Testo completo - Associazione Italiana di Aritmologia e ...
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to un solo episo<strong>di</strong>o <strong>di</strong> sincope in contesti non riconducibili<br />
ad un elevato rischio. (1) Tali pazienti devono infatti<br />
essere rassicurati sulla natura benigna della patologia,<br />
fornendo inoltre le misure <strong>di</strong> informazione sanitaria<br />
su in<strong>di</strong>cate. (1) Al contrario, misure terapeutiche ad<strong>di</strong>zionali<br />
possono rendersi necessarie in contesti caratterizzati<br />
da elevato rischio e/o elevata frequenza degli<br />
episo<strong>di</strong>: (1)<br />
• sincopi molto frequenti, con<strong>di</strong>zionanti una grave<br />
compromissione della qualità della vita;<br />
• tendenza degli episo<strong>di</strong> a reci<strong>di</strong>vare con assenza <strong>di</strong><br />
prodromi e conseguente esposizione del paziente ad<br />
un elevato rischio <strong>di</strong> traumatismo;<br />
• sincope durante attività a potenziale elevato rischio<br />
(guida) o in soggetti praticanti specifiche attività<br />
professionali a potenziale elevato rischio (atleti agonisti,<br />
piloti, autisti professionisti).<br />
Gli interventi terapeutici ad<strong>di</strong>zionali nei pazienti<br />
affetti da sincope vasovagale comprendono l’utilizzo <strong>di</strong><br />
“volume expanders” (incremento dell’introduzione <strong>di</strong><br />
sale con la <strong>di</strong>eta o <strong>di</strong> elettroliti me<strong>di</strong>ante l’uso <strong>di</strong> “sport<br />
drinks”) e la pratica <strong>di</strong> regolare esercizio fisico moderato<br />
e, in pazienti particolarmente motivati, l’eventuale<br />
prescrizione <strong>di</strong> perio<strong>di</strong> <strong>di</strong> ortostatismo passivo <strong>di</strong> durata<br />
progressivamente crescente (“tilt-training”). (1) Nella<br />
vita quoti<strong>di</strong>ana possono inoltre essere utili anche le cosiddette<br />
manovre <strong>di</strong> contropressione, capaci <strong>di</strong> indurre un<br />
significativo incremento della pressione arteriosa durante<br />
la fase prodromica, evitando la per<strong>di</strong>ta <strong>di</strong> coscienza<br />
o protraendo nel paziente la fase prodromica. (1)<br />
Molti farmaci (β-bloccanti, <strong>di</strong>sopiramide, scopolamina,<br />
cloni<strong>di</strong>na, teofillina, fludrocortisone, efedrina, etilefrina,<br />
midodrina, antiserotoninergici), sono stati stu<strong>di</strong>ati<br />
nella prevenzione della sincope vasovagale. (1) In generale,<br />
mentre sod<strong>di</strong>sfacenti sono stati i risultati degli stu<strong>di</strong><br />
non controllati o controllati a breve termine, <strong>di</strong>versi stu<strong>di</strong><br />
clinici controllati e randomizzati con placebo hanno fallito<br />
nel <strong>di</strong>mostrare un’utilità della terapia farmacologica<br />
che, pertanto, non è raccomandata nella prevenzione<br />
delle reci<strong>di</strong>ve <strong>di</strong> sincope vasovagale. (1)<br />
In<strong>di</strong>cazioni all’impianto <strong>di</strong> pacemaker nella sincope neuro-me<strong>di</strong>ata<br />
19<br />
L’elettrostimolazione<br />
nella sincope neuro-me<strong>di</strong>ata<br />
Sincope vasovagale<br />
Sebbene i dati raccolti in corso <strong>di</strong> tilt-test abbiano <strong>di</strong>mostrato<br />
che il pacing sia in genere inefficace nel prevenire<br />
la sincope pur protraendo la fase prodromica, il<br />
ruolo dell’elettrostimolazione è stato oggetto <strong>di</strong> svariati<br />
stu<strong>di</strong> <strong>di</strong> limitate <strong>di</strong>mensioni che hanno <strong>di</strong>mostrato la<br />
possibile efficacia <strong>di</strong> tale intervento terapeutico in popolazioni<br />
altamente selezionate. (1,3-8) Ciò ha quin<strong>di</strong> creato<br />
il presupposto per stu<strong>di</strong> clinici, randomizzati e controllati,<br />
<strong>di</strong> maggiori <strong>di</strong>mensioni. L’analisi <strong>di</strong> questi stu<strong>di</strong> costituisce<br />
pertanto il punto centrale della presente sezione<br />
unitamente alle raccomandazioni circa le in<strong>di</strong>cazioni all’elettrostimolazione<br />
nel trattamento della sincope neurome<strong>di</strong>ata.<br />
Cinque stu<strong>di</strong> si sono recentemente occupati <strong>di</strong> questo<br />
argomento: (9-13) tre, in aperto, hanno fornito risultati<br />
positivi [il The North American Vasovagal Pacemaker<br />
Study (VPS), (9) il Vasovagal Syncope International Study<br />
(VASIS) (10) e il Syncope Diagnosis and Treatment Study<br />
(SYDIT) (11)] e due, in cieco, risultati negativi [il Second<br />
Vasovagal Pacemaker Study (VPS II) (11) e il Vasovagal<br />
Sincope and Pacing Trial (SYNPACE) (11)].<br />
Nel VPS, (9) 54 pazienti <strong>di</strong> ambo i sessi sono stati randomizzati<br />
a ricevere o a non ricevere un pacemaker DDD<br />
con funzione “rate-drop response”. Per esser ammesso<br />
allo stu<strong>di</strong>o, ciascun paziente doveva aver presentato<br />
nella sua vita almeno 6 episo<strong>di</strong> sincopali ed un tiltup<br />
test positivo (con FC