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Testo completo - Associazione Italiana di Aritmologia e ...

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<strong>di</strong> sintomi invalidanti o <strong>di</strong> importante compromissione<br />

emo<strong>di</strong>namica correlabile all’allungamento dell’intervallo<br />

PR e solo dopo aver <strong>di</strong>mostrato che la normalizzazione<br />

<strong>di</strong> tale intervallo si associa ad un chiaro miglioramento<br />

della gittata car<strong>di</strong>aca. (2, 3)<br />

Blocco atrio-ventricolare<br />

<strong>di</strong> II grado<br />

Nel blocco AV <strong>di</strong> II grado l’impulso atriale viene bloccato<br />

a livello della giunzione AV e pertanto non condotto<br />

ai ventricoli in modo parossistico o permanente.<br />

Il blocco atrio-ventricolare <strong>di</strong> II grado è sud<strong>di</strong>viso nel<br />

tipo I e nel tipo II.<br />

Il blocco AV <strong>di</strong> II grado tipo I si riconosce quando<br />

prima dell’onda P bloccata è presente un progressivo<br />

allungamento dell’intervallo PR. Il blocco AV <strong>di</strong> II grado<br />

tipo I è solitamente dovuto ad un rallentamento della<br />

conduzione nel nodo AV, in<strong>di</strong>pendentemente dalla larghezza<br />

del QRS. La prognosi è abitualmente benigna,<br />

essendo inusuale in tal caso la progressione in tempi<br />

brevi verso gra<strong>di</strong> <strong>di</strong> blocco AV più avanzato. La stimolazione<br />

car<strong>di</strong>aca permanente non è pertanto solitamente<br />

in<strong>di</strong>cata a meno che il paziente non sia sintomatico<br />

per una bra<strong>di</strong>car<strong>di</strong>a importante. (4, 5)<br />

Il blocco AV <strong>di</strong> II grado tipo II è caratterizzato da<br />

un’intervallo PR costante nel tempo, e da onde P non<br />

seguite da complessi QRS. La sede <strong>di</strong> questi <strong>di</strong>fetti <strong>di</strong><br />

conduzione è solitamente localizzabile a livello hisiano<br />

o sottohisiano. La prognosi è abitualmente sfavorevole<br />

per una progressione più frequente verso il blocco<br />

atrio-ventricolare <strong>di</strong> III grado e per la frequente comparsa<br />

<strong>di</strong> sintomi maggiori ed in particolare <strong>di</strong> sincope<br />

o presincope. Per tale motivo il blocco atrio-ventricolare<br />

<strong>di</strong> II grado <strong>di</strong> II tipo in<strong>di</strong>ca una patologia <strong>di</strong>ffusa<br />

del sistema <strong>di</strong> conduzione e costituisce un’in<strong>di</strong>cazione<br />

chiara alla stimolazione car<strong>di</strong>aca definitiva anche in<br />

assenza <strong>di</strong> sintomi maggiori.<br />

Il blocco AV II grado tipo 2:1 è caratterizzato dall’alternanza<br />

<strong>di</strong> un’onda P condotta ai ventricoli e <strong>di</strong><br />

un’onda P bloccata. In tali casi la sede del blocco non<br />

può essere ipotizzata in base al solo dato elettrocar<strong>di</strong>ografico,<br />

ma può essere <strong>di</strong>agnosticata con certezza solo<br />

con lo stu<strong>di</strong>o elettrofisiologico endocavitario. La sede<br />

del blocco con<strong>di</strong>ziona la prognosi. In presenza <strong>di</strong> un<br />

blocco intra o infrahisiano, la stimolazione car<strong>di</strong>aca defi-<br />

GIAC • Volume 8 • Numero 4 • Dicembre 2005<br />

2<br />

nitiva va considerata strettamente in<strong>di</strong>cata. I blocchi atrioventricolari<br />

<strong>di</strong> II grado vengono considerati “avanzati”<br />

in presenza <strong>di</strong> un blocco consecutivo <strong>di</strong> due o più<br />

onde P in alternanza a complessi sinusali condotti a livello<br />

della giunzione AV, ad in<strong>di</strong>care che la conduzione<br />

AV è almeno in parte preservata. Nella maggior parte<br />

dei casi dei blocchi <strong>di</strong> II grado avanzato la prognosi e<br />

l’in<strong>di</strong>cazione all’impianto <strong>di</strong> pacemaker sono sovrapponibili<br />

a quanto riportato per il blocco AV <strong>di</strong> II grado<br />

tipo 2:1. (6)<br />

Blocco atrio-ventricolare<br />

<strong>di</strong> III grado<br />

Il blocco atrio-ventricolare <strong>di</strong> III grado (<strong>completo</strong>) si<br />

definisce come l’assenza <strong>di</strong> conduzione atrio-ventricolare<br />

parossistica o permanente. Nella maggior parte dei<br />

casi si associa a sintomi dovuti alla bra<strong>di</strong>car<strong>di</strong>a. Come<br />

nel blocco AV <strong>di</strong> II grado, la sede del <strong>di</strong>fetto <strong>di</strong> conduzione<br />

con<strong>di</strong>ziona la prognosi ed il trattamento. Se il blocco<br />

AV è dovuto ad una patologia del sistema <strong>di</strong> His-<br />

Purkinje la prognosi risulta nettamente più sfavorevole.<br />

La decisione <strong>di</strong> impiantare uno stimolatore car<strong>di</strong>aco<br />

definitivo deve tener conto della possibile reversibilità<br />

del blocco AV o meno. Cause reversibili <strong>di</strong> blocco AV,<br />

come le <strong>di</strong>sionie, la sindrome <strong>di</strong> Lyme, l’ipotermia, devono<br />

essere corrette prima <strong>di</strong> considerare l’eventuale<br />

impianto <strong>di</strong> pacemaker. In altre patologie (ad esempio<br />

sarcoidosi, amiloidosi, patologie neuromuscolari) l’impianto<br />

<strong>di</strong> pacemaker può essere considerato necessario<br />

anche in presenza <strong>di</strong> regressioni transitorie del blocco<br />

AV per la possibile progressione della malattia. (7, 8)<br />

Raccomandazioni<br />

per l’impianto <strong>di</strong> pacemaker<br />

in presenza <strong>di</strong> blocchi<br />

atrio-ventricolari acquisiti<br />

in pazienti adulti<br />

Classe I<br />

1. Blocco AV <strong>di</strong> III grado o <strong>di</strong> II grado avanzato, permanente<br />

o parossistico, a qualsiasi livello anatomico<br />

(nodale AV, hisiano, sottohisiano) associato a una<br />

o più delle seguenti con<strong>di</strong>zioni:<br />

a. bra<strong>di</strong>car<strong>di</strong>a associata a sintomi (inclusi segni cli-

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