù. Le famiglie, semplicemente,<br />

non se lo possono più permettere. Sborsare<br />

oltre 2500 euro al mese (contro i circa<br />

1500 delle convenzioni) non è cosa<br />

fac<strong>il</strong>e. E’ <strong>il</strong> nuovo fenomeno che l’onda<br />

della crisi sta portando dentro alle strutture<br />

per anziani accreditate nel nostro<br />

territorio. E che desta non poca preoccupazione<br />

tra i gestori, alle prese con b<strong>il</strong>anci<br />

sempre sul f<strong>il</strong>o del rasoio. “Fino ad<br />

oggi siamo riusciti a riempire <strong>il</strong> 97% dei<br />

posti privati - spiega Mariangela Casali,<br />

direttrice della Casa Lieto Soggiorno di<br />

Macerone, con 30 posti convenzionati e<br />

35 a libero mercato - Ma se nel naturale<br />

turnover tra anziani, fino a qualche mese<br />

fa i letti rimanevano liberi al massimo<br />

una settimana, ora lo rimangono anche<br />

uno o due mesi. E per noi sono entrate<br />

in meno. Anche perché per andare incontro<br />

alle famiglie, a fronte di standard<br />

comunque elevati e di costi di gestione<br />

sempre maggiori, abbiamo cercato di ridurre<br />

le rette”. Stessa situazione al Violante<br />

Malatesta, dove in questo momento<br />

i 12 posti privati sono occupati, ma fino<br />

a due settimane fa ce n’erano due<br />

vuoti. “Non era mai successo - conferma<br />

Due sezioni di as<strong>il</strong>i nido e<br />

sette di scuola d’infanzia<br />

non saranno gestite più<br />

direttamente dal Comune<br />

ma dall’Azienda servizi alla persona<br />

<strong>Cesena</strong> - Valle Savio, la società interamente<br />

pubblica a cui Palazzo Albornoz<br />

ha deciso di esternalizzare <strong>il</strong><br />

servizio con una scelta “non determinata<br />

da motivi di risparmio, ma<br />

solo da vincoli normativi sull’assunzione<br />

del personale” come precisa<br />

l’amministrazione comunale.<br />

Si chiude così un braccio di ferro<br />

durato diversi mesi<br />

che ha visto vibranti<br />

proteste da parte di<br />

alcuni comitati dei<br />

genitori, contrari a<br />

questa decisione. Il<br />

sig<strong>il</strong>lo definitivo è arrivato<br />

ieri mattina<br />

con la firma dell’accordo<br />

tra Comune e<br />

sindacati. A metterci<br />

la firma, con l’asses-<br />

sore Elena Baredi, anche i dirigenti<br />

all’Istruzione e al Personale Monica<br />

Esposito e Stefiania Tagliabue, quindi<br />

i rappresentanti delle organizzazioni<br />

sindacali: Gabriele Ragonesi (Fp-Cg<strong>il</strong>),<br />

Dorotea Pandolfi (Fp-Cisl) e Valeria<br />

Zignani (U<strong>il</strong>-Fpl).<br />

Il problema era sorto per la necessità,<br />

dovuta al blocco del turn over,<br />

di assumere un numero sempre più<br />

elevato di insegnanti a tempo determinato<br />

(solo 18 su 56 alla scuola<br />

d’infanzia saranno di ruolo), rispet-<br />

Don Baronio Grazie ad una speciale organizzazione, la Casa ha tariffe “calmierate” anche nei posti privati<br />

Annagrazia Giannini, amministratore<br />

delegato gruppo Pactum - E’ evidente<br />

che le persone faticano ad avere disponib<strong>il</strong>ità<br />

economica”. Diversa la situazione<br />

alla Fondazione don Baronio, dove i<br />

posti non convenzionati (18 su 97), grazie<br />

ad un’organizzazione particolare<br />

dell’Istituto godono comunque di cifre<br />

molto agevolate, con rette mens<strong>il</strong>i intorno<br />

ai 1800 euro.<br />

A gravare sui b<strong>il</strong>anci delle Case protette<br />

sta avanzando un altro fenomeno<br />

figlio della crisi: la morosità nelle rette<br />

convenzionate. Ovvero utenti dei servizi<br />

che non sono più in grado di versare<br />

tando i vincoli di b<strong>il</strong>ancio sugli incarichi<br />

che impongono <strong>il</strong> tetto di spesa<br />

del 2009. Tuttavia, fanno notare dal<br />

Comune, dal 2009 molte insegnanti<br />

di ruolo sono andate in pensione,<br />

quindi per sostituirle sarebbe stato<br />

necessario sforare i limiti di b<strong>il</strong>ancio<br />

di circa 400m<strong>il</strong>a euro per assumerne<br />

altre. Da qui la decisione di passare<br />

attraverso l’Asp, cosa però che ha fatto<br />

sobbalzare i genitori preoccupati<br />

della continuità delle insegnanti,<br />

mentra dai sindacati sono arrivate richieste<br />

di garanzie contrattuali per<br />

le dipendenti assun-<br />

te dall’azienda. Su<br />

questo, <strong>il</strong> Comune si<br />

è impegnato a garantire<br />

lo stesso trattamento<br />

retributivo di<br />

prima.<br />

Con l’obiettivo di<br />

garantire l’insegnamento<br />

ai bambini, si<br />

è optato per un affidamentotemporaneo<br />

di un anno, al termine del quale<br />

valutare poi come procedere. Restano<br />

in capo al Comune <strong>il</strong> coordinamento<br />

pedagogico, così come l’assegnazione<br />

degli incarichi alle insegnanti<br />

Asp avverrà seguendo la graduatoria<br />

del Comune.<br />

“Crediamo di aver dimostrato con<br />

i fatti - sottolineano <strong>il</strong> sindaco Paolo<br />

Lucchi e l’assessore Baredi - che <strong>il</strong><br />

nostro impegno è volto a difendere<br />

e, anzi, potenziare <strong>il</strong> sistema educativo<br />

0-6 anni. Purtroppo le leggi at-<br />

neppure la quota calmierata dal contributo<br />

dell’Asl. Quasi tutte le strutture<br />

hanno almeno un caso in casa, e crediti<br />

inevasi anche di alcune decine di migliaia<br />

di euro. Con tutte le conseguenze<br />

che questo ha sulla gestione dell’attività.<br />

“Da quanto raccogliamo nei colloqui -<br />

spiega Giovanni Montaguti, direttore<br />

della Fondazione Maria Fantini - le famiglie<br />

hanno bisogno della pensione del<br />

proprio congiunto. Ci sono persone che<br />

hanno perso <strong>il</strong> lavoro, e che contano su<br />

quell’entrata. Altri, invece, non sono in<br />

grado di integrare con <strong>il</strong> proprio salario<br />

quanto eventualmente manca per arri-<br />

Bimbi in un as<strong>il</strong>o nido<br />

Idv: due ore di sosta<br />

scontate al Bufalini<br />

sono “parcheggio<br />

praticamente gratis”<br />

vare alla retta. Questo comporta <strong>il</strong> tentativo<br />

di ritardare <strong>il</strong> più possib<strong>il</strong>e l’ingresso<br />

in struttura, rimandandola a quando<br />

le condizioni di salute dell’anziano non<br />

sono più gestib<strong>il</strong>i a domic<strong>il</strong>io - ma anche<br />

ritardi nei pagamenti. E, in alcuni casi,<br />

diversi mesi di arretrati”. Il tema sta diventando<br />

talmente fam<strong>il</strong>iare alle Case<br />

protette, che per affrontarlo vengono organizzati<br />

seminari specifici. “Il fatto è<br />

che di fronte a queste situazioni non abbiamo<br />

strumenti giuridici - conclude<br />

Montaguti - Cerchiamo di evitare la via<br />

giudiziaria. Si prova col dialogo, e si cerca<br />

di far nominare un amministratore di<br />

FOCUS IN 200 ATTENDONO UN POSTO<br />

Sul territorio di competenza dell’Ausl di <strong>Cesena</strong> ci<br />

sono 764 posti convenzionati nelle Case per anziani,<br />

ripartiti sulle 16 strutture che hanno sede nei 15 Comuni<br />

del comprensorio. I posti a libero mercato sono<br />

invece 118. In lista d’attesa per i posti calmierati<br />

sono circa in 200, con tempi d’attesa diversi a seconda<br />

della gravità valutata caso per caso da<br />

un’apposita commissione, e della struttura indicata<br />

dall’utente (diverso è se se ne sceglie una o se ci si<br />

accontenta del primo posto libero). Per i letti convenzionati<br />

la cifra giornaliera è di 49,50 euro, mentre<br />

per quelli a libero mercato si aggira intorno agli<br />

85. Secondo l’assessore comunale alle Politiche per<br />

<strong>il</strong> benessere Simona Benedetti, “la situazione va<br />

monitorata, ma è ancora in grado di soddisfare<br />

tempestivamente i casi di maggior gravità. E comunque<br />

<strong>il</strong> numero di posti a disposizione a <strong>Cesena</strong><br />

è superiore alla media regionale e non sarà diminuito,<br />

grazie alla politica di mantenimento dei servizi identitari<br />

che come giunta stiamo portando avanti”.<br />

200<br />

sostegno, che rende tutto più semplice”.<br />

Il mix di liste d’attesa e posti privati<br />

considerati inaccessib<strong>il</strong>i per via dei costi,<br />

potrebbe finire col cambiare la fisionomia<br />

del welfare per la terza età. Pare che<br />

le famiglie ricerchino sempre più strutture<br />

con minore assistenza sanitaria, sullo<br />

st<strong>il</strong>e delle case albergo, sempre residenziali<br />

ma meno costose. Di qui <strong>il</strong> proliferare,<br />

anche a <strong>Cesena</strong>, di una realtà<br />

nuova: le case famiglia per anziani, a gestione<br />

praticamente fam<strong>il</strong>iare, con un<br />

numero limitato di posti; non oltre i 5 o<br />

6.<br />

Michela Conficconi<br />

Nove sezioni di as<strong>il</strong>o affidate all’Asp, <strong>il</strong> Comune la spunta<br />

SERVIZI EDUCATIVI Firmato l’accordo coi sindacati per nidi e materne, nonostante le proteste dei genitori. Appalto temporaneo per un anno<br />

La giunta: “Non l’abbiamo fatto per risparmiare. Per sostituire le maestre in pensione avremmo sforato di 400m<strong>il</strong>a euro i vincoli di b<strong>il</strong>ancio”<br />

L’amministrazione<br />

si è impegnata<br />

a garantire<br />

alle educatrici<br />

gli stessi stipendi<br />

di prima<br />

tuali finora hanno compiuto tagli<br />

brutali sugli enti locali, senza distinguere<br />

fra chi spreca e chi gestisce virtuosamente,<br />

e ci auguriamo che,<br />

quanto meno, <strong>il</strong> Governo provveda a<br />

stralciare dai rigidi vincoli sulla spesa<br />

del personale la parte riferita ai servizi<br />

educativi. Intanto, con la soluzione<br />

individuata riusciamo a mantenere<br />

<strong>il</strong> sistema comunale: in questo<br />

modo, infatti, rimarranno attive<br />

tutte le sezioni di nido e di scuola per<br />

l’infanzia (che, lo ribadiamo, restano<br />

sempre comunali)”.<br />

raf.por.<br />

Pdl: “Quasi 78m<strong>il</strong>a euro per 7.800 multe?<br />

Il sindaco ha sbagliato i conti su Icarus”<br />

L’abolizione del pagamento delle prime<br />

due ore di sosta nei parcheggi dell’ospedale<br />

continua a scatenare reazioni dal<br />

fronte politico. Cinzia Pagni, capogruppo<br />

Idv in Comune, tuona contro i ‘gr<strong>il</strong>lini’:<br />

“Ritengo completamente fuori luogo<br />

e solo strumentale l’accostamento<br />

proposto dal M5S tra la sosta quotidana<br />

presso l’ospedale Bufalini e la sosta gra-<br />

VENERDÌ<br />

7. GIUGNO 2013<br />

tuita dei tifosi presso lo stadio: è uno<br />

slogan frutto di pura demagogia - attacca<br />

-. L’Idv accoglie e condivide la delibera<br />

di giunta che renderà praticamente<br />

gratuita la sosta presso l’ospedale Bufalini,<br />

in quanto riteniamo che adesso,<br />

grazie ad un lavoro lungimirante dell’amministrazione,<br />

esistano concretamente<br />

le condizioni culturali, materiali<br />

ed economiche per rispondere alle richieste<br />

e aspettative dei cittadini”.<br />

Marco Casali, consigliere comunale<br />

Pdl, fa le pulci ai numeri stanando l’amministrazione:<br />

“Non più tardi di due<br />

mesi fa - ricorda - ebbi modo di richiedere<br />

l’analisi circa l’andamento dei dati<br />

Per noi, un gioco da ragazzi<br />

del sistema di videosorveglianza Icarus.<br />

Nell’ultima missiva inviata dal sindaco<br />

in merito al parcheggio del Bufalini, si<br />

legge di 7.795 multe fino ad ora comminate<br />

per un incasso di 77m<strong>il</strong>a 924 euro.<br />

Evidentemente c’è un refuso in<br />

quanto le multe dovrebbero perlomeno<br />

ammontare ad oltre 500m<strong>il</strong>a euro. Ma<br />

<strong>il</strong> problema, ovviamente, non è <strong>il</strong> refuso,<br />

<strong>il</strong> problema è la mancanza di dati, di analisi,<br />

è l’oblio comunicativo nel quale<br />

spesso volontariamente cade questa<br />

amministrazione”.<br />

Soddisfatto <strong>il</strong> Psi: “Si è fatto un altro<br />

passo avanti per rendere gradualmente<br />

<strong>il</strong> servizio gratuito”. (g.p.t.)

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