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Giordano Bruno Monaco Mago Occultista

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19/06/2012 - 20.17 <strong>Giordano</strong> <strong>Bruno</strong> <strong>Monaco</strong> <strong>Mago</strong> <strong>Occultista</strong><br />

paranoico, in una specie di eroe della scienza, in un propugnatore della verità contro la<br />

superstizione, in un emblema preilluminista e libertario; insomma il martirio ha fatto di <strong>Bruno</strong><br />

un personaggio che non si è mai sognato d'essere. <strong>Bruno</strong> si considerava soprattutto un mago e da<br />

mago è vissuto ed è morto anche se, secondo noi, non aveva molti diritti di fregiarsi di tale titolo,<br />

sia perché assolutamente al di fuori di qualsiasi filone iniziatico sia perché, buona parte delle<br />

sue esternazioni magico-scientifiche, sono dei plagi clamorosi di Agrippa o di Lullo, con delle<br />

varianti fumose e declamatorie che snaturano il lavoro dei più ortodossi e sicuramente iniziati<br />

alchimisti che lo avevano preceduto.<br />

Ma c'è una parte del pensiero bruniano, che ci ha sempre affascinato ed è quella che, ispirata da<br />

Copernico e fortemente ancorata al pensiero degli stoici e degli atomisti greco-romani, recupera<br />

la primigenia conciliazione platonica fra cosmogonia e metafisica . Purtroppo <strong>Bruno</strong> non riuscì<br />

mai a resistere alla ambizione di voler mostrare il suo "primato" di mago, la sua differenza ed<br />

originalità, e, nel presentare i suoi sigilli, molti dei quali copiati da Lullo, li coprì di<br />

interpretazioni "personali" e spesso contraddittorie dove la fantasia febbrile del nolano seguiva<br />

dei percorsi "associativi" del tutto gratuiti, reinventandosi un "simbolismo" a suo uso e consumo.<br />

L’universo di <strong>Bruno</strong> può essere schem aticamente diviso in:<br />

Divino: archetipico, metafisico (mondo delle idee)<br />

Fisico : o naturale (che conserva le vestigia o la traccia di tali idee)<br />

Razionale: o umbratile (è ciò che riesce a<br />

vedere o immaginare l’uomo)<br />

Cioè la verità è soprasensibile e appartiene<br />

a Dio. La “forma” è il modo in cui le idee si<br />

“materializzano” e l’ombra è la<br />

“rappresentazione” che noi ci facciamo di<br />

tali idee e tali forme.<br />

Ma proprio l’ombra, come la Maya buddista,<br />

diventa illusione e, nello stesso tempo,<br />

mezzo di gnosi. Tutto il lavoro di <strong>Bruno</strong><br />

sarà dedicato a organizzare, strutturare, e<br />

far evolvere tale umbratilità (che per <strong>Bruno</strong><br />

trovasi comunque nella mente) fino a farla<br />

penetrare nel mondo delle idee.<br />

Ci si perdoni il parallelismo un po' forte ma,<br />

proprio in questa "chiave", ci sembra di<br />

trovare le radici di quel clamoroso equivoco<br />

che coinvolgerà autori quali Corbin e Jung.<br />

Cioè la connessione abnorme fra mondo<br />

della "idealizzazione" e mondo della<br />

"spiritualità" e quindi l'inserzione di tutto il<br />

processo mistico o gnostico all'interno….<br />

della testa del filosofo (all'interno cioè del<br />

pensiero, sia questo conscio, inconscio o<br />

superconscio!).<br />

Tav 2 Da "Explicatio triginta sigillorum" tavola rielaborata sui testi di Cornelio<br />

Agrippa http://goo.gl/pDVKx http://goo.gl/zFl6W per il probabile calcolo dei nomi angelici<br />

attraverso lettere ebraiche<br />

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