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PAG 1 - Consiglio Regionale dell'Umbria - Regione Umbria

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stata incentrata sulla storia della Memoria e sulla<br />

coscienza della Shoah in Polonia, grazie alla presenza<br />

di Uri Orlev e alla sua testimonianza sulle<br />

vicende del ghetto di Varsavia durante l'occupazione<br />

nazista. Il testimone di quest'anno, Semso<br />

Osmanović, è invece bosniaco, è un avvocato e<br />

insegna all'Università di Trieste. “Inevitabile,<br />

oltre che opportuno – si legge in una nota dell'Isuc<br />

-, virare l'attenzione sulla memoria della<br />

Shoah nei Balcani, dove l'occupazione tedesca ha<br />

mietuto numerose vittime e molti ebrei sono<br />

stati salvati dai musulmani di Bosnia, poi proclamati<br />

Giusti dallo Yad Vashem. Memore e riconoscente<br />

di questo, la comunità ebraica di Sarajevo,<br />

durante la guerra del 1995, portò in salvo<br />

in Israele le famiglie dei Giusti bosniaci, vittime a<br />

loro volta di persecuzioni da parte dei serbi. Un<br />

'fare del bene' che si è così riproposto a qualche<br />

decennio di distanza, in terre da secoli martoriate<br />

da guerre e violenze”.<br />

CAPITALE DELLA CULTURA 2019: NASCE LA<br />

FONDAZIONE “PERUGIASSISI 2019”, GIÀ<br />

IN GARA 22 CITTÀ, DECISIVO IL TERRITO-<br />

RIO E LA CAPACITÀ DI CONIUGARE CULTU-<br />

RA E SVILUPPO – PRESENTATO LO STATUTO<br />

IN III COMMISSIONE<br />

L'assessore regionale alla cultura Fabrizio Bracco<br />

ha presentato a Palazzo Cesaroni, ai membri<br />

della terza Commissione consiliare, lo Statuto<br />

che darà vita alla Fondazione “Perugiassisi<br />

2019”. Lo Strumento operativo individuato per<br />

preparare la proposta operativa sulla quale il<br />

Governo nazionale farà le sue valutazioni successive,<br />

la prima fra il 2014-15, per arrivare ad individuare<br />

la candidatura italiana più credibile al<br />

ruolo di Capitale della Cultura europea nel 2019.<br />

Si tratta, ha spiegato Bracco di coinvolgere il<br />

meglio del territorio umbro, le istituzioni pubbliche,<br />

i privati e i comuni con oltre 15mila abitanti.<br />

Sono già 22 e molto agguerrite le città candidate<br />

all'appuntamento del 2019.<br />

Perugia 24 gennaio 2012 – Con lo Statuto della<br />

Fondazione “Perugiassisi 2019” comincia la corsa<br />

verso la candidatura a Capitale della cultura europea,<br />

delle due città capofila, Perugia ed Assisi.<br />

Una vera gara ad eliminazioni successive, come<br />

nei gironi del grande calcio, che per essere vinta<br />

dovrà coinvolgere la gran parte del territorio<br />

regionale, il meglio delle sue istituzioni pubbliche,<br />

dei comuni storici, delle imprese più innovative,<br />

delle forze più vive, perché si tratta di battere<br />

altre candidature, al momento ventidue,<br />

molto agguerrite ed organizzate. Con queste<br />

argomentazioni, l'assessore regionale alla cultura<br />

Fabrizio Bracco ha presentato a Palazzo Cesaroni,<br />

in terza Commissione consiliare, lo Statuto<br />

che darà vita alla Fondazione Perugiassisi 2019.<br />

Lo Strumento operativo individuato per preparare<br />

quel dossier finale sul quale il Governo nazionale<br />

farà le sue valutazioni la prima fra il 2014-<br />

15 per decidere qual è la candidatura italiana più<br />

cultura<br />

credibile per il ruolo di Capitale della Cultura<br />

europea fra sette anni, nel 2019. Bracco ha<br />

sottolineato che non si tratta di una gara fra le<br />

bellezze monumentali ed architettoniche migliori.<br />

Se così fosse vincerebbe la già agguerrita proposta<br />

di Venezia che si candiderà con le città del<br />

Triveneto; ma di ideare e presentare un progetto<br />

che, come è avvenuto in passato con le esperienze<br />

più riuscite (Liverpool, Lione, Istanbul, la<br />

stessa Genova) dimostri la capacità di riconversione<br />

strategica della economia urbana e del suo<br />

territorio, nel quale la cultura e le attività ad<br />

essa legate diventino il vero motore dello sviluppo.<br />

Per fare questo, ha aggiunto Bracco, c'è bisogno<br />

di valorizzare tutti campi possibili ed in<br />

particolare il territorio considerato strategico da<br />

molte candidature che già si conoscono come<br />

Siena con le Terre senesi e Ravenna. La Fondazione<br />

che ha già un patrimonio iniziale di 60mila<br />

euro aperto ad altri apporti, ha un unico scopo<br />

“realizzare tutte le attività necessarie e conseguenti<br />

alla candidatura” e si estinguerà quando<br />

lo scopo sarà raggiunto, o sarà diventato impossibile.<br />

Bracco ha precisato che si è voluto distinguere<br />

i soci fondatori Perugia, Assisi e <strong>Regione</strong>,<br />

per poi allargare ad altri soggetti (Provincia di<br />

Perugia, comuni con più di 15.000 abitanti. Ma<br />

già da ora dagli incontri con le due Province e<br />

con alcuni comuni del ternano è subito emersa<br />

l'adesione di Terni Orvieto, e Narni e la disponibilità<br />

di molti altri comuni, da Gubbio, a Città di<br />

Castello a Todi. Dopo una certa esitazione iniziale,<br />

dovuta alla mancanza dello strumento Fondazione,<br />

la candidatura ha aggiunto Bracco deve<br />

partire forte, con nuove adesioni come l'Università,<br />

le Camere di commercio, eventuali banche,<br />

perché bisogna al più presto varare un comitato<br />

scientifico che lavori alla proposta vera e propria.<br />

Soddisfazione per la proposta di statuto e per il<br />

programma ambizioso che la Fondazione si sta<br />

dando, le ha espresse a fine audizione il presidente<br />

Massimo Buconi; mentre Paolo Brutti (Idv)<br />

ha esortato a lavorare tutti insieme, nella convinzione<br />

che un progetto di tale portata che punta<br />

a fare della cultura un fattore economico di<br />

sviluppo si rivelerà comunque utile.<br />

NEL SITO DELL' ISUC DOCUMENTI PER CE-<br />

LEBRARE IL GIORNO DELLA MEMORIA<br />

Disponibili sul sito internet dell’Isuc (Istituto per<br />

la storia dell’<strong>Umbria</strong> contemporanea) molti documenti<br />

e filmati sul tema della persecuzione<br />

degli Ebrei in <strong>Umbria</strong> e in Italia durante il fascismo.<br />

Proposte didattiche sul Giorno della Memoria<br />

ed anche molti film sulla Shoah a disposizione<br />

di scuole e cittadini all’indirizzo<br />

http://isuc.crumbria.it.<br />

Perugia, 25 gennaio 2012 - Dal 2000, anno di<br />

istituzione del Giorno della Memoria, l'Isuc (Istituto<br />

per la storia <strong>dell'<strong>Umbria</strong></strong> contemporanea) ha<br />

messo a disposizione della scuola e della comunità<br />

regionale i risultati della propria attività scien-<br />

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