Capitolo 2 - Piani di Bacino - Provincia di Imperia
Capitolo 2 - Piani di Bacino - Provincia di Imperia
Capitolo 2 - Piani di Bacino - Provincia di Imperia
You also want an ePaper? Increase the reach of your titles
YUMPU automatically turns print PDFs into web optimized ePapers that Google loves.
Piano <strong>di</strong> <strong>Bacino</strong> dell’Ambito n° 1 “ROIA”<br />
Constatata l’impossibilità pratica <strong>di</strong> realizzare l’analogia <strong>di</strong> Froude per la corrente liquida ed il trasporto solido<br />
e nello stesso tempo mantenere invariato il valore <strong>di</strong> Re*, nel realizzare il modello a fondo mobile si<br />
scelse uno schema inteso a mantenere la similitu<strong>di</strong>ne del trasporto solido pur variando le grandezze a<strong>di</strong>mensionali<br />
F* e Re*. Precisamente la scala <strong>di</strong> riduzione del <strong>di</strong>ametro del materiale d’alveo venne determinata<br />
calcolando, rispettivamente nel prototipo e nel modello, il <strong>di</strong>ametro del materiale soggetto alla tensione<br />
<strong>di</strong> trascinamento critica, per altezze d’acqua corrispondenti secondo l’analogia <strong>di</strong> Froude. Per la determinazione<br />
della tensione <strong>di</strong> trascinamento critica per il materiale <strong>di</strong> fondo, si fece riferimento alla teoria <strong>di</strong><br />
Shields, ritenuta la migliore allo scopo.<br />
Per quanto riguarda il valore della portata, non venne scelta la portata Qmax che, verificandosi verosimilmente<br />
con una frequenza centennale aveva un’importanza minima sul modellamento dell’alveo, ma si decise<br />
<strong>di</strong> fare riferimento alla portata <strong>di</strong> modellamento assunta pari a 2/3 Qmax = 1030 m 3 /s. Con tale portata<br />
si aveva me<strong>di</strong>amente nel tronco d’alveo originale un valore della tensione <strong>di</strong> trascinamento al fondo τo =<br />
7.05 kg/m 2 .<br />
Essendo il peso specifico γm del materiale d’alveo = 2650 kg/m 3 , nella realtà era soggetto alla tensione <strong>di</strong><br />
trascinamento critica il materiale del <strong>di</strong>ametro <strong>di</strong> 0.0737 m. Con questo valore <strong>di</strong> d risultava effettivamente<br />
Re* > 1000 come si era supposto.<br />
Quin<strong>di</strong> si passò al calcolo del <strong>di</strong>ametro in con<strong>di</strong>zioni critiche nel modello, avendo stabilito <strong>di</strong> usare un materiale<br />
costituente il fondo mobile dello stesso peso specifico <strong>di</strong> quello del corso d’acqua reale. Si ricavò il<br />
0.<br />
0737<br />
valore d = 0.0007 m, cui corrispondeva una scala <strong>di</strong> riduzione del materiale <strong>di</strong> fondo pari a = 105.<br />
0.<br />
0007<br />
Fu ritenuto necessario fare presente che lo schema <strong>di</strong> similitu<strong>di</strong>ne assunto fosse tale da non dar luogo<br />
nell’originale e nel modello alla stessa configurazione <strong>di</strong> fondo, configurazione calcolata in entrambi i casi<br />
con un valore del <strong>di</strong>ametro del materiale pari a quello me<strong>di</strong>o della curva granulometrica. Con ciò si volle<br />
<strong>di</strong>mostrare come fosse in pratica impossibile verificare le con<strong>di</strong>zioni <strong>di</strong> similitu<strong>di</strong>ne per l’inizio del movimento<br />
e le con<strong>di</strong>zioni <strong>di</strong> similitu<strong>di</strong>ne per le configurazioni <strong>di</strong> fondo.<br />
Per quanto riguarda la scala dei tempi, ossia la scala <strong>di</strong> riduzione della durata <strong>di</strong> un certo stato idrometrico,<br />
in modo da ottenere volumi corrispondenti <strong>di</strong> scavo e <strong>di</strong> deposito nell’originale e nel modello, non esistendo<br />
alcuna <strong>di</strong>storsione <strong>di</strong> scala <strong>di</strong> riduzione geometrica, venne espressa in funzione della portata solida<br />
rispettivamente nel modello e nell’originale, la prima ricavata dalle esperienze eseguite <strong>di</strong> volta in volta, la<br />
seconda ottenuta dalla formula <strong>di</strong> Mayer – Peter.<br />
1. Modello a fondo mobile in presenza <strong>di</strong> soglie con salto e pendenza <strong>di</strong> fondo costante dello 0.3%.<br />
Venne posto uno strato <strong>di</strong> sabbia dello spessore <strong>di</strong> 8 mm. La prima esperienza venne effettuata con una<br />
portata liquida <strong>di</strong> 2.04 l/s, equivalenti nella realtà a Q = 1153m 3 /s, per una durata <strong>di</strong> 4’15’’; in fondo al tratto<br />
sperimentale venne raccolto il materiale solido trasportato, che risultò uguale a 1.588 kg; la portata solida<br />
fu quin<strong>di</strong> pari a 0.00622 kg/s. Il trasporto solido peraltro avvenne solo nel tratto a valle dell’ultima briglia, e<br />
particolarmente nella zona prossima allo sbocco a mare, dove il fondo subì delle erosioni <strong>di</strong> entità piuttosto<br />
notevole (in alcuni punti l’abbassamento del fondo risultò <strong>di</strong> 3.5 mm corrispondenti a più <strong>di</strong> 70 cm nella<br />
realtà). Nel tratto a monte della briglia, invece, si ebbe un lievissimo trasporto solido, con variazioni del<br />
fondo del tutto trascurabili.<br />
69