10.06.2013 Views

Testo completo - Associazione Italiana di Aritmologia e ...

Testo completo - Associazione Italiana di Aritmologia e ...

Testo completo - Associazione Italiana di Aritmologia e ...

SHOW MORE
SHOW LESS

Create successful ePaper yourself

Turn your PDF publications into a flip-book with our unique Google optimized e-Paper software.

GIAC • Volume 8 • Numero 4 • Dicembre 2005<br />

TITOLETTO<br />

In<strong>di</strong>cazioni<br />

all’impianto<br />

<strong>di</strong> ICD nella<br />

car<strong>di</strong>omiopatia/<br />

<strong>di</strong>splasia<br />

aritmogena del<br />

ventricolo destro e<br />

nella sindrome <strong>di</strong><br />

Brugada<br />

44<br />

Introduzione<br />

Le malattie aritmogene a trasmissione genetica costituiscono<br />

un gruppo <strong>di</strong> car<strong>di</strong>opatie il cui comune denominatore<br />

è il carattere eredo-familiare e l’instabilità<br />

elettrica ventricolare che può portare a morte improvvisa<br />

specialmente in età giovanile. Si <strong>di</strong>stinguono malattie<br />

ere<strong>di</strong>tarie aritmogene “strutturali” e “primariamente<br />

elettriche”. Il primo gruppo include le car<strong>di</strong>omiopatie<br />

ipertrofica, <strong>di</strong>latativa, ed aritmogena del ventricolo<br />

destro, mentre il secondo comprende una serie <strong>di</strong> malattie<br />

primariamente elettriche (dette anche “canalopatie”),<br />

risultanti da una <strong>di</strong>sfunzione geneticamente-determinata<br />

<strong>di</strong> canali ionici della membrana cellulare (quali i<br />

canali del so<strong>di</strong>o o del potassio) o <strong>di</strong> proteine coinvolte<br />

della omeostasi del calcio intra-cellulare (quali il recettore<br />

riano<strong>di</strong>nico), e responsabili <strong>di</strong> arresto car<strong>di</strong>aco da<br />

fibrillazione ventricolare in assenza <strong>di</strong> alterazioni car<strong>di</strong>ache<br />

strutturali clinicamente <strong>di</strong>mostrabili.<br />

Il defibrillatore impiantabile (ICD) si propone come<br />

una logica strategia terapeutica nei pazienti affetti da<br />

queste car<strong>di</strong>opatie, la cui storia naturale è principalmente<br />

contrad<strong>di</strong>stinta dal rischio <strong>di</strong> aritmie car<strong>di</strong>ache pericolose<br />

per la vita e, solo secondariamente (e limitatamente<br />

alle forme con alterazioni strutturali), dalla <strong>di</strong>sfunzione<br />

contrattile responsabile <strong>di</strong> progressiva insufficienza<br />

car<strong>di</strong>aca. A <strong>di</strong>fferenza della car<strong>di</strong>opatia ischemica, per<br />

la quale vi è prova clinica definitiva che l’ICD costituisce<br />

la terapia più efficace per la prevenzione, sia primaria<br />

sia secondaria, della morte improvvisa, esistono<br />

pochi dati in letteratura sull’efficacia e sicurezza della<br />

terapia con ICD nei pazienti con car<strong>di</strong>opatie aritmogene<br />

eredo-familiari. Questo, in considerazione specialmente<br />

della relativa bassa prevalenza <strong>di</strong> queste malattie<br />

nella popolazione generale e per la rarità <strong>di</strong> complicanze<br />

aritmiche potenzialmente letali.<br />

ARVC/D<br />

Fino a qualche anno fa, le in<strong>di</strong>cazioni al trattamento<br />

con ICD dei pazienti con ARVC/D erano largamente<br />

empiriche e basate sull’esperienza acquisita dai vari<br />

centri, per analogia con altre con<strong>di</strong>zioni a rischio <strong>di</strong> morte<br />

improvvisa aritmica. Vi era la crescente tendenza ad<br />

impiantare il defibrillatore una volta posta la <strong>di</strong>agnosi:

Hooray! Your file is uploaded and ready to be published.

Saved successfully!

Ooh no, something went wrong!