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Capitolo 2 - Piani di Bacino - Provincia di Imperia

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2.6 DESCRIZIONE DELLA RETE IDROGRAFICA<br />

2.6.1 MORFOLOGIA DELL’ASTA DEL ROIA<br />

Piano <strong>di</strong> <strong>Bacino</strong> dell’Ambito n° 1 “ROIA”<br />

Il corso del Roia interessa un bacino molto ampio con superficie pari a circa 672 Km 2 tra le più estese<br />

rispetto agli altri bacini imbriferi presenti sul territorio ligure. Il tracciato si sviluppa in <strong>di</strong>rezione Nord-<br />

Sud a partire dal colle <strong>di</strong> Tenda fino al mar Ligure, attraversando il versante delle Alpi Marittime. Il bacino<br />

superiore del Roia ha carattere morfologico e climatico prettamente alpino. In generale qui i monti, le cui<br />

vette si mantengono oltre i 2000 metri, sono <strong>di</strong>rupati e le loro pen<strong>di</strong>ci raggiungono rapidamente le valli.<br />

Mancano quasi pianori o zone a dolce pen<strong>di</strong>o e terre pianeggianti si riscontrano solo presso Vievola, Tenda<br />

e nella valle del Levenza.<br />

Il bacino inferiore presenta pure, per un lungo tratto del fiume, i caratteri orografici del bacino superiore,<br />

se pure un poco meno aspri, ma poi i contorni tendono ad addolcirsi sino a che ai monti ripi<strong>di</strong> succedono<br />

i colli a dolce pen<strong>di</strong>o.<br />

Il tronco vallivo del fiume Roia, al suo ingresso in territorio italiano, a monte <strong>di</strong> Airole, si presenta<br />

con alveo ancora incassato tra aspre sponde rocciose e si apre successivamente in un vasto alveo ciottoloso,<br />

poco a monte della confluenza del torrente Bevera. Più a valle, sino alla foce, le pen<strong>di</strong>ci collinari si<br />

allontanano dal corso d’acqua dando luogo ad ampi e profon<strong>di</strong> depositi alluvionali, fra i quali le acque del<br />

Roia si scavano alvei mobili e vaganti spesso sud<strong>di</strong>visi in <strong>di</strong>versi rami. La zona più ampia dell’alveo ha inizio<br />

verso la località Trucco, ove esso è largo circa 150 m e raggiunge la sua massima ampiezza <strong>di</strong> circa<br />

650 m a valle della confluenza del Bevera e subito a monte <strong>di</strong> Ventimiglia.<br />

Il corso d’acqua si estende, quin<strong>di</strong>, interamente attraverso rilievi montani e solo in corrispondenza<br />

dell’abitato <strong>di</strong> Trucco sbocca in una zona parzialmente pianeggiante <strong>di</strong> fondo valle. Il fiume, da questo<br />

punto fino alla foce, attraversa zone densamente abitate. Lo sviluppo e<strong>di</strong>ficatorio ha comportato, in tempi<br />

passati, interventi che hanno mo<strong>di</strong>ficato la regimazione delle acque, tra questi meritano <strong>di</strong> essere ricordati:<br />

in sponda sinistra, il rilevato in corrispondenza dell’abitato <strong>di</strong> Trucco e, in sponda destra i piazzali<br />

dell’Autostrada dei fiori, dell’Autoporto e del Parco merci ferroviario.<br />

A qualche centinaio <strong>di</strong> metri dalla foce, le esigenze urbanistiche della Città <strong>di</strong> Ventimiglia hanno costretto<br />

le acque del fiume Roia in un alveo largo poco più <strong>di</strong> 100 m; in epoca recente, in funzione della variante<br />

da parte dell’ANAS della S.S. n. 20, è stato realizzato una parte dell’argine in sponda sinistra che<br />

dal ponte sul fiume Roia del Centro Storico arriva fino a monte della centrale dell’Acquedotto <strong>di</strong> Sanremo.<br />

<strong>Bacino</strong> Fiume Roia<br />

• Superficie: Km 2 672<br />

• Lunghezza asta principale: Km 48<br />

<strong>Bacino</strong> Fiume Roia in territorio francese<br />

• Superficie: Km 2 593<br />

<strong>Bacino</strong> Fiume Roia in territorio italiano<br />

• Superficie: Km 2 79<br />

2.6.2 MORFOLOGIA DELL’ASTA DEL BEVERA<br />

Il corso d’acqua si estende prevalentemente in territorio francese attraverso rilievi morfologicamente<br />

acclivi. Il tracciato è compreso tra lo spartiacque occidentale e quello orientale altimetricamente più<br />

modesto. Il territorio è scarsamente urbanizzato. Nel tratto terminale, poco prima della confluenza con il<br />

fiume Roia, l’alveo è interessato in sponda destra dalla presenza della Cava Bergamasca e dai relativi impianti<br />

<strong>di</strong> lavorazione. L’alveo è delimitato da una mantellata <strong>di</strong> scogli che delimitano il cosidetto “lago <strong>di</strong><br />

fango”, formato dai fanghi <strong>di</strong> lavaggio del materiale lapideo. Il torrente Bevera ha un bacino imbrifero esteso<br />

a 157 Km 2 dei quali la maggior parte (127 Km 2 ) ricadenti in territorio francese.<br />

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