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PAG 1 - Consiglio Regionale dell'Umbria - Regione Umbria

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Istruzione/formazione<br />

Peglia e della Diga di Corbara. Alla soluzione di<br />

voto sfavorevole a questa parte di piano, si è<br />

arrivati dopo un lungo dibattito in Commissione,<br />

alla presenza dell'assessore Carla Casciari che ha<br />

ricordato la logica dei numeri che ha ispirato la<br />

Provincia di Terni, la quale in base ai nuovi criteri<br />

restrittivi della legge 111 è destinata a perdere<br />

quattro delle cinque direzioni didattiche cui dovrà<br />

rinunciare l'intera <strong>Umbria</strong>. La decisione di esprimere<br />

un voto contrario sull'accorpamento di San<br />

Venanzo a Baschi e Montecchio è stata formulata<br />

dal presidente della terza Commissione Massimo<br />

Buconi che l'ha motivata con la durata limitata<br />

ad un anno del regime di proroga, con il fatto<br />

che non va comunque ad incidere sui parametri<br />

di altri istituti comprensivi, a partire da Baschi,<br />

con la inevitabile gradualità e coincidenza di applicazione<br />

delle linee guida, valide proprio fino al<br />

2013 e che a quella data dovranno essere aggiornate.<br />

Buconi ha anche evidenziato come altre<br />

soluzioni di accorpamento di San Venanzo con<br />

comuni dell'area orvietana sarebbero state più<br />

logiche e più accettabili dai residente. Sulla scelta<br />

ampiamente condivisa hanno anche pesato<br />

considerazioni relative ai nuovi assetti delle province,<br />

riflessione fatta u po' da tutti gli intervenuti,<br />

anche da parte del comitato. Prima del<br />

voto sul Piano che martedì 31, ultimo giorno<br />

utile, sarà portato all'esame ed al voto finale del<br />

<strong>Consiglio</strong> con una relazione del presidente Buconi,<br />

hanno preso la parola i consiglieri: Franco<br />

Zaffini (Fare Italia) che ha ha proposto di “prorogare<br />

la deroga per San Venanzo lavorando da<br />

subito per il naturale accorpamento con Marsciano”;<br />

Damiano Stufara (Prc-fds) che ha proposto<br />

di “investire del problema le due province, anche<br />

perché a San Venanzo si sta realizzando un nuovo<br />

edificio scolastico da utilizzare proficuamente”;<br />

Sandra Monacelli (Udc), “non si può scoprire<br />

solo oggi che esiste un problema di rapporti fra<br />

le due province”; Fausto Galanello (Pd) “è il secondo<br />

anno che si pone lo stesso problema, meglio<br />

sarebbe stato lavorare ad un rapporto di San<br />

Venanzo con il sistema scolastico dell'orvietano”;<br />

Gianluca Cirignoni (Lega Nord) “quella del comitato<br />

di San Venanzo è una battaglia identitaria<br />

confermata da 700 firme che mette in luce i contrasti<br />

fra le due Province”. Rocco Valentino (Pdl)<br />

“nel 2013 San Venanzo poterebbe chiedere di<br />

portare i propri studenti a Marsciano”; Lamberto<br />

Bottini (Pd) “Giusta la transizione di un anno per<br />

trovare una soluzione più idonea rispetto ad un<br />

accorpamento innaturale con Baschi”.<br />

PIANO REGIONALE SCUOLE: “GARANTITA<br />

AUTONOMIA PER SAN VENANZO. MA IL<br />

PROBLEMA RIMANE” - GALANELLO (PD)<br />

“UN ANNO DI RIFLESSIONE PER DECIDERE<br />

ACCORPAMENTO CON ALTO ORVIETANO O<br />

MARSCIANESE”<br />

Perugia 26 gennaio 2012 – “L'Istituto comprensivo<br />

di San Venanzo continuerà a beneficiare dell'autonomia<br />

scolastica ancora per un anno. Gli<br />

obblighi derivanti dalla normativa voluta dall'ex<br />

ministro Gelmini restano però immutati: è necessario<br />

perciò utilizzare questo lasso di tempo<br />

per individuare le forme di accorpamento organizzativo<br />

più aderenti ai bisogni della comunità<br />

locale”. Fausto Galanello, consigliere regionale<br />

del Partito democratico, esprime soddisfazione<br />

per quanto emerso durante la discussione del<br />

Piano dell'offerta formativa e della programmazione<br />

scolastica 2012/2013 in Commissione consiliare<br />

Sanità e servizi sociali. Nello specifico<br />

Galanello accoglie positivamente la scelta di<br />

“prorogare per un'annualità l'autonomia del plesso<br />

scolastico del Comune di San Venanzo. Rimangono<br />

comunque sul tavolo – sottolinea il<br />

consigliere – tutte le ricadute negative derivanti<br />

dalle disposizioni governative in materia. In particolare<br />

vengono imposti, sulla base anche degli<br />

ultimi parametri previsti nella legge di stabilità,<br />

ulteriori accorpamenti in istituti comprensivi delle<br />

scuole di infanzia, primarie e secondarie con almeno<br />

mille alunni, ridotti a 500 nelle zone montane;<br />

dall'altro la perdita delle direzioni didattiche<br />

degli istituti che non raggiungono 600 iscrizioni”.<br />

La proroga ottenuta per San Venanzo,<br />

per il quale si prevedeva l'aggregazione con Baschi<br />

e Montecchio, “va letta – specifica il consigliere<br />

Pd – come una pausa di riflessione utile a<br />

maturare una scelta sui futuri assetti dell'istruzione<br />

nel comprensorio. La direzione più equilibrata<br />

e funzionale verso cui guardare per l'accorpamento<br />

futuro – conclude Galanello – non<br />

può che essere l'Alto Orvietano o il Marscianese,<br />

tenendo presente i legami storici, culturali ed<br />

infrastrutturali che legano queste due realtà a<br />

quella di San Venanzo”.<br />

PIANO REGIONALE SCUOLE: PRESUPPOSTO<br />

GIUSTO, MA LE CONCLUSIONI POTREBBERO<br />

DANNEGGIARE IL COMUNE DI GUARDEA” -<br />

DE SIO (PDL) A PROPOSITO DEL VOTO IN<br />

III COMMISSIONE SUL PIANO DI OFFERTA<br />

FORMATIVA<br />

Perugia 27 gennaio 2012 – Per il consigliere regionale<br />

Alfredo De Sio del Pdl, le modifiche apportate<br />

dalla III commissione al Piano regionale<br />

scolastico della offerta formativa e della programmazione<br />

della rete scolastica, potrebbero<br />

creare con il tempo problemi al Comune di Guardea,<br />

che aveva chiesto di aderire all'Istituto<br />

comprensivo di Attigliano. A giudizio di De Sio,<br />

era giusto risolvere i problemi di San Venanzo,<br />

che con il sindaco e il comitato spontaneo ha<br />

criticato il metodo “cervellotico e fuori da ogni<br />

logica” che prevedeva l’accorpamento della loro<br />

scuola con Baschi e Montecchio, mentre “si doveva<br />

fare con una semplice proroga, senza stravolgere<br />

completamente la volontà espresse da<br />

altre amministrazioni, andando a modificare anche<br />

quelle situazioni che, in rispetto dei parametri<br />

della legge, si erano faticosamente composte”.<br />

“Appare singolare - osserva De Sio, che<br />

dalle stesse riflessioni del presidente della terza<br />

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