Scarica il file - Legacoop Forlì-Cesena

More documents

Recommendations

Info

«In questo modo rafforziamo il sito produttivo di Longiano» LONGIANO. La Cocif sbatca in Bulgaria. L’azienda longianese leader in Italia nella produzione di porte e serramenti esterni ha concluso a Velingrad gli accordi per l’apertura di una fabbrica per la costruzione di semilavorati in legno che verranno poi utilizzati nello stabilimento di Longiano. Velingrad è una cittadina di circa 50.000 abitanti, in una regione ricca di materie prime, una zona che garantisce legname di prima qualità come abete, pino e faggio.Qui vengono estratti circa 5 milioni di metri cubi all’anno di legnami. Vista la posizione di Velingrad, Cocif apre sbocchi commerciali in Turchia, Grecia, Romania e tutto l’est Europeo. Lo stabilimento ha una superificie produttiva di 10.000 mq, occuperà 30 dipendenti e si specializzerà in lavorazione del legno per la costruzione Cocif sbarca in Bulgaria Apre fabbrica per i semilavorati e completa la filiera Il direttore generale Cataldo e il presidente Benedettini di componenti semilavorati o finiti. La gestione diretta di tutte le fasi consentirà uno stretto controllo sulla qualità del prodotto finito. A Longiano arriverà legno lamellare per finestre e porte, semilavorati di alta qualità per stabilità meccanica, finitura estetica e durata. Sarà cura di Cocif im- plementare la nuova fabbrica della tecnologia più avanzata nel settore, per garantire standard produttivi al più alto livello in Europa. E gli operai del luogo vantano una alta tradizione e professionalità nella lavorazione del legno. Or la Cocif punta a controllare tutta la filiera della costruzione dei prodotti in legno, portando a compimento una strategia iniziata nel 2009. Il direttore generale Piero Cataldo dichiara: «In Italia stiamo vivendo una fase di grande reces- sione economica che ci condiziona sempre più nei rapporti con i grandi fornitori di materie prime; al tempo stesso il mercato delle materie prime è molto instabile e con tendenza anche a rialzi improvvisi. Abbiamo quindi deciso di continuare a investire importanti risorse economiche con l’obiettivo di aumentare la nostra capacità competitiva e porre le basi per misurarci al meglio nel mercato mondiale delle chiusure per l’edilizia». Il presidente Luca Benedettini aggiunge: «Co- cif, tenendo fede alla propria mission aziendale, intende non solo mantenere ma addirittura rafforzare il proprio sito produttivo di Longiano dove vengono costruiti i prodotti finiti. Si rafforza sempre più la strategia dell’azienda di mantenere il controllo delle ultime fasi che portano a ottenere il prodotto finito nel proprio stabilimento principale, e si sta procedendo in questa direzione proprio aumentando il numero di lavorazioni che eseguiamo nel sito produttivo di Longiano».
CE S E NAT I C O 32 VENERDÌ 7 GIUGNO 2013 Continuano le polemiche tra società pubblica e Comune da una parte e spa privata dall’altra: ennesima questione affontata in sede civile Lite sul Bagno Marconi oggi in tribunale Secondo la srl servizi mancano la firma e il pagamento da parte di Gesturist CESENATICO. Braccio di ferro tra il presidente di Cesenatico Servizi Srl e Gesturist Spa. Si alimenta della disputa del Bagno Marconi la cui gestione è in capo alla società privatizzata nel 2011. Stavolta finisce subito in tribunale, tanto che oggi è fissata la prima udienza davanti al giudice. Chiamato a dirimere, in sede civile, l’en - nesima spinosa questione che divide Comune e la srl servizi da Gesturist Spa. Frattanto la srl chiede indietro da Gesturist la restituzione dello stabilimento balneare, per la mancata firma del contratto e la mancata corresponsione del canone d’af - fitto d’azienda. Per il vertice dell’azienda pubblica dei servizi formatasi dalla scissione con Gesturist, la spa oltre a non presentarsi per sottoscrivere il contratto d’affitto non sta neppure corrispondendo il quantum economico per la gestione del più grande stabilimento balneare di Cesenatico di proprietà comunale. Il presidente della srl, Gianluca Baldisserri, dichiara: «L’atto di scissione prevedeva che l’azien - da Bagno Marconi sarebbe stata temporaneamente gestita da Gesturist, fino all’operatività di Cesenatico Servizi, per effetto di un contratto d’a f fi t t o d’azienda da stipularsi tra Gesturist e Cesenatico Servizi. Il corrispettivo d’affitto d’azienda è stato stabilito, in sede di scissione, proprio dallo stesso cda di Gesturist e l’impor - to individuato era 190mila euro annui». Entra nel vivo Baldisserri: «Cesenatico Servizi ha ripetutamente convocato Gesturist per sottoscrivere il contratto d’affitto d’azienda nei termini individuati dalla scissione ma Gesturist ha sempre opposto il proprio rifiuto, continuando a detenere senza alcun titolo l’azienda, rifiutandosi di corrispondere a Cesenatico Servizi il corrispettivo dovuto». Il vertice della srl pubblica continua nel dire come Gesturist non abbia neppure ritenuto di presenziare alla convocazio- Il Bagno Marconi ne formale dinanzi al notaio, rivoltale da Cesenatico Servizi a ottobre del 2012 (con lettera raccomandata) per sottoscrivere il contratto d’affitto d’azienda nei termini individuati nel progetto di scissione. Il sindaco Roberto Buda si schiera a fianco della società di servizi comunale: «Sono rammaricato. Non sono serviti inumerosi incontri tra Cesenatico Servizi e Gesturist. Si è arri- vati alla diffida anche per l’urgenza di definire la questione in vista dell’ap - prossimarsi della stagione estiva. Ci sono anche diverse persone che mantengono la propria famiglia con il lavoro al Bagno Marconi». Buda aggiunge: «Cesenatico Servizi si è rivolta a l l’autorità giudiziaria causa il persistente e ingiustificato rifiuto di Gesturist spa a sottoscrivere il contratto d’affitto d’azienda. A ciò si aggiunge il mancato pagamento a Cesenatico Servizi di quanto dovuto per la detenzione, senza titolo, dell’a z ie nd a che dura dalla stagione 2011». Il presidente Baldisserri fa da eco: «Il rifiuto opposto da Gesturist alla spontanea restituzione dell’azienda ha dunque costretto Cesenatico Servizi a rivolgersi alle autorità competenti per rientrare nel legittimo possesso della propria azienda e per poter predisporre quanto necessario per la relativa gestione nel rispetto della legge». Buda conclude: «Speravo che la nuova gestione privata di Gesturist portasse a una collaborazione, nell’ottica di riparare a un percorso nato e proseguito male. Purtroppo mi sono illuso. Come sindaco ho il dovere di tutelare il patrimonio pubblico». Oggi c’è la prima udienza del caso. Antonio Lombardi «Che botta la Tares, almeno che ci venga rateizzata» La Confcommercio lancia il problema dopo l’arrivo di bollette anche da 5mila euro per le imprese turistiche CESENATICO. Che botta la Tares. E si levano voci di protesta contro il Comune. Come annunciato sono arrivate alle imprese turistiche, commerciali e del terziario di Cesenatico le prime bollette della Tares. «Si tratta dell’importo relativo ai primi 4 mesi - dice il presidente della Confcommercio di Cesenatico, Giancarlo Andrini - pari a diverse migliaia di euro, 5 e anche oltre, per le attività più strutturate nel settore ricettivo, degli alberghi e dei pubblici esercizi». E rimarca: «Una botta difficile da sopportare specie in un contesto di crisi come quello attuale e per questo Confcommercio chiede a Comune ed Hera di intervenire per consentire una rateizzazione del pagamento per molti insopportabile in una unica soluzione. Le apprensioni riguardano anche e soprattutto le prossime bollette della Tares quando la nuova tassa sui rifiuti gestita da Atersir risulterà più onerosa rispetto al passato e si temono salassate, con stime di rincari superiori al 30%. Per questo ci stiamo battendo al tavolo provinciale per ottenere le opportune agevolazioni che consentano di smorzare l’impatto di una tassa che può avere un effetto letale, nel mix dei vari prelievi fi- scali, Imu in testa, per la categoria produttiva di ristoratori, albergatori, commercianti». Ma non solo: «C’è anche la questione ancora controversa dello 0,3% aggiuntivo che dovrà essere versato nell’ultima bolletta annuale della Tares, una sorta di addizionale - dhiude Andrini - e che finirà nelle casse dello Stato, un ulteriore prelievo che acuirà l’effetto della tassa. Il nostro auspicio è che l’effetto Tares non sia dirompente e non penalizzi troppo le imprese le quali chiedono di pagare tariffe ’puntuali’, corrispettive ai rifiuti effettivamente smaltiti».
Page 1 and 2: A cura di Emilio Gelosi - Responsab
Page 3 and 4: Il Cda di Conscoop al laboratorio d
Page 5 and 6: Imprese formazione su come si smalt
Page 7 and 8: Via G. Regnoli, 88 Noi forlivesi di
Page 9 and 10: •• 14 VENERDÌ 7 GIUGNO 2013
Page 11 and 12: •• 4 CESENAPRIMOPIANO ECONOMIA
Page 13 and 14: Q2+kU/Nr4l4+kJPC9Irx0G1MBnMd4jxelj9
Page 15 and 16: 10 AGENDA Tornano sui pedali i “m
Page 17 and 18: Q2+kU/Nr4l4+kJPC9Irx0AGH+Tr1CPw6wTG
Page 19 and 20: Cataldo e Benedettini direttore e p
Page 21 and 22: ESENATICO “Ecco la verità sul ba
Page 23 and 24: 4 VENERDÌ 7 GIUGNO 2013 Cronaca di
Page 25 and 26: E’ intervenuta la polizia TELEFON
Page 27: VALLE RUBICONE 16 VENERDÌ 7 GIUGNO

Scarica il file - Legacoop Forlì-Cesena

Create successful ePaper yourself

Delete template?

Save as template?