Giordano Bruno Monaco Mago Occultista
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19/06/2012 - 20.17 <strong>Giordano</strong> <strong>Bruno</strong> <strong>Monaco</strong> <strong>Mago</strong> <strong>Occultista</strong><br />
<strong>Giordano</strong> <strong>Bruno</strong> sarebbe stato per me, un ottimo maestro, perche' avrebbe compreso il linguaggio<br />
interiore divino, fatto di geometrie sacre, numeri fantastici per rappresentare le sublimi opere<br />
del GAU(essenza filatrice dell'universo o donna ragno), conosciute e rivelate anticamente con<br />
diversi stili e coloriti....<br />
Sembra proprio che i 7 quadrati magici abbiano a che fare con la musica delle sfere, legge<br />
"armonica", o terza legge di Keplero..<br />
Le conoscenze iniziatiche degli antichi uomini<br />
RIEMERGE DALL' ARCHIVIO DI STATO DI ROMA UNA PREZIOSA<br />
TESTIMONIANZA DELL' INQUISIZIONE<br />
E il notaio «fotografò» <strong>Giordano</strong> <strong>Bruno</strong> sul rogo.<br />
In un disegno la prima immagine del filosofo<br />
Un nuovo documento sul rogo di <strong>Giordano</strong> <strong>Bruno</strong><br />
offre per la prima volta una testimonianza visiva<br />
del tragico evento del 17 febbraio 1600: si tratta di<br />
un disegno, eseguito dal notaio Giuseppe De<br />
Angelis, in cui si vede il filosofo avvolto dalle<br />
fiamme.<br />
Collocato accanto alla descrizione del trasferimento<br />
dell'«eretico» dal carcere di Tor di Nona alla piazza<br />
di Campo de' Fiori, lo schizzo mostra <strong>Bruno</strong> di tre<br />
quarti, con addosso una tunica, e con le braccia<br />
dietro il corpo, probabilmente legate a un palo come<br />
spesso accadeva.<br />
Il volto presenta dettagli interessanti: un filo di<br />
barba sembra marcare i contorni del viso, mentre il tratto molto accentuato degli occhi e delle<br />
sopracciglia potrebbe far pensare a uno sguardo marcato, quasi minaccioso.<br />
Questo prezioso inedito è stato rinvenuto nell'Archivio di Stato di Roma da Michele Di Sivo e<br />
Orietta Verdi nel corso del restauro di alcuni documenti in occasione della mostra dedicata a<br />
Caravaggio a Roma (fino al 15 maggio), in cui sono esposte testimonianze sconosciute sul<br />
soggiorno nell' Urbe del grande pittore.<br />
Si tratta del registro che raccoglie gli avvenimenti accaduti tra il 1° gennaio e il 31 marzo 1600.<br />
L' intervento dei restauratori ha permesso di recuperare quasi il settanta per cento del testo in<br />
latino.<br />
Ma già una prima trascrizione, effettuata da Di Sivo e dalla Verdi, presenta, nonostante alcune<br />
evidenti lacune, interessanti informazioni finora rimaste sconosciute agli specialisti.<br />
Il notaio De Angelis, come era nella prassi, registra che <strong>Bruno</strong>, trovandosi detenuto presso il<br />
governatore di Roma (che all' epoca era Ferrante Taverna) viene affidato al giudice Giovanni<br />
Battista Gottarello per far eseguire la condanna comminata dal Tribunale dell' Inquisizione.<br />
Il nome di Gottarello non era mai apparso prima in nessun documento: spetta a lui dare il via al<br />
corteo che accompagna <strong>Bruno</strong> in Campo de' Fiori.<br />
L'Inquisizione, infatti, affidava al braccio secolare l'esecuzione della pena capitale.<br />
Tra i testimoni del rogo, figurano il cardinale Giulio Antonio Santori di Santa Severina e lo<br />
stesso notaio De Angelis.<br />
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