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PAG 1 - Consiglio Regionale dell'Umbria - Regione Umbria

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costruiscano le condizioni affinché ci sia un quadro<br />

certo di regole a cui tutti si debbano adeguare<br />

e che sia uguale in tutte le ASL della <strong>Regione</strong><br />

e non invece, come è oggi, una regola diversa in<br />

ogni Azienda sanitaria”. Lo afferma Raffaele Nevi,<br />

capogruppo del Pdl in <strong>Consiglio</strong> regionale, che<br />

annuncia di avere predisposto un’interrogazione<br />

all’assessore alla Sanità, per sapere “quali siano<br />

le intenzioni della Giunta per costruire regole<br />

chiare per tutti cercando di risolvere il contenzioso<br />

in atto”. “Scriverò altresì – aggiunge Nevi -<br />

al presidente della commissione Sanità chiedendo,<br />

a nome del Pdl, che si ascoltino le parti per<br />

far sì che pure il <strong>Consiglio</strong> regionale possa essere<br />

protagonista e contribuire, anche con eventuali<br />

provvedimenti normativi, a trovare soluzioni<br />

chiare, riconosciute e durature”.<br />

MALATI DI SLA: “VERGOGNOSO CHE LE ASL<br />

GIOCHINO A SCARICABARILE DOPO LE DI-<br />

SPOSIZIONI IMPARTITE DALLA REGIONE” -<br />

MONACELLI (UDC) TORNA SUI RITARDI<br />

NELLA EROGAZIONE DEGLI ASSEGNI DI<br />

SOLLIEVO<br />

Perugia 12 gennaio 2012 – Non si capisce perché<br />

le Aziende sanitarie locali umbre non provvedano<br />

all’erogazione degli assegni di sollievo per i malati<br />

di Sla, come la <strong>Regione</strong> ha già chiesto loro”.<br />

Sandra Monacelli, capogruppo Udc in <strong>Consiglio</strong><br />

regionale, torna sulla vicenda dei ritardi nella<br />

erogazione del contributo, definendo “vergognoso<br />

che sulla pelle dei malati di Sla si stia giocando<br />

allo scaricabarile”. Dopo aver ripetutamente<br />

chiamato in causa la Giunta regionale, Sandra<br />

Monacelli, anche a seguito delle spiegazioni date<br />

dall'esecutivo, si domanda come sia possibile che<br />

le Asl non abbiano ancora fatto nulla, nonostante<br />

i direttori generali siano stati ufficialmente invitati<br />

dalla Giunta regionale la, “provvedere immediatamente<br />

all’erogazione degli assegni di sollievo,<br />

secondo i criteri di valutazione individuati, il<br />

cui rimborso avverrà da parte della <strong>Regione</strong> alle<br />

Asl su rendicontazione trimestrale”. Il capogruppo<br />

Udc, che ritiene, “assolutamente inspiegabile<br />

la giustificazione addotta per il ritardo, ovvero la<br />

necessità di individuare criteri inoppugnabili che<br />

garantiscano equità e soddisfacimento dei bisogni<br />

effettivi presenti in ogni ambito territoriale”,<br />

così conclude: “Ancora una volta, l'annuncio da<br />

parte dell'assessore alla sanità che i contributi<br />

sarebbero stati assegnati da novembre, non ha<br />

trovato seguito in un impegno preciso. Una prassi<br />

alla quale in <strong>Consiglio</strong> regionale cominciamo,<br />

purtroppo, ad abituarci: chi invece non può sopportarne<br />

le conseguenze, sono proprio i malati di<br />

Sla, sulle cui spalle ricade il peso maggiore di un<br />

ritardo ingiustificato”.<br />

RU486: “SUBITO IL VIA ALLA SPERIMENTA-<br />

ZIONE DELLA PILLOLA ABORTIVA SECONDO<br />

LE LINEE GUIDA ELABORATE DAL COMITA-<br />

TO TECNICO SCIENTIFICO E GIÀ APPROVA-<br />

sanità<br />

TE DALLA REGIONE” - INTERROGAZIONE DI<br />

STUFARA (PRC-FDS)<br />

Il capogruppo regionale di Rifondazione comunista-Federazione<br />

della sinistra, Damiano Stufara,<br />

ha presentato una interrogazione all'Esecutivo di<br />

Palazzo Donini con la quale chiede di conoscere<br />

“i tempi previsti per l'esecuzione della nuova fase<br />

di concertazione”, sottolineando la “necessità di<br />

procedere quanto prima all'effettivo avvio della<br />

sperimentazione della pillola abortiva RU 486<br />

tramite apposito ed inequivocabile atto della<br />

Giunta regionale, nelle forme disposte dalle linee<br />

guida elaborate dal Comitato Tecnico scientifico e<br />

già approvate dalla Giunta stessa”.<br />

Perugia, 12 gennaio 2012 – Chiarire “i tempi<br />

previsti per l'esecuzione della nuova fase di concertazione”<br />

e “procedere quanto prima all'effettivo<br />

avvio della sperimentazione della pillola abortiva,<br />

RU 486 tramite apposito ed inequivocabile<br />

atto della Giunta regionale, nelle forme disposte<br />

dalle linee guida elaborate dal Comitato Tecnico<br />

Scientifico e già approvate dalla Giunta stessa”.<br />

Lo chiede, in una interrogazione all'Esecutivo di<br />

Palazzo Donini, il capogruppo regionale del Prc-<br />

Fds, Damiano Stufara. Nel suo atto ispettivo, il<br />

consigliere di Rifondazione comunista, ricorda<br />

che “la <strong>Regione</strong> <strong>Umbria</strong>, a seguito delle Linee di<br />

indirizzo sulla interruzione volontaria di gravidanza<br />

elaborate dalla Commissione del ministero<br />

della Salute, approvate in data 24 giugno 2010,<br />

ha costituito un Comitato tecnico scientifico per<br />

predisporre le linee guida per la sperimentazione<br />

del percorso assistenziale per la donna che richiede<br />

l’interruzione volontaria della gravidanza<br />

farmacologica. Quindi – scrive Stufara - si è preso<br />

atto delle linee guida sulla interruzione volontaria<br />

di gravidanza con l’utilizzo del farmaco<br />

RU486 risultanti dal lavoro svolto dal Comitato<br />

tecnico scientifico. Le suddette linee guida predisposte<br />

dal Comitato tecnico scientifico – continua<br />

il consigliere regionale -, a seguito dalla conclusione<br />

del percorso con la fase di partecipazione e<br />

confronto con le società scientifiche, associazioni<br />

degli utenti e organismi di pari opportunità avvenuta<br />

il 29 novembre 2010, sono state definitivamente<br />

approvate (delibera della Giunta<br />

863/2011)”. Stufara rimarca come “nella stessa<br />

delibera veniva disposto di 'avviare la fase di<br />

sperimentazione, della durata non superiore a 12<br />

mesi, delle tecniche di interruzione della gravidanza'<br />

e di 'avviare una nuova fase di concertazione<br />

e confronto con le associazioni degli utenti<br />

e con gli organismi di pari opportunità da completare<br />

entro il mese di settembre 2011'”. Per il<br />

capogruppo del Prc-Fds, quindi, “non si capisce<br />

come si possa disporre, nel medesimo atto, l'avvio<br />

della sperimentazione nello stesso momento<br />

in cui si programma una ulteriore fase di concertazione,<br />

se non nel senso che la stessa delibera<br />

non sia da intendersi come una delibera attuativa<br />

della sperimentazione. A tutt'oggi – conclude<br />

Stufara - non risulta essere stata avviata l'ulteriore<br />

fase di confronto con le associazioni degli<br />

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