Giordano Bruno Monaco Mago Occultista
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19/06/2012 - 20.17 <strong>Giordano</strong> <strong>Bruno</strong> <strong>Monaco</strong> <strong>Mago</strong> <strong>Occultista</strong><br />
Un altro dei lavori più rilevanti di Johannes Trithemius è Di septem secundeis, id est<br />
intelligentiis sine spiritibus orbes post Deum moventibus, cioè, Delle sette cause secondarie o<br />
intelligenze dopo Dio, una cronologia mistica nella quale sviluppa una concezione ciclica della<br />
storia dell'Umanità. Secondo la sua teoria, imparentata con lo gnosticismo e con la tradizione<br />
indù, sette angeli, i sette geni maggiori della Cabala che corrispondono ai sette angeli<br />
dell'Apocalisse di San Giovanni, governano i pianeti dal principio della Creazione, alternandosi<br />
nel potere ogni 354 anni e quattro mesi. Ad ogni epoca di silenzio ed oscurità, seguirà il regno<br />
della luce, e così via.<br />
In questo trattato, Trithemius elabora una complessa cronologia nella quale non mancano<br />
sorprendenti predizioni. Certamente, in una di esse fissò, 400 anni prima che si producesse<br />
l'avvenimento, la data esatta, 1917, della dichiarazione di Balfour, nella quale si misero le basi<br />
per la creazione di uno Stato ebreo.<br />
Ma, lasciando da parte il Trithemius occultista, un'altro degli aspetti più importanti dell'abate<br />
tedesco si riferisce alle sue investigazioni sulla crittografia, alle sue teorie sulle chiavi di<br />
trasposizione che, perfino nei nostri giorni, continuano ad impiegarsi nella diplomazia e lo<br />
spionaggio. Buon esempio di ciò è la Crittografia, opera apparsa nel 1518. L'importanza di questo<br />
libro, riferito esclusivamente alle scritture segrete, è fuori ogni dubbio. In realtà, è considerato<br />
come uno dei più preziosi esempi sulla crittografia moderna. Una delle sue prime edizioni può<br />
contemplarsi a Washington, nel museo criptografico dell'Agenzia Nazionale della Sicurezza degli<br />
EE UU (NSA).<br />
INVOCANDO GLI SPIRITI<br />
Tuttavia, l'opera più eccezionale e controversa di Johannes Trithemius è l'Esteganografía.<br />
L'autore, come abbiamo menzionato, spiegava che l'argomento centrale di questo trattato era<br />
quello di esporre differenti tecniche per inviare messaggi segreti a lunga distanza. Ma, inoltre,<br />
una parte considerevole dell'opera è dedicata all'enumerazione di diversi tipi di spiriti, come se si<br />
trattasse di un moderno dizionario esoterico. Trithemius mette loro nome, li classifica<br />
gerarchicamente e concreta le ore del giorno, pianeti e costellazioni che sono associati ad essi.<br />
Quando James A. (Jim) Reeds affrontò il difficile compito di decifrare l'Esteganografía si pose,<br />
in primo luogo, la seguente questione: si tratta di un'esposizione di tecnica crittografica<br />
mascherata di magia naturale o, al contrario, è in primo luogo un trattato di magia che l'autore<br />
ha occultato dietro un'apparenza crittografica?<br />
Nel 1606, è noto che i primi volumi dell'Esteganografía, pieni di discorsi a carattere pietosi<br />
apparentemente banali e di confusi testi per realizzare invocazioni, contengono messaggi cifrati<br />
nascosti. Ma ora, quasi 500 anni dopo, si sono scoperti codici simili nel terzo e più enigmatico<br />
libro. Delle 180 pagine numerate dell'edizione del 1608, 159 appartengono ai primi due volumi e<br />
solamente 21 al terzo. In questo ultimo libro può leggersi una sommaria prefazione ed un<br />
capitolo, probabilmente incompleto, nei quali si presentano strane tavole numeriche intestate da<br />
simboli zodiacali e planetari.<br />
Ma, come inviare messaggi segreti con l'aiuto degli spiriti? Nei volumi I e II, Trithemius facilita<br />
le istruzioni precise per farlo. Per esempio, si annotava un semplice discorso in un pezzo di carta<br />
e, dietro un curioso rituale, si invocava gli angeli. Uno di questi scongiuri che sembrarono<br />
inequivocabilmente all'Inquisizione demoniaci, cominciava con la seguente frase: "Padiel aporsy<br />
mesarpon omeuas peludyn malpreaxo..." Veramente, il semplice fatto di pronunciare queste<br />
enigmatiche parole può risultare inquietante, ma non ha niente di diabolico. Trithemius utilizzò<br />
un semplice codice di trasposizione di lettere con una sequenza determinata. Se applichiamo<br />
detto codice, il risultato è meno misterioso: "padiel aPoRsY mesarpon oMeUaS peludyn<br />
mAlPrEaXo..." Abbiamo messo in maiuscole le lettere codificate. La soluzione è l'espressione<br />
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