Testo completo - Associazione Italiana di Aritmologia e ...
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GIAC • Volume 8 • Numero 4 • Dicembre 2005<br />
TITOLETTO<br />
In<strong>di</strong>cazioni<br />
all’impianto<br />
<strong>di</strong> pacemaker<br />
nei blocchi<br />
atrio-ventricolari<br />
acquisiti in<br />
pazienti adulti<br />
1<br />
Stimolazione car<strong>di</strong>aca definitiva<br />
nei blocchi atrio-ventricolari<br />
I blocchi atrio-ventricolari (AV) sono classificati in I,<br />
II e III grado. Anatomicamente vengono definiti come<br />
sopra, intra e sotto hisiani. I pazienti con <strong>di</strong>sturbi della<br />
conduzione atrio-ventricolare possono essere asintomatici<br />
o sintomatici in relazione alla bra<strong>di</strong>car<strong>di</strong>a, ad aritmie<br />
ventricolari o ad entrambe. La necessità <strong>di</strong> una stimolazione<br />
car<strong>di</strong>aca permanente è fortemente influenzata<br />
dalla presenza o assenza <strong>di</strong> sintomi legati alla bra<strong>di</strong>car<strong>di</strong>a.<br />
Le principali in<strong>di</strong>cazioni alla stimolazione car<strong>di</strong>aca<br />
definitiva si sono evolute negli ultimi 40 anni grazie<br />
all’esperienza clinica e senza il supporto <strong>di</strong> stu<strong>di</strong><br />
randomizzati, data l’assenza <strong>di</strong> trattamenti alternativi<br />
vali<strong>di</strong> per la bra<strong>di</strong>car<strong>di</strong>a.<br />
Blocco atrio-ventricolare<br />
<strong>di</strong> I grado<br />
Tale <strong>di</strong>fetto della conduzione viene definito da un’allungamento<br />
patologico dell’intervallo PR (>0.20 sec) (1).<br />
In passato, il blocco AV <strong>di</strong> I grado è stato considerato<br />
un’aritmia benigna in quanto non in grado <strong>di</strong> produrre<br />
bra<strong>di</strong>car<strong>di</strong>a e pertanto senza in<strong>di</strong>cazione alla stimolazione<br />
car<strong>di</strong>aca permanente. Va tuttavia segnalato che<br />
in presenza <strong>di</strong> blocco AV <strong>di</strong> primo grado importante,<br />
l’inadeguata sincronizzazione elettrica atrio-ventricolare<br />
può provocare un anomalo riempimento ventricolare<br />
e quin<strong>di</strong> un’insufficiente gittata car<strong>di</strong>aca ed un aumento<br />
delle pressioni <strong>di</strong> riempimento (sintomi analoghi alla<br />
“sindrome da pacemaker”). Quantunque manchino<br />
ancora dati certi sul ruolo della stimolazione car<strong>di</strong>aca<br />
definitiva nel migliorare la sopravvivenza dei pazienti<br />
con blocco atrio-ventricolare <strong>di</strong> I grado, è ormai riconosciuto<br />
che tali blocchi, se <strong>di</strong> grado importante (PR<br />
>0.32 sec), possono essere sintomatici anche in assenza<br />
<strong>di</strong> blocchi AV <strong>di</strong> grado superiore. Stu<strong>di</strong> non controllati<br />
hanno <strong>di</strong>mostrato in anni recenti che la correzione della<br />
sincronizzazione elettromeccanica atrio-ventricolare<br />
consente <strong>di</strong> migliorare sia i sintomi sia la portata car<strong>di</strong>aca<br />
.<br />
Purtroppo, mancano ancora dati che confermino in<br />
modo in<strong>di</strong>scutibile tali risultati nel follow-up a lungo<br />
termine. Al momento attuale, pertanto, l’in<strong>di</strong>cazione alla<br />
stimolazione definitiva può essere posta solo in presenza