PAG 1 - Consiglio Regionale dell'Umbria - Regione Umbria
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te i vincoli sempre più stringenti della finanza<br />
pubblica e quindi il patto di stabilità”.<br />
Perugia, 19 gennaio 2012 – Con i voti favorevoli<br />
dei commissari di maggioranza (5) e quelli contrari<br />
dell'opposizione (2) la Prima Commissione<br />
consiliare, presieduta da Oliviero Dottorini ha<br />
approvato il 'Rendiconto generale dell'amministrazione<br />
della <strong>Regione</strong> <strong>Umbria</strong> per l'esercizio<br />
finanziario 2010'. È stato l'assessore regionale al<br />
Bilancio Gianluca Rossi ad illustrare l'atto sottolineando<br />
subito come la gestione sia stata caratterizzata<br />
da una “profonda attenzione sia nell'attività<br />
amministrativa che contabile, rispettando<br />
costantemente i vincoli sempre più stringenti<br />
della finanza pubblica”. Gli aspetti maggiormente<br />
caratterizzanti della gestione del 2010 vengono<br />
così riassunti: un elevato grado di realizzo<br />
complessivo delle entrate pari a circa il 94 per<br />
cento, per quelle di natura tributaria la percentuale<br />
è di quasi il 100 per cento. Si è verificato<br />
un alto grado di attendibilità delle previsioni di<br />
bilancio testimoniato da un indice di variazione<br />
particolarmente contenuto (entrate 2 per cento –<br />
spese 1 per cento); miglioramento dell'indice di<br />
accumulazione dei residui attivi che si attesta,<br />
per la prima volta, su un valore negativo del 37<br />
per cento, grazie ad azioni volte ad imprimere<br />
una maggiore velocità di riscossione dei crediti. Il<br />
totale dei residui attivi al 31 dicembre 2010 è<br />
pari a 1miliardo 700milioni di euro con una riduzione<br />
di circa 800milioni rispetto all'esercizio<br />
precedente. Da registrare un forte impulso all'attività<br />
di smaltimento dei residui passivi (46<br />
per cento), il totale dei residui passivi al 31 dicembre<br />
2010 è pari 1miliardo 500milioni di euro<br />
con una riduzione di circa 800 milioni di euro<br />
rispetto al 2009. Da sottolineare una significativa<br />
prosecuzione dell'attività di lotta all'evasione<br />
fiscale, prevalentemente riferita alla tassa automobilistica,<br />
con un livello di recupero che si attesta<br />
su circa 14 milioni di euro. La gestione di<br />
cassa ha sempre assicurato un costante equilibrio<br />
tra pagamenti ed incassi. Nell'ultimo decennio<br />
la <strong>Regione</strong> <strong>Umbria</strong> non ha mai ricorso ad<br />
anticipazioni di cassa. Anche per il 2010 la <strong>Regione</strong><br />
ha rispettato il patto di stabilità. Attraverso<br />
lo strumento del patto verticale ha quindi permesso<br />
l'effettuazione di maggiori pagamenti,<br />
rispetto al loro obiettivo programmatico, al sistema<br />
degli Enti locali, 'cedendo' loro 3milioni<br />
900mila euro. In merito allo stock di debito in<br />
essere, al 31 dicembre 2010 è pari a 360 milioni<br />
di euro. Il costo dell'indebitamento, per quote<br />
interesse al rimborso del capitale, negli ultimi<br />
dieci anni è rimasto sempre al di sotto del 2 per<br />
cento delle entrate correnti. Il livello dell'indebitamento<br />
negli ultimi dieci anni è rimasto costante.<br />
Per l'assessore Rossi, i dati contenuti nel<br />
rendiconto “testimoniano sostanzialmente il buono<br />
stato di salute della finanza regionale come<br />
del resto documentato dalla relazione dei Revisori<br />
dei conti”. Relatori in Aula: per la maggioranza<br />
Luca Barberini (PD), per la minoranza il vice pre-<br />
finanza<br />
sidente della Commissione, Massimo Monni<br />
(PdL).<br />
ACCESSO AL CREDITO: IL PROGRESSIVO<br />
RALLENTAMENTO DEL CREDITO IN UMBRIA,<br />
NEL 2011, PIÙ MARCATO RISPETTO ALLA<br />
MEDIA NAZIONALE – IN SECONDA COM-<br />
MISSIONE L'AUDIZIONE DELLA BANCA D'I-<br />
TALIA<br />
Continua in Seconda Commissione l'indagine<br />
conoscitiva, richiesta dal consigliere Franco Zaffini<br />
(Fare Italia), sull'“andamento del credito<br />
bancario in <strong>Umbria</strong> – aspetti e criticità del sistema<br />
creditizio umbro”. Audizione, stamani, a Palazzo<br />
Cesaroni del direttore della filiale umbra<br />
della Banca d'Italia, Antonio Carrubba. Tra i passaggi<br />
più significativi emersi nel corso della riunione:<br />
“Il progressivo rallentamento del credito<br />
nel corso del 2011; segnali preoccupanti e di<br />
sofferenza nella qualità del credito; le imprese<br />
chiedono liquidità per ristrutturare le loro posizioni<br />
debitorie; il calo del risparmio da parte degli<br />
umbri; oltre il 50 per cento del mercato regionale<br />
lo fanno le grandi banche, più severe<br />
nella concessione del credito”. Alla fine del 2011<br />
operavano in <strong>Umbria</strong> 44 banche, una in meno<br />
rispetto all'anno precedente. Il numero di sportelli<br />
presenti era pari a 585, 4 in più rispetto al<br />
2010.<br />
Perugia, 25 gennaio 2012 –Il progressivo rallentamento<br />
del credito nel corso del 2011 è stato, in<br />
<strong>Umbria</strong>, più marcato rispetto alla media nazionale;<br />
sulla qualità del credito ci sono segnali preoccupanti<br />
e di sofferenza; in molti casi le imprese<br />
chiedono liquidità per ristrutturare le loro posizioni<br />
debitorie; tra i settori, l'accesso al credito è<br />
risultato più difficile per le imprese delle costruzioni;<br />
il calo del risparmio da parte degli umbri,<br />
nei conti correnti, rappresenta un dato particolarmente<br />
preoccupante; oltre il 50 per cento del<br />
mercato regionale lo fanno le grandi banche, più<br />
severe nella concessione del credito. Sono alcune<br />
delle questioni, tra le più importanti, emerse<br />
stamani dall'audizione, in Seconda Commissione,<br />
presieduta dal Gianfranco Chiacchieroni, del<br />
direttore della filiale perugina della Banca d'Italia,<br />
Antonio Carrubba, accompagnato dai funzionari<br />
Daniele Marangoni e Riccardo Bonci. L'audizione<br />
fa parte di una serie di incontri che la<br />
Commissione sta portando avanti nell'ambito di<br />
una indagine conoscitiva, richiesta dal consigliere<br />
regionale Franco Zaffini (Fare Italia) sull'“andamento<br />
del credito bancario in <strong>Umbria</strong> –<br />
aspetti e criticità del sistema creditizio umbro”.<br />
Nel corso degli interventi è stato ribadito come,<br />
anche a livello nazionale, le condizioni di offerta<br />
di credito all'economia risentano negativamente<br />
anche del deterioramento della qualità dei finanziamenti.<br />
Il sistema bancario umbro, comunque,<br />
concede credito più di quanto raccoglie. Importante<br />
sarà la patrimonializzazione dei consorzi<br />
fidi, soggetti importantissimi di garanzia per le<br />
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