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PAG 1 - Consiglio Regionale dell'Umbria - Regione Umbria

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Economia/lavoro<br />

la fascia appenninica dell’<strong>Umbria</strong>”. Lo scrive il<br />

consigliere regionale del Partito Democratico,<br />

Andrea Smacchi per il quale “in una situazione di<br />

emergenza come questa, molto simile a quella<br />

vissuta in occasione del terremoto del 1997, occorre<br />

mettere in campo tutte le strumentazioni<br />

per cercare di attutire il più possibile gli effetti<br />

della crisi, sia sulle famiglie che sulle imprese<br />

che ancora oggi riescono a garantire occupazione<br />

e reddito”. Smacchi auspica, “in brevissimo<br />

tempo, la convocazione di un tavolo tecnico fra<br />

<strong>Regione</strong>, Provincia e Comuni della fascia appenninica<br />

ed Inps, per analizzare la concreta possibilità<br />

di provvedere alla sospensione di tutti i tributi<br />

locali e della contribuzione, per tutte quelle<br />

famiglie e quelle aziende che oggi vivono il<br />

dramma della disoccupazione o della cassa integrazione,<br />

così come avvenne in occasione degli<br />

eventi sismici del 1997. La parte più corposa del<br />

lavoro – prosegue il consigliere regionale - dovrà<br />

comunque riguardare l’utilizzo delle risorse non<br />

vincolate disponibili del fondo Fas (Fondo aree<br />

svantaggiate), pari a 213 milioni di euro, e quelle<br />

previste dall’accordo di programma per la vertenza<br />

Merloni, circa 35 milioni di euro. Un uso<br />

razionale di tali risorse – spiega -, teso al rilancio<br />

di un nuovo modello di sviluppo industriale, fondato<br />

su ricerca ed innovazione, dovrà riguardare<br />

in via prioritaria il territorio della fascia appenninica,<br />

con il duplice obiettivo di arrivare ad una<br />

nuova industrializzazione stabile e di qualità,<br />

legata ad una altrettanto stabile permanenza di<br />

aziende solide già presenti sul territorio, come la<br />

Faber, che potrebbero rivedere i propri piani di<br />

riorganizzazione privilegiando il nostro territorio<br />

piuttosto che altri paesi europei ed extra europei”.<br />

Smacchi invita anche a prendere atto come<br />

“la straordinaria mobilitazione messa in campo<br />

da tutti i lavoratori della Faber di <strong>Umbria</strong> e<br />

Marche, che sta bloccando tutta la produzione<br />

del gruppo, ha già prodotto l’effetto dell’anticipo<br />

dell’incontro al prossimo lunedì 23 gennaio e,<br />

forse, sta iniziando a far riflettere<br />

sull’opportunità di un disimpegno da Fossato<br />

quanti pensavano di potere chiudere uno stabilimento<br />

con un comunicato di poche righe, senza<br />

nessun confronto coi lavoratori”.<br />

CRISI FASCIA APPENNINICA: “EMERGENZA<br />

LAVORO STA INNESCANDO EFFETTO DOMI-<br />

NO” - I CONSIGLIERI DEL PD LOCCHI,<br />

SMACCHI E BARBERINI CHIEDONO INTER-<br />

VENTI STRAORDINARI CON UNA MOZIONE<br />

DA DISCUTERE IN AULA<br />

Con il testo di una mozione da discutere in Aula,<br />

a favore dei lavoratori delle imprese in crisi della<br />

fascia appenninica umbra, il capogruppo del Partito<br />

democratico Renato Locchi, assieme ai consiglieri<br />

Andrea Smacchi e Luca Barberini, propone<br />

“la sospensione dei tributi locali, il versamento<br />

della contribuzione fiscale e previdenziale, il<br />

pagamento delle rate di mutui e prestiti per i<br />

dipendenti delle imprese della dorsale appennini-<br />

ca umbra in crisi”. Il Pd, si afferma nella mozione,<br />

“non permetterà che la crisi porti alla rassegnazione<br />

di tanti cittadini in difficoltà e proseguirà<br />

nella sua battaglia politica in difesa della dignità<br />

dei lavoratori e del lavoro.<br />

Perugia 24 gennaio 2012 – “Provvedimenti straordinari,<br />

anche di natura fiscale, in favore dei<br />

lavoratori delle imprese in crisi della fascia appenninica”.<br />

Lo chiedono in una mozione da discutere<br />

in <strong>Consiglio</strong> regionale il capogruppo del Partito<br />

democratico Renato Locchi, assieme ai consiglieri<br />

Andrea Smacchi e Luca Barberini, proponendo<br />

“la sospensione dei tributi locali, il versamento<br />

della contribuzione fiscale e previdenziale,<br />

il pagamento delle rate di mutui e prestiti per i<br />

dipendenti delle imprese della dorsale appenninica<br />

umbra in crisi”. “Con l'apertura della vertenza<br />

Faber – sottolineano nel documento i tre consiglieri<br />

regionali del Pd – il territorio appenninico<br />

ha subito l'ennesimo colpo in un quadro economico<br />

e sociale già fortemente compromesso dalla<br />

pesante crisi. Interi settori produttivi come l'edilizia,<br />

la metalmeccanica, l'agroalimentare, la<br />

ceramica artistica, gran parte delle aziende dell'artigianato<br />

diffuso, fino ad arrivare al terziario,<br />

sono ormai da mesi in ginocchio”. “Su circa<br />

70mila residenti – spiegano – vi sono ormai più<br />

di 3mila lavoratori interessati da provvedimenti<br />

di cassa integrazione, mobilità e disoccupazione:<br />

numeri che dAnno l'idea di come in quest'area si<br />

sia abbattuto un vero e proprio terremoto economico<br />

e sociale che sta producendo un'emergenza<br />

molto simile a quella causata dagli eventi<br />

sismici del 1997. Una situazione straordinaria<br />

che rischia di degenerare in un vero e proprio<br />

effetto domino, che potrebbe a breve coinvolgere<br />

anche altre imprese”. “In questo contesto –<br />

proseguono – si rendono necessari interventi<br />

straordinari ed urgenti, in grado di aiutare concretamente<br />

famiglie ed imprese che vivono ed<br />

operano nel territorio della fascia appenninica.<br />

Sulla scorta della positiva esperienza vissuta<br />

subito dopo il sisma, che vide la <strong>Regione</strong> capofila<br />

in una grande opera di solidarietà, si è ritenuto<br />

doveroso presentare una mozione per impegnare<br />

la Giunta e il <strong>Consiglio</strong> regionale a mettere in<br />

atto tutti quei strumenti in grado di attutire gli<br />

effetti della crisi su famiglie ed imprese”. Per i<br />

tre esponenti del Pd, “è necessaria un’azione<br />

politica efficace e lungimirante che coinvolga le<br />

istituzioni locali, l'Inps, gli istituti di credito ed il<br />

Governo. A quest'ultimo si chiede in particolare<br />

di mantenere l’impegno finanziario di 35 milioni<br />

di euro previsto nell’Accordo di programma. In<br />

questa fase – aggiungono – lo stesso utilizzo dei<br />

fondi Fas dovrà essere programmato senza vincoli,<br />

con l'obiettivo di arginare l'emergenza e di<br />

sostenere quei lavoratori espulsi dal sistema<br />

produttivo”. “Il Pd – concludono – non permetterà<br />

che la crisi porti alla rassegnazione di tanti<br />

cittadini in difficoltà e proseguirà nella sua battaglia<br />

politica in difesa della dignità dei lavoratori e<br />

del lavoro”.<br />

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