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PAG 1 - Consiglio Regionale dell'Umbria - Regione Umbria

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Economia/lavoro<br />

rato generale della Ragioneria generale dello<br />

Stato, e trasmesso alla Corte dei conti, a carico<br />

della Comunità Montana della Valnerina. Alle<br />

richieste di Monni di “un intervento della Giunta<br />

per affrontare la situazione, anche per evitare<br />

che simili spiacevoli situazioni non si ripetano in<br />

altri enti”, l'assessore all'agricoltura Fernanda<br />

Cecchini, a nome della Giunta, ha detto che i<br />

rilievi della Ragioneria dello Stato sulla Comunità<br />

Montana della Valnerina “non sono mai arrivati in<br />

Giunta regionale e non ne abbiamo ricevuto copia”.<br />

E' anche vero, ha aggiunto, che “per legge<br />

non rientrano nei compiti della <strong>Regione</strong> <strong>Umbria</strong><br />

competenze relative a controlli sulle Comunità<br />

montane, in particolare sulla gestione del personale<br />

tecnico ed amministrativo. Alla <strong>Regione</strong>, ha<br />

precisato la Cecchini, spetta solo un monitoraggio<br />

sull'eventuale eccesso di personale in organico;<br />

ma la <strong>Regione</strong> non può certo intervenire su<br />

avanzamenti di carriera o incarichi per i quali la<br />

Comunità montana della Valnerina, nel frattempo<br />

sciolta al pari delle altre, è pienamente autonoma”.<br />

In sede di replica il consigliere Monni che<br />

aveva presentato l'interrogazione di question<br />

time, si è dichiarato “per nulla soddisfatto”, aggiungendo<br />

che le Comunità montane sono enti<br />

finanziati dalla <strong>Regione</strong> per cui sarebbe stato un<br />

dovere chiamare il presidente per farsi spiegare<br />

le ragioni delle sue scelte. E' una vicenda, ha<br />

concluso Monni, che vede la <strong>Regione</strong> dire per la<br />

seconda volta di non sapere, come fece per il<br />

Campo sportivo di Prepo a Perugia, e questo è<br />

un modo non più accettabile di gestire i soldi<br />

pubblici”.<br />

AST-THYSSENKRUPP: “LA GIUNTA ATTIVI<br />

SUBITO UN TAVOLO DI LAVORO CON IL MI-<br />

NISTRO PASSERA. VICENDA AST TROPPO<br />

IMPORTANTE; VA SEGUITA GIORNALMENTE<br />

AI MASSIMI LIVELLI” – NOTA DI NEVI<br />

(PDL)<br />

Perugia 20 gennaio 2012 –“Tante voci, e di tutti<br />

tipi, sul futuro dello stabilimento ThyssenKrupp –<br />

Ast di Terni stanno mettendo in fibrillazione l'intera<br />

città e i lavoratori. È perciò necessario che<br />

la <strong>Regione</strong> chieda al Governo nazionale<br />

l’attivazione di un tavolo di confronto, ai più alti<br />

livelli, per far comprendere al nuovo esecutivo<br />

l’importanza del sito ternano per l’Italia e non<br />

solo per l’<strong>Umbria</strong>”. Raffaele Nevi, presidente del<br />

gruppo Pdl in <strong>Consiglio</strong> regionale, suggerisce alla<br />

Giunta regionale di ribadire la strategia del sito<br />

ternano, continuando il lavoro portato avanti dal<br />

Governo Berlusconi per rafforzare la competitività<br />

e favorire un suo sviluppo futuro. Da quando<br />

c'è il nuovo Governo Monti, invece – osserva<br />

Nevi - la <strong>Regione</strong> ha smesso di parlare, forse per<br />

non disturbare. Ma questa dell'Ast è una partita<br />

troppo importante, sulla quale occorre un impegno<br />

giornaliero e l’interlocutore non può che essere<br />

il Governo ai massimi livelli e il ministro<br />

Passera”.<br />

AST-THYSSENKRUPP: “LA GIUNTA DICA SE<br />

SONO VERE LE VOCI DI VENDITA IMMINEN-<br />

TE AD UN FONDO AMERICANO E COSA IN-<br />

TENDE FARE LA REGIONE” - INTERROGA-<br />

ZIONE DI CARPINELLI (MARINI PER L'UM-<br />

BRIA)<br />

Perugia 20 gennaio 2012 – “La Giunta regionale<br />

chiarisca la reale situazione patrimoniale in cui<br />

versano le Acciaierie di Terni; se è vero che la<br />

società Ast della ThyssenKrupp sarà ceduta a<br />

breve e quali iniziative la <strong>Regione</strong> intende assumere<br />

a tal riguardo”. A chiedere ufficialmente<br />

lumi su una vicenda da giorni all'attenzione della<br />

stampa locale, è il consigliere regionale Roberto<br />

Carpinelli (Marini per l'<strong>Umbria</strong>) che ricorda come<br />

la multinazionale, indebitata complessivamente<br />

per sei miliardi di euro, a breve (febbraio o marzo)<br />

poterebbe essere ceduta ad un Fondo americano,<br />

indicato in Equity Apollo, fra i primi dieci<br />

del mondo. Dopo aver ricordato che la stessa<br />

ThyssenKrupp, ha più volte detto che la produzione<br />

di acciaio inossidabile non rappresenta più<br />

il core business del gruppo, Carpinelli evidenzia<br />

l'importanza della Ast di Terni nella produzione di<br />

acciaio inossidabile di qualità, e la modernità<br />

dell'acciaieria a ciclo integrato, potenziata con<br />

recenti ed importanti investimenti ad alta tecnologia<br />

e che dispone di una solida rete commerciale,<br />

capace di coprire il 40 per cento del mercato<br />

italiano.<br />

CRISI FASCIA APPENNINICA: “STUDIARE<br />

PROVVEDIMENTI SIMILI A QUELLI ATTUATI<br />

PER IL SISMA DEL 1997. FONDI FAS PER<br />

RIPROGETTARE UNA NUOVA FASE DI SVI-<br />

LUPPO” - SMACCHI (PD) CHIEDE L'ATTIVA-<br />

ZIONE DI UN TAVOLO REGIONALE<br />

Il consigliere regionale del Partito Democratico,<br />

Andrea Smacchi interviene sulla crisi della fascia<br />

appenninica <strong>dell'<strong>Umbria</strong></strong>. Per questo chiede l'attivazione<br />

urgente di un “tavolo tecnico regionale<br />

con Provincia, Comuni dell’Alto Chiascio ed Inps,<br />

per studiare provvedimenti simili a quelli attuati<br />

in occasione del sisma del 1997 (sospensione di<br />

tutti i tributi locali e della contribuzione, per tutte<br />

quelle famiglie e quelle aziende che oggi vivono il<br />

dramma della disoccupazione o della cassa integrazione)”.<br />

Per Smacchi è quindi “necessario<br />

investire la parte dei fondi FAS non vincolati e<br />

dell’accordo di programma della Merloni sul territorio<br />

della fascia appenninica, per riprogettare<br />

una nuova fase di sviluppo ed incentivare le aziende<br />

già presenti a programmi di riorganizzazione<br />

che valorizzino la loro presenza in <strong>Umbria</strong>”.<br />

Perugia, 20 gennaio 2012 - “L’ultimo drammatico<br />

effetto della crisi che ha coinvolto i 190 lavoratori<br />

dello stabilimento Faber di Fossato di Vico, ha<br />

prodotto un impegno straordinario della <strong>Regione</strong><br />

che nei prossimi giorni si presenterà al tavolo del<br />

Governo per discutere di un piano straordinario<br />

di interventi che dovranno riguardare soprattutto<br />

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